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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Marzo 2010
 
   
  A TRENTO ARRIVANO LE CPC, ECCO LE COMPETENZE E I REQUISITI PER FARNE PARTE SONO LE COMMISSIONI PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E IL PAESAGGIO DELLE COMUNITÀ

 
   
   Trento, 1 marzo 2010 - Nell´ambito dell´ordinamento urbanistico provinciale, riformato con l’approvazione del nuovo Piano urbanistico e con il varo della nuova legge urbanistica provinciale, un ruolo di assoluta importanza è quello attribuito alle commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità. Proprio per questo assume particolare rilevanza la delibera dell´assessore all´urbanistica ed enti locali, Mauro Gilmozzi, approvata il 26 febbraio dalla Giunta provinciale. Delibera che determina i requisiti professionali, le modalità di selezione, gli obblighi di partecipazione ad iniziative di formazione nonché le ipotesi di incompatibilità dei componenti delle commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità. Ricordando, sottolinea Gilmozzi, "che le novità introdotte in questi anni nel quadro della pianificazione territoriale - a tre livelli: Piano urbanistico provinciale, Piano territoriale della comunità e Piano regolatore generale - prevedono una ridistribuzione delle competenze fra la Provincia e le comunità anche in materia di gestione della tutela del paesaggio. Per il nuovo sistema della pianificazione provinciale il ruolo della Provincia si concentra sulla verifica di coerenza delle scelte effettuate dalla comunità, mediante il relativo Piano territoriale, con gli indirizzi e le strategie di carattere generale del Pup. Alla comunità viene invece attribuito il compito di verificare la coerenza dei piani regolatori generali dei comuni con il piano territoriale della comunità. Appare chiaro che in questa cornice la qualità delle apposite commissioni delle comunità risulterà fondamentale. Non sono infatti chiamate solamente a sostituire le attuali commissioni comprensoriali per la tutela del paesaggio, ma dovranno assumere competenze del tutto nuove e di assoluta rilevanza in materia di pianificazione urbanistica. Ecco dunque che competenze da una parte e requisiti necessari dall´altra disegnano - proprio attraverso le commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità - una nuova tappa del passaggio che le politiche legate al territorio stanno oggi attuando in Trentino. Va dunque segnalato con forza che le nuove commissioni sono a tutti gli effetti organi delle comunità, nominate dalla comunità stessa e nelle quali la Provincia è presente con un qualificato rappresentante. Rispetto al tempo nel quale le commissioni comprensoriali erano nominate dalla Provincia, si tratta davvero di un cambiamento sostanziale che affida proprio alle comunità un ruolo - ed una responsabilità - di assoluto rilievo". La delibera approvata da una parte ribadisce dunque le competenze delle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità. Eccole. Presso ciascuna comunità è istituita una commissione (Cpc). Le commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio esprimono pareri obbligatori ai fini dell´adozione dei piani regolatori generali e relative varianti, nonché dei regolamenti edilizi comunali; rilasciano le autorizzazioni di loro competenza nei casi previsti per gli interventi riguardanti immobili soggetti alla tutela del paesaggio; quando non è richiesta l´autorizzazione paesaggistica, esprimono pareri obbligatori sulla qualità architettonica dei piani attuativi, esclusi i piani guida, e delle tipologie d´intervento edilizio di particolare rilevanza sotto il profilo paesaggistico e architettonico individuate dal piano territoriale della comunità sulla base dei criteri generali stabiliti dal regolamento di attuazione. Nei comuni con popolazione superiore alla soglia individuata i pareri possono essere resi dalla commissione edilizia comunale, se lo prevede il regolamento edilizio del comune interessato; in questi casi il regolamento edilizio deve prevedere che la commissione edilizia sia integrata da un componente designato dalla Giunta provinciale. La delibera elenca poi i requisiti professionali, la modalità della selezione, gli obblighi di partecipazione ad iniziative di formazione, le ipotesi di incompatibilità dei componenti delle commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità. Eccoli. La nomina ad esperto nelle commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità è subordinata al verificarsi della sussistenza di requisiti professionali e di competenza ai fini della ammissione ai corsi di formazione e alla frequenza del corso di formazione e relativa valutazione. Gli esperti in materia di pianificazione territoriale e paesaggio devono possedere - in modo congiunto - i seguenti requisiti: a) diploma di laurea in architettura, pianificazione territoriale o ingegneria e iscrizione all’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori ovvero degli ingegneri della Provincia di Trento; b) comprovata esperienza in materia di pianificazione territoriale e paesaggio attestata da idoneo curriculum. A tal fine sarà tenuto conto anche dello svolgimento di uno o più incarichi di redazione di strumenti urbanistici generali ovvero, in alternativa, della partecipazione alla Commissione urbanistica provinciale, alla Commissione provinciale per la tutela paesaggistico-ambientale, ad una commissione comprensoriale per la tutela paesaggistico-ambientale. In alternativa l´esperienza può essere anche quella dello svolgimento di attività di insegnamento universitario in qualità di docente ordinario o associato nelle materie della pianificazione territoriale e del paesaggio. I requisiti saranno verificati anche ai fini dell’ammissione al corso di formazione obbligatorio previsto da questo allegato. Nella prima fase di attivazione delle commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità, qualora non siano ancora stati conclusi i corsi di formazione, la Giunta provinciale provvede a designare il rappresentante della Provincia individuandolo fra il personale dipendente del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio; fino alla conclusione dei corsi di formazione, le comunità provvedono alla nomina degli altri esperti in materia di pianificazione territoriale e paesaggio, nel rispetto dei requisiti iniziali. Infine, l´incarico di componente delle Cpc è incompatibile con la partecipazione alla Commissione provinciale per l’urbanistica e il paesaggio e alle commissioni edilizie di comuni rientranti nel territorio della comunità a qualsiasi titolo. I componenti della Cpc non possono far parte di Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio di altre comunità, fatta eccezione per i componenti designati dalla Provincia. Gli esperti delle Cpc non possono assumere, anche tramite studi associati, incarichi di redazione di strumenti di pianificazione territoriale e di progettazione di opere private nell’ambito del territorio della comunità.  
   
 

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