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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2010
 
   
  CALZATURIERO, DEFICIT DI PRESENZA DEL MADE IN ITALY SUI MERCATI EMERGENTI

 
   
  Manca nell’export italiano l’aggancio ai mercati emergenti. Con uno scarso presidio proprio in quei paesi “locomotiva” che stanno timonando la ripresa dell’economia globale. Un deficit di presenza - rivela un’analisi di Trend Calzaturiero, l’agenzia web specializzata nell’informazione economica sul settore - che il comparto delle calzature condivide con altri prodotti del made in Italy. Troppo ancorati ai mercati tradizionali, che anche quest’anno, stando alle previsioni, sono però destinati ad arrancare dietro i giganti asiatici, crescendo a tassi inferiori al 2%, secondo la Banca mondiale, rispetto un più 8% abbondante stimato in media per le economie dell’area Asia-pacifico. Dai dati Istat aggiornati a tutto novembre 2009 emerge che solo il 6% del fatturato all’export del settore calzaturiero è realizzato nei paesi dell’Asia orientale, perimetro che comprende il fiorente mercato cinese. Una quota che, rispetto al 2008, è comunque cresciuta, seppure di soli 4 decimi di punto, confrontandosi con il 5,6% dell’anno precedente. Nella regione centrale dell’Asia, area che include il promettente mercato indiano, l’Italia realizza appena lo 0,6% del giro d’affari all’estero, valore analogo a quello dell’America centro-meridionale. Meglio in Medio Oriente, dove la presenza del made in Italy calzaturiero, seppure in crescita, resta però sotto la soglia del 3%. Il grosso del fatturato rimane in area Ue (nel mercato comune confluisce il 61% dell’export complessivo, contro il 59% circa del 2008). Nel resto d’Europa, inclusa la Russia, la quota si è invece ridotta dal 19,8 al 17,6 per cento, accusando una contrazione anche in Nord America, al 9,4%, dal 10,5% dell’anno precedente. In tutti le macroripartizioni geografiche l’export calzaturiero italiano ha subito, nell’arco dei primi undici mesi del 2009, un forte ridimensionamento, a causa della crisi mondiale. Nei mercati mediorientali si registrano le perdite più contenute (-7,2% in valore rispetto allo stesso periodo del 2008), a fronte di riduzioni del 14,7% nell’area Ue e del 27,2% nel resto d’Europa. Pesante il bilancio anche in Nord America (-26,7%) - conclude Trend Calzaturiero - mentre in Asia orientale le esportazioni di scarpe italiane hanno ceduto, anno su anno, poco più dell’11%.  
   
 

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