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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Marzo 2010
 
   
  L´IMMAGINE DELLA SINDONE IN PIEMONTE: INAUGURA A ROMA LA MOSTRA SULLA DEVOZIONE POPOLARE ALLA RELIQUIA NEL CORSO DI CINQUE SECOLI DI STORIA

 
   
  Torino, 1 marzo 2010 - Sono presenti in ogni angolo della regione e testimoniano una devozione che sin dal 1600 ha accomunato nobili e borghesi, aristocratici e popolani: gli affreschi en plein air che venivano realizzati in occasione del passaggio della Sindone, sotto gli spioventi di un tetto di una casa, di una chiesa o all’angolo di una via, hanno rappresentato una consuetudine artistica piuttosto diffusa nel corso dei secoli. Le raffigurazioni murarie su siti pubblici e privati su tutto il territorio piemontese sono oggi un patrimonio culturale e storico che va oltre il profilo religioso. Le testimonianze di questi dipinti sono raccolte nella mostra “L’immagine della Sindone in Piemonte. Affreschi en plein air”, una rassegna costituita da 30 pannelli che raccontano attraverso le immagini degli affreschi en plein air, presenti in un centinaio di luoghi del Piemonte, la storia di una devozione popolare lungo cinque secoli. La Regione Piemonte, in collaborazione con il Consiglio Regionale e l’Associazione Culturale Internazionale “Homo Ridens… Homo Sapiens” ha inaugurato la rassegna itinerante nella sede romana dell’Ente regionale (via delle Quattro Fontane 116, Roma), che sarà visitabile dal 26 febbraio fino al 12 marzo 2010, dal lunedì al venerdì, con orario 10-18. Sonon intervenuti all´inaugurazione di giovedì 25, l’assessore al Federalismo della Regione Piemonte; Gian Maria Zaccone, direttore scientifico del Museo della Sindone di Torino; Michela di Macco, ordinario di Storia dell’Arte Moderna Università La Sapienza di Roma; Rosa Mellina, curatrice della mostra; il cardinale Francesco Marchisano, presidente Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica e monsignor Guido Fiandino, vescovo ausiliare di Torino L’iniziativa non rientra semplicemente nelle manifestazioni di supporto all’evento della Sindone, ma intende sviluppare una sua piena valenza culturale, storica e di ricerca delle radici della comunità piemontese. La tappa romana è la diciottesima edizione della rassegna, allestita per la prima volta nel 2006 in occasione del cinquecentesimo anniversario della Liturgia della Sindone. Il lavoro di individuazione e raccolta delle testimonianze di devozione al sacro Lino ha richiesto anni di impegno e suggerisce emozioni complesse, riscoprendo piccoli tesori del passato e una vitalità architettonica e artistica del Piemonte che non è mai venuta meno nel corso dei secoli. I dipinti sono stati realizzati da artisti itineranti, spesso anche anonimi, che si facevano interpreti del culto locale di richiesta di protezione, laddove la Sindone passava, ma anche dove semplicemente se ne conosceva il mito. I 30 pannelli della mostra riproducono opere ben conservate come l’affresco seicentesco della Cappella Sant’anna a Robilante o il dipinto raffigurante la Madonna tra i cherubini, presente a Torino nell’area archeologica di Palazzo Madama. Ci sono però anche tracce più sbiadite, ma non per questo meno significative, come l’affresco sindonico di un edificio privato in via Duca Aosta a Trino Vercellese e il timpano spezzato sovrastante l’ampio portone di ingresso della cascina Vignassone a Montechiaro d’Asti, dove è visibile un dipinto del novecento del pittore Carlo Morgari, che raffigura due angeli mentre srotolano il sudario. Il Seicento resta comunque l’epoca d’oro degli affreschi sindonici, che continuarono ad essere realizzati nel corso dei secoli successivi narrando le immagini di carestie, fulminazioni ed eventi straordinari che colpivano l’immaginazione dei fedeli: una storia minore in cui si riconoscono i connotati di un’identità sia religiosa che laica. La mostra “L’immagine della Sindone in Piemonte” ha il patrocinio del Comitato per la Solenne Ostensione della Sindone 2010.  
   
 

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