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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Novembre 2006
 
   
  SISSA: NEL BUIO DELLE GROTTE A CASOLA VALSENIO GLI STUDENTI DEL MASTER IN COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA DELLA SISSA PRESENTANO UNA MOSTRA SUGLI ABITANTI DEL MONDO SOTTERRANEO

 
   
  Casola Valsenio, 6 novembre 2006 - Tavole rotonde, filmati e congressi all’insegna della speleologia e visite guidate sotto e sopra la crosta terrestre. Dall’ 1 al 5 novembre Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, ha ospitato «Scarburo!», l’incontro internazionale annuale di speleologia e gli studenti del corso di Museologia scientifica del Master in Comunicazione della Scienza della Sissa presentano l’esposizione La grotta, è la casa di chi? «La mostra – spiega Paola Rodari, responsabile insieme a Matteo Merzagora del corso di Museologia – animerà il raduno annuale di speleologia con lo scopo di illustrare come la grotta sia una “casa” costruita dall’acqua, dove, a diverse distanze dalla superficie, vivono e hanno vissuto abitanti diversi: dagli uomini ad alcuni grandi mammiferi, dai pipistrelli a particolari famiglie di insetti». Suggestiva installazione e gioco da intraprendere per conoscere gli abitanti del mondo sotterraneo, La grotta, è la casa di chi? rappresenta la fase conclusiva del percorso didattico intrapreso dagli studenti Barbara Berti, Giulia Bianconi, Giancarlo Brunelli, Nora Capozio, Valentina Domenici, Laura Bibi Palatini, Marta Picciulin e Davide Staffetta, con la supervisione di Paola Rodari e Matteo Merzagora, la consulenza scientifica di Andrea Colla del Museo di Storia Naturale di Trieste, Mila Bottegal e Gianni Benedetti della Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia e la collaborazione grafica di Davide Ludovisi, iscritto al secondo anno del Master. Oltre a presentare i misteriosi organismi che vivono nelle oscurità delle grotte, l’exhibit fa conoscere anche alcuni dei fenomeni adattivi più esemplari, come l’assenza di pigmentazione o lo sviluppo di soluzioni sofisticate per orientarsi al buio, fino a stravaganti curiosità, come le zampe molto lunghe sviluppate dai ragni per non essere a diretto contatto con il terreno, difendendosi così dall’umidità. Attività speciali sono state progettate per i più piccoli. I bambini possono infatti esplorare il mondo sotterraneo cimentandosi nel gioco dell’oca della grotta e completando lo speleopuzzle. La mostra è stata realizzata con il supporto del Laboratorio Interdisciplinare della Sissa e della Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia. Ideazione e testi: Barbara Berti, Giulia Bianconi, Giancarlo Brunelli, Nora Capozio, Valentina Domenici, Laura Bibi Palatini, Marta Picciulin, Davide Staffetta (Master in Comunicazione della Scienza, anno accademico 2005-2006) Consulenza scientifica: Andrea Colla (Museo di Storia Naturale di Trieste), Mila Bottegal e Gianni Benedetti (Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia) Grafica: Davide Ludovisi (Master in Comunicazione della Scienza, anno accademico 2005-2006) . .  
   
 

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