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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Febbraio 2010
 
   
  LOMBARDIA: PIANO TERRITORIALE CON REGOLE CERTE PER LO SVILUPPO

 
   
   Milano, 24 febbraio 2010 - "Dopo più di trent´anni la Lombardia può contare su un Piano Territoriale Regionale che consente di guardare con maggiore responsabilità alla programmazione territorio. Una guida importante per lo sviluppo della nostra regione e per l´attività urbanistica di tutti i soggetti istituzionali lombardi. Un quadro di riferimento per il futuro che abbiamo saputo e voluto condividere con le associazioni ambientaliste, dal Wwf al Fai a Italia Nostra, e che punta a orientare lo sviluppo di Comuni e Province per limitare il consumo di nuovo territorio, conservare le aree libere e di interesse naturalistico e ambientale, favorendo il riutilizzo di aree dismesse e degradate". Lo ha sottolineato ieri l´assessore al Territorio e Urbanistica, nel corso di una conferenza stampa a chiusura di un ciclo di incontri sul Piano territoriale regionale, organizzati in tutte le province lombarde. "L´individuazione all´interno del Ptr delle aree prioritarie per la valorizzazione delle biodiversità - ha ricordato l´assessore - è stato un lavoro frutto della collaborazione avuta con le associazioni ambientaliste. Un metodo di confronto finalizzato a tutelare, grazie al contributo di tutti, il patrimonio territoriale e identitario lombardo, che dovrà essere seguito sempre di più nella prossima legislatura". "In futuro - ha proseguito l´assessore - la Lombardia dovrà saper coniugare la qualità della vita, per chi sceglie di abitare qui, con lo sviluppo di un territorio che, per la presenza di imprese, è storicamente trainante per l´intero paese". Tra le linee guida principali previste dal Ptr figurano, infatti, il recupero delle vecchie aree industriali abbandonate o sottoutilizzate, la tutela e la valorizzazione del sistema delle aree verdi e di interesse naturalistico della Lombardia, la difesa dei laghi lombardi dal rischio cementificazione e dal degrado delle sponde, la sicurezza dei fiumi (esondazioni) e delle zone montane (dissesti idrogeologici), l´inserimento "coerente" delle nuove grandi infrastrutture per la mobilità con l´ambiente, le esigenze delle comunità locali e le caratteristiche del paesaggio, il collegamento dei percorsi ciclabili con gli itinerari internazionali, anche in relazione alla valorizzazione dei Navigli, grande patrimonio dell´identità lombarda. "L´impegno - ha osservato l´assessore - è rendere ogni intervento sul territorio attento e coerente con le caratteristiche del paesaggio, evitando il consumo di nuovo territorio. Basta con le iniziative tampone realizzate fino a oggi in mancanza di una pianificazione urbanistica coerente e condivisa: i paesaggi lombardi devono essere al centro della responsabilità di pianificazione degli enti locali, nel segno di una nuova collaborazione tra Regione e Comuni, anche in vista di Expo 2015, occasione di rilancio per la qualità degli spazi urbani".  
   
 

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