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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Novembre 2006
 
   
  BILANCIO 2007: RIGORE DEI CONTI PUBBLICI E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER IL TRENTINO CON I COMUNI UN PATTO ALL’INSEGNA DELLA FIDUCIA VARATA DALLA GIUNTA PROVINCIALE LA MANOVRA ANNUALE E PLURIENNALE

 
   
  Trento, 6 novembre 2006 - La manovra trentina – illustrata dal presidente Dellai agli organi di informazione subito dopo la sua approvazione - racchiude in sé tutti e tre gli obiettivi della manovra di Bilancio nazionale: rigore, equità, e sviluppo. Per il Trentino però questi obiettivi rappresentano le facce diverse di una stessa medaglia. Se in sede nazionale il rigore è la premessa necessaria agli altri obiettivi, in Trentino l’amministrazione provinciale ritiene che nessuno di questi elementi possa venire prima degli altri. Il rigore nei conti pubblici, infatti, compreso il taglio alle spese discrezionali o le economie richieste ai Comuni (congelando sia le assunzioni sia le politiche tributarie), non può che accompagnarsi ad un’attenzione privilegiata all’equità, al senso di giustizia che è così forte nella società trentina. Il ragionamento però va fatto anche in senso inverso: non si può avere equità, benessere, lavoro, pari opportunità e servizi sociali per tutti, nei maggiori centri come nelle valli più periferiche, senza sviluppo. Quindi lo sviluppo non può venire “dopo”; deve accompagnare in ogni momento le iniziative che si assumono sul fronte dell’equità e del rigore. Dal Bilancio una conferma dell’Autonomia - Anche il Bilancio 2007 è costituito, come i precedenti, di tante voci, di tanti capitoli di spesa; anzi, in virtù degli accordi presi recentemente con il Governo l’Autonomia del Trentino si vedrà attribuire alcune competenze in più, a cui dovrà far fronte con le stesse risorse. Questo è il contributo principale che il Trentino darà al resto del Paese: un contributo in linea con la sua storia autonomistica, che premia il suo saper fare, il suo saper amministrare e che può fungere da buon esempio anche per le altre regioni che si stanno incamminando sulla strada di un maggiore autogoverno (l’unica strada che può dare risposte vere anche al disagio lamentato in alcuni territori vicini al Trentino). Il Bilancio 2006 si conferma anche un Bilancio di sviluppo. Gli obiettivi che si propone di raggiungere (quelli indicati nel Piano di sviluppo provinciale) si traducono in più opportunità per i giovani, le imprese e il mondo produttivo, ma anche le aree decentrate e periferiche del nostro territorio e i soggetti sociali svantaggiati. Obiettivi che chiamano in causa il contributo di tutte le forze vive della società: associazioni, imprese, enti locali, scuole e agenzie educative, realtà culturali, uomini e donne di ogni età e di idee e convinzioni variegate ma accomunati da un unico obiettivo, impegnarsi per il Trentino, far sì che questa terra sia sempre più una terra che infonde fiducia a chi ci vive e la vive. I risultati conseguiti - In relazione agli obiettivi ambiziosi posti dalla manovra per informare le politiche finanziarie ai criteri di rigore, di sviluppo e di equità, la politica di Bilancio, nonostante il quadro di sostanziale stazionarietà della finanza, ha potuto conseguire importanti risultati, che sintetizziamo qui di seguito. Una politica finanziaria “rigorosa” La manovra preserva i punti di forza dell’attuale configurazione del Bilancio, attraverso interventi ed azioni di forte rigore ed incisività: - una crescita delle spesa corrente, con esclusione della sanità e degli interventi assistenziali (ai quali è garantita una crescita rispettivamente del 4 e del 4,7%) limitata allo 0,2%, aliquota di incremento che ricomprende pure gli oneri per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro per il personale del settore pubblico provinciale relativo al biennio 2006-2007; compresi gli oneri socio-sanitari lo sviluppo della spesa corrente è pari all’1,9%, aliquota inferiore al tasso programmato di inflazione; - una struttura equilibrata del Bilancio con un’incidenza della spesa corrente che permane attenuata e inferiore al 63%. Nonostante la stazionarietà della finanza e gli obiettivi di potenziamento delle risorse per le politiche sociali e sanitarie, l’incidenza della spesa corrente presenta una dinamica fortemente contenuta passando dal 62,5% del 2006 al 62,8% del 2007; - la salvaguardia dei consistenti flussi di investimento che caratterizzano attualmente la finanza provinciale; in tale aspetto la spesa di investimento collocata direttamente in bilancio è pari a 1. 486 milioni di euro (nel 2006: 1. 