Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Marzo 2010
 
   
  AL VERTICE ANTIMAFIA CONFRONTO SU APPALTI E TRASPARENZA L´ESPERIENZA POSITIVA DELLA NUOVA LEGGE REGIONALE TOSCANA

 
   
  Firenze, 1 marzo 2010 - La Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, ha ospiatto il 13° Vertice Antimafia organizzato dalla Fondazione Caponnetto. L´evento, è stato sottolineato in molti interventi, cade in un momento delicato della vita politica nazionale, contrassegnata da importanti inchieste della Magistratura che hanno messo in risalto la relazione tra tra alcuni ambienti della politica, del mondo degli affari e della malavita organizzata. Il vertice è stato aperto dal Presidente della Regione Toscana e vi hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente del Senato, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, l´ex magistrato Pier Luigi Vigna. Da parte della Regione Toscana è stato messo in rilievo l´impegno sul fronte della legalità in particolare sul fronte degli appalti pubblici grazie al varo della nuova legge regionale sugli appalti. Un settore che nella nostra Regione vale 5 miliardi l´anno di cui solo il 40% viene aggiudicato da imprese che hanno la loro sede nella regione. Proprio l´esigenza di fermare ogni eventuale infiltrazione, ha sottolineato il vicepresidente della Regione, è uno dei grandi obiettivi di questa legge che prevede, tra le altre cose, la limitazione dell´istituto del subappalto e il progressivo superamento delle gare al massimo ribasso a vantaggio di offerte che premiano la qualità per consentire alle imprese più sane e virtuose di aggiudicarsi appalti. La legge toscana è quindi uno strumento di trasparenza e legalità con la convinzione che è necessario che sia garantita la solidità economica e la serietà delle imprese che vincono gli appalti e questo è nell´interesse delle amministrazioni, ma anche delle imprese oneste, che non potranno mai fare le stesse offerte di un´azienda di mafia.  
   
 

<<BACK