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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Novembre 2006
 
   
  FORTE IMPEGNO DELLE STRUTTURE PROVINCIALI BOLZANINE PER LA LOTTA AGLI “SCOPAZZI DEL MELO”

 
   
   Da anni le strutture di ricerca e di sperimentazione provinciali come il Centro sperimentale di Laimburg, il Centro di consulenza per la frutti – viticoltura e le Associazioni dei frutticoltori sono impegnati per porre un freno ai danni causati alla frutticoltura dalla malattia degli “Scopazzi del melo”, per scoprire i meccanismi che la provocano e quelli della sua propagazione da una pianta all’altra. Il direttore del Centro sperimentale di Laimburg, Josef Dalla Via, ha sottolineato che a tale scopo sono stati effettuati vari esperimenti a livello provinciale e sono stati avviati anche dei progetti di cooperazione scientifica con centri di ricerca che operano a livello internazionale. Purtroppo sinora si conosce ancora poco sull’interazione tra i germi e la pianta che poter agire con efficacia contro la propagazione della malattia. Il motivo di questa difficoltà, ha sottolineato il direttore Dalla Via, è rappresentato dalla difficoltà di svolgere una ricerca efficace sul citoplasma che provoca la malattia. La ricerca potrà essere ulteriormente intensificata anche grazie ad un contributo di 1,6 milioni di euro messo a disposizione dalla Ripartizione agricoltura, dal Centro sperimentale di Laimburg e dalle associazioni dei frutticoltori. Questo progetto si svilupperà nel corso di cinque anni. “La ricerca per conoscere meglio i meccanismi alla base della malattia è stata sempre intensa da parte delle strutture provinciali” ha sottolineato il direttore del Centro “purtroppo la ricerca di base raramente porta a degli sviluppi spettacolari”. Il Centro di consulenza per la frutti – viticoltura ha svolto in questi anni un’intensa campagna di informazione e di sensibilizzazione dei contadini nei confronti degli “Scopazzi del melo” anche con articoli di divulgazione scientifica sul periodico del Centro “Obst- und Weinbau” ed al tema è stato dedicato anche un numero speciale della rivista. Il presidente del Centro, Peter Brigl, ha comunque rilevato che per il momento non esiste una ricetta risolutiva per la malattia. Anche il direttore del Centro di consulenza per la frutti – viticoltura, Walther Waldner, ha respinto energicamente le accuse di inattività sollevate in questi giorni contro le strutture provinciali. In oltre 1000 imprese agricole viene attualmente condotta una ricerca sistematica sulla malattia e vengono fornite costantemente consulenze ai contadini. Il messaggio che giunge dai responsabili del settore è comunque quello di unire le forze per combattere una malattia ancora poco nota, che ha già fatto seri danni all’economia frutticola della nostra provincia. .  
   
 

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