477 milioni di euro) con una crescita dello 0,6%. In aggiunta agli investimenti imputati direttamente in bilancio la manovra mobilita pure consistenti flussi di investimento di origine esterna al bilancio, attivati tramite le società controllate dalla Provincia, in particolare Patrimonio del Trentino S. P. A. , Itea S. P. A. , Tecnofin S. P. A. , Trentino Trasporti S. P. A. , Agenzia per lo sviluppo, società fieristiche, per una consistenza prevista per il 2007 in 243 milioni di euro (dei quali solo il 30% finanziati con risorse del bilancio provinciale). Conseguentemente i flussi di investimento mobilitati dalla Provincia nel 2007 possono essere determinati in un’entità superiore a 1. 650 milioni di euro. Viene in tal modo confermata anche per il 2007 l’elevata dotazione di investimenti pubblici che caratterizza il sistema provinciale, la cui incidenza rispetto al Pil dovrebbe permanere superiore all’11%. L’impegno sugli investimenti può pertanto ritenersi congruo rispetto agli obiettivi di sviluppo e competitività del sistema e, conseguentemente, per sostenere il tasso di crescita dell’economia provinciale a cui sono correlate, come noto, le stesse dotazioni finanziarie del bilancio; - la conferma dell’elevato volume di risparmio pubblico che viene originato dalla manovra di bilancio annuale della Provincia. Nonostante la stazionarietà della finanza una quota significativa delle risorse, pari a circa il 30% delle entrate correnti, per un valore superiore a un miliardo di euro, anche con il nuovo bilancio non viene assorbita dalle spese correnti, ma concorre a titolo di risparmio pubblico al finanziamento della spesa di investimento. Il volume del risparmio pubblico nel 2007 (1. 045,9 milioni di euro) permane sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio precedente; - l’attenuata rigidità del Bilancio in assenza inoltre di qualsiasi forma di indebitamento. La manovra di bilancio conferma l’obiettivo del controllo dei contributi pluriennali destinati a gravare in via continuativa sul bilancio anche nei prossimi anni. Tali contributi sono contenuti sul bilancio 2007 in una quota ancora limitata, prossima al 17% della spesa di investimento, preservando pertanto su tale aggregato un’ampia flessibilità di manovra; - la riduzione delle spese discrezionali che presentano una dotazione di 15,9 milioni di euro con una contrazione superiore al 31% rispetto ai corrispondenti oneri del 2004 (23,2 milioni); - il contenimento della spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi che flette da 124,4 milioni del 2006 a 122,3 milioni del 2007 (-1,7%) in conseguenza di una efficace strategia basata sulla programmazione dei fabbisogni, sull’operatività della Centrale Acquisti costituita presso Informatica Trentina che dovrebbe favorire una maggiore competitività dei fornitori, e su idonei sistemi di controllo dei consumi affidati alla responsabilità della dirigenza; - il contenimento e la razionalizzazione delle spese di personale, attraverso il blocco del turn-over, il controllo delle assunzioni a tempo determinato e la riduzione delle strutture organizzative della Provincia; - l’impostazione di un nuovo patto di stabilità con gli enti locali caratterizzato da significativi elementi innovativi, che consentono di armonizzare le politiche finanziarie degli enti con la strategia provinciale. La manovra, dopo aver assicurato un quadro finanziario di interventi stabile e congruo per corrispondere ai fabbisogni degli enti con una crescita dei trasferimenti correnti rapportata al tasso programmato di inflazione, definisce pure regole nuove e più stringenti per il concorso degli enti locali al patto di stabilità provinciale che prevedono limiti all’accrescimento della spesa e alle dotazioni di personale, promuovendo altresì l’utilizzo degli strumenti di sistema (Centrale Acquisti, Cassa del Trentino). Infine gli enti, in coerenza con la politica finanziaria provinciale, sono impegnati a non accrescere la pressione fiscale locale. Vediamo ora nel dettaglio alcuni degli impegni contenuti nella nuova manovra. Per i giovani opportunità di studio, di lavoro, di ricerca - I giovani, innanzitutto, perché devono essere loro i primi protagonisti delle scelte future, fuori da ogni astratta generalizzazione (i giovani sono tutti diversi, anche se sono accomunati da medesimi interessi e bisogni) e da ogni retorica (i giovani riflettono il mondo che li circonda, l’impegno che chiediamo loro è un impegno che riguarda tutta la società). Il nuovo Bilancio prevede importanti investimenti in favore dei giovani: nella scuola e nella formazione professionale; nel campo dell’istruzione universitaria e della ricerca (agli investimenti diretti previsti vanno aggiunti naturalmente le nuove opere di edilizia universitaria a carico della Patrimonio del Trentino spa, che cambieranno in meglio anche il volto di Trento, oltre a migliorare le condizioni dello studio); nei settori della cultura, dello sport, delle nuove tecnologie, dell’edutainment (in attesa di affrontare, nel 2008, un altro straordinario investimento dopo quello del Mart, per la realizzazione del nuovo Museo della scienza); infine nel mondo del lavoro e dell’impresa, dove va incoraggiata la voglia di fare e l’intraprendenza, individuale e di gruppo. Gli investimenti in scuola e formazione sono pari a 612. 