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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Febbraio 2010 |
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EUROPEANA, UNA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA VIRTUALE
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Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Sapevi che puoi consultare libri, immagini, giornali, cartoline, mappe, capolavori provenienti da tutta Europa in un semplice click? La biblioteca online www.Europeana.eu è un grande progetto, ma c´è qualche ostacolo alla sua realizzazione. Ne ha discusso la commissione Cultura stamattina. Lanciata il 20 novembre 2008, Europeana è la più grande collezione di opere letterarie, documenti, giornali, immagini, video...Provenienti da biblioteche, musei, librerie online e istituti culturali di tutta Europa. Accessibile per tutti in un solo click, ha il merito incalcolabile di preservare il patrimonio culturale europeo per le generazioni future. 4,6 milioni di documenti - Ma come tutti i progetti più ambiziosi, anche Europeana incontra qualche difficoltà. I Paesi dell´Ue che dovrebbero digitalizzare e condividere il loro patrimonio culturale vanno a rilento: "è preoccupante che solo il 5% di tutti i libri europei online sono su Europeana", ha avvertito la Commissione europea. L´italia, nonostante la sua ricchezza culturale, non si distingue per zelo nella condivisione delle opere: solo l´1,2% del contenuto della libreria digitale proviene dal Bel Paese. A nove mesi dal lancio dell´iniziativa, il sito raccoglie 4,6 milioni di documenti. Molti, ma nemmeno la metà dell´obiettivo prefissato per il 2010: 10 milioni di opere online. Consultazione aperta - Per questo la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica, che dura fino al 15 novembre e che intende risolvere in primis il problema del copyright: il patchwork di 27 sistemi nazionali diversi non aiuta lo sviluppo di Europeana. Possono partecipare le biblioteche, gli editori, gli autori, le società di It, le organizzazioni di consumatori e chiunque sia interessato al soggetto. Anche il Parlamento dirà la sua, e oggi ha tenuto il primo scambio di opinioni. ´Il giusto riconoscimento agli autori´ - La verde tedesca Helga Trüpel sarà responsabile di scrivere il rapporto del Parlamento su Europeana: "Dobbiamo trovare il modo di incoraggiare gli Stati membri a investire di più sulla digitalizzazione. E dobbiamo tutelare i diritti degli autori. Il mio grande obiettivo è trovare un equilibrio fra la possibilità di mettere le opere a disposizione di tutti e attribuire il giusto riconoscimento agli autori. Google ha scannerizzato un sacco di libri protetti da copyright e li ha messi online, ma poi molti autori l´hanno citato in giudizio. Noi dobbiamo evitarlo." ´Difendere il progetto pubblico´ - "Forse Europeana non sarà mai ricca come Google Books, perché non sarà mai finanziata con la pubblicità - continua la Trüpel - "ma dal punto di vista politico per noi è importantissimo mostrare che esiste un´altra possibilità: il finanziamento pubblico. Se vogliamo difendere il nostro modello di Europa sociale e la nostra diversità culturale, Europeana è indispensabile". |
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