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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Marzo 2010
 
   
  AL TEATRO CARCANO LA COMMEDIA DI CANDIDO CON OTTAVIA PICCOLO E VITTORIO VIVIANI

 
   
  Milano, 1 marzo 2010 - La commedia di Candido è un gran divertimento, quasi una pochade che ci porta fra i Lumi del Settecento e ci introduce, a colpi di satira, nelle dimore di Diderot, Rousseau e Voltaire imbastendo una spy story tutta incentrata sul romanzo-simbolo di quel secolo, Candido. A tirare le fila della vicenda, una donna, Augustine, un tipo formidabile, di sfrontatezza e energia rare, forse perché un tempo attrice sui palcoscenici più malfamati di Parigi. Questo terremoto di invenzioni finisce in una storia mille volte più grande di lei, ovvero nel bel mezzo di un triangolo impazzito fra i tre filosofi, il più celebre dei quali, Voltaire, decide di terrorizzare il mondo minacciando di dare alle stampe un certo libretto satirico in cui in un colpo solo avrebbe messo alla berlina tutti i potenti del suo tempo, tutti i valori, tutti i colleghi. Questo libretto si sarebbe chiamato Candido. Ne nasce un caos senza precedenti: Diderot teme per la propria Enciclopedia, Rousseau ha i brividi perché sa che Voltaire lo odia da sempre, i sovrani di mezza Europa tremano all’idea di essere svergognati, i gesuiti si preparano alla censura immediata. Ed ognuno di loro si precipita alla controffensiva. Augustine si trova impigliata in questo turbinio e vivrà un’avventura rocambolesca – sempre sul filo del rasoio – fra le fisime di Diderot, le sontuose colazioni di Voltaire e il tinello fatiscente di Rousseau. Un vortice di travestimenti, un gioco di teatro nel teatro che si moltiplica all’infinito. L’allestimento diretto da Sergio Fantoni è un coloratissimo susseguirsi di scene incalzanti dove si rincorrono duelli di battute spietate, senza un attimo di tregua. Ottavia Piccolo è la camaleontica protagonista, abilissima nei momenti d’azione quanto brillante nelle sfide filosofiche, mentre Vittorio Viviani caratterizza con tic linguistici e gestuali i tre filosofi. La favola-avventura scritta da Stefano Massini è ambientata in pieno Settecento, ma tratta molti temi che ci riguardano da vicino: dalla libertà di pensiero al riscatto femminile, dalla lotta contro le guerre ingiuste fino all’integralismo religioso. Una sorpresa e una sfida per il pubblico che assisterà a uno spettacolo divertente su temi molto seri, una commedia dove grandi domande sono travestite da sberleffi.  
   
 

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