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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Febbraio 2010
 
   
  BORGHEZIO : NO A UNA DITTATURA EUROPEA ECONOMICA E FISCALE

 
   
  Bruxelles, 25 febbraio 2010 - Intervenendo ieri a Bruxelles nella miniplenaria sul Consiglio europeo dellŽ11 febbraio, lŽOn. Borghezio ha dichiarato che " I capi di governo dellŽUnione Europea riuniti a Bruxelles lŽ11 febbraio non hanno fatto assolutamente nulla per evitare il crollo dellŽeurosistema. Hanno promesso formalmente "solidarietà" alla Grecia, per meglio imporre una politica di austerità decisa dallŽUe". In particolare, Borghezio ha sottolineato che " Van Rompuy, alla conferenza stampa conclusiva, ha detto molto chiaramente che lŽidea è quella di stabilire una dittatura Ue, trasformando il Consiglio in una giunta imperiale con poteri sempre maggiori rispetto agli stati membri". Infatti, come ha rivelato lŽIndipendent, Van Roumpy aveva spedito una lettera ai capi di governo scrivendo in uno degli allegati: "I membri del Consiglio Europeo sono responsabili della strategia economica nel loro governo. Dovrebbero fare lo stesso a livello Ue. Che si chiami coordinamento della politica o governo economico, solo il Consiglio Europeo è in grado di formulare e sostenere una strategia europea comune per una maggiore crescita e più posti di lavoro", aggiungendo che "le finanziarie, i programmi di riforme strutturali ed i rapporti sui cambiamenti climatici dovrebbero essere presentati simultaneamente alla Commissione. Questo consentirà unŽesauriente visione dŽinsieme". Secondo Borghezio, "i disegni imperiali degli architetti dellŽUe sono stati espressi anche in un progetto che circola nellŽUnione Europea, che chiede che lŽ80% del debito pubblico dei membri dellŽUe diventi debito Ue, mentre il resto potrebbe restare legato ai singoli rischi sovrani nazionali ed esposto al default. In questo progetto si propone di "istituire una tassa europea, non nazionale, abbinata al bond europeo. In questo modo il Parlamento europeo, che al momento è coacervo di interessi particolari e non svolge alcun ruolo di leadership, potrebbe rafforzarsi per esprimere unŽunione politica europea". Borghezio ha concluso dicendo: "La campagna per un supergoverno, quasi una dittatura economica proclamata dal presidente dellŽUe Herman Van Rompuy al vertice dellŽ11 febbraio rischia di trasformare non soltanto la Grecia, ma tutti i 27 stati membri dellŽUe in protettorati del sistema del Trattato di Lisbona. Mira chiaramente a garantire un altro giro di salvataggi bancari, a spese dei 400 milioni di cittadini dellŽUe e sacrificando la sovranità fiscale in tutta lŽUnione Europea". "Non vedo perché - conclude Borghezio - il contribuente europeo (e padano) dovrà subire anche una tassa europea per sanare le varie porcherie della speculazione finanziaria internazionale". On. Mario Borghezio Delegazione Lega Nord al P.e.  
   
 

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