464. 000 come spesa corrente e 65. 668. 000 euro in conto capitale, a cui si aggiunge il fondo per la professionalizzazione dei giovani, uno strumento finanziario innovativo a disposizione di giovani provenienti da famiglie disagiate, che prevede un investimento di 17 milioni di euro, di cui 5 del 2007. Stato sociale: i bisogni dei cittadini al centro della Bilancio - La seconda voce è quella del welfare, ovvero dei servizi sociali e socio-sanitari. Nel campo dell’assistenza il Bilancio 2007 aumenta il fondo socio-assistenziale per anziani, disabili e minori e per i servizi a domicilio e le provvidenze agli invalidi, superando i 227 milioni di spesa corrente e toccando i 17 milioni nella spesa in conto capitale. Nel campo della sanità, oltre al congruo impegno provinciale - 886 milioni la spesa corrente, 65 la spesa in conto capitale - abbiamo sempre alla voce spese correnti un ulteriore finanziamento regionale pari a 25 milioni di euro per le non-autosufficienze, e alla voce investimenti ulteriori 85 milioni di euro per Rsa e altre strutture sanitarie finanziati tramite la Cassa del Trentino spa. Fra gli investimenti risultano anche 3,4 milioni di euro nel 2007 (10 milioni nel triennio) per il finanziamento del nuovo ospedale del Trentino (apprestamento delle aree). Ma la spesa sociale è fatta anche di tante altre cose: ad esempio, dagli investimenti in edilizia abitativa, con il finanziamento integrale del piano straordinario per l’edilizia agevolata e il finanziamento di Itea spa per avviare il piano che porterà alla realizzazione di ben 9. 000 nuovi alloggi in Trentino, dando risposta concreta ai bisogni delle famiglie e soprattutto delle fasce deboli del mercato (attenzione anche qui alle cifre: il dato di 62 milioni di euro per il 2007 potrebbe risultare ingannevole se confrontato con quello del 2006; nel 2006 però era stato anticipato un intervento di 21 milioni, che portano il dato “reale” 2007 a 83,3 milioni di euro e quello 2006 a 68,9 milioni). In aggiunta a queste risorse Itea attiverà autonomamente investimenti per 64 milioni di euro. Centro-periferia: un unico cammino - Il terzo campo che la Provincia autonoma di Trento ha particolarmente a cuore è quello dell’ambiente, dello sviluppo territoriale e del riequilibrio fra le valli (voci tra loro intimamente legate, e parti di un’unica visione d’insieme). Il Bilancio innanzitutto mobilita tutti gli strumenti “di sistema” di cui il Trentino si è dotato - la Centrale acquisti, la Cassa del Trentino, la Trentino riscossioni, la Patrimonio del Trentino spa – oltre alle varie componenti economiche e sociali: per i Patti territoriali, in particolare, è previsto un impegno di 40,4 milioni di euro nel 2007. Ed ancora: valorizzare il territorio significa renderlo vivibile, attraente sia per chi lo abita sia per chi viene da fuori a scoprirlo. Ecco dunque nella voce “interventi per l’ambiente e il territorio” una nuova, importante misura, il Fondo per i centri storici per il finanziamento di progetti integrati di recupero dei nuclei di antica origine e per esaltare il paesaggio nel suo complesso, con una spesa finanziata di 15 milioni solo nel 2007. Ed ancora: dare ad ogni comune, e ad ogni frazione, le stesse opportunità, significa portare ovunque le nuove tecnologie, le reti telematiche, internet: complessivamente l’investimento per il 2007 è di 30 milioni (in esso rientra anche il progetto banda larga, che complessivamente costerà circa 110 milioni di euro, distribuiti nei vari anni). Una visione del territorio che ne fa anche una risorsa importante per lo sviluppo, oltre che uno straordinario patrimonio da tutelare, non può prescindere inoltre dalla valorizzazione delle aziende agricole, delle cooperative agricole e dei consorzi, nonché del programma zootecnico e degli altri interventi che consentono di mantenere un territorio fortemente presidiato, da parte di chi meglio di ogni altro è capace di farlo. Infine, l’energia: recentemente si è chiusa la storica partita con il Governo in materia di grandi derivazioni; ma l’impegno dell’amministrazione in questo campo continuerà, anche esplorando nuove strade e nuove fