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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Marzo 2010 |
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SALUTE FVG: PRESENTATO PIANO OPERATIVO SU POLITICHE INTERNAZIONALI
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Gorizia, 1 marzo 2001 - "Non sprecare la generosità". Così l´assessore alla Salute e alla Protezione sociale Vladimir Kosic ha sintetizzato l´indirizzo strategico dell´Amministrazione regionale per le politiche di cooperazione internazionale nel settore sanitario, in Europa e nei Paesi in via di sviluppo. L´occasione è stata offerta dal convegno promosso il 26 febbraio dalla Regione a Gorizia, nel nuovo Conference center del polo universitario di via D´alviano, per discutere della bozza di Piano operativo 2010-2013 che l´assessore ha messo a punto per coordinare e sostenere i progetti di cooperazione di Aziende sanitarie, Enti locali e associazioni di volontariato del Friuli Venezia Giulia. L´appuntamento è stato organizzato di concerto con l´assessore alle Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti che, assieme a Kosic, ha svolto la relazione introduttiva del convegno, strutturato in tavole rotonde in cui si sono confrontati esperti sia italiani che stranieri. Obiettivo della Regione, come ha rilevato Kosic, è condividere con il territorio risorse e saperi, per rendere più efficaci i programmi di intervento che dovranno essere d´ora in poi caratterizzati da tre principi operativi: intersettorialità, appropriatezza, sostenibilità. Le capacità professionali e le disponibilità diffuse in regione hanno bisogno, insomma, di una più efficace azione di governo. L´assessore Seganti ha sottolineato l´importanza dei processi di internazionalizzazione della Pubblica amministrazione, per condividere le migliori esperienze e dare quindi un contributo all´integrazione sociale, e non solo economica, dell´Unione europea. In questo senso il Friuli Venezia Giulia, secondo l´assessore, può "esportare" tre sue eccellenze: il sistema sanitario, la ricerca e l´e-government. Negli ultimi nove anni sono stati promossi in regione più di 100 progetti di cooperazione internazionale in campo sanitario, in oltre 40 Paesi diversi. Questi progetti hanno usufruito di risorse per oltre 6 milioni di euro, per metà reperite grazie ai programmi europei (Interreg, Equal) e per metà messe a disposizione dalla Regione in base alla legge 19 del 2000 sulla cooperazione allo sviluppo. L´esperienza finora svolta ha tuttavia mostrato alcuni limiti: la debole capacità istituzionale di coordinamento e la difficoltà a misurare i risultati effettivi dei singoli progetti. Per questo la Regione, con il Programma operativo 2010-2013, si propone di dare maggiore efficacia alle politiche di cooperazione. Sono state individuate cinque "aree tematiche" su cui concentrare l´attenzione: disabilità, svantaggio sociale e psicosociale, area materno-infantile, area delle tecnologie biomediche avanzate, area della gestione dei sistemi sanitari. Vi sono poi tre aree prioritarie di intervento: europea, cooperazione internazionale, azione umanitaria. È prevista anche l´istituzione di un Tavolo di concertazione, e di Tavoli tematici, per meglio coordinare le politiche della Regione con le iniziative e le proposte degli attori del territorio. |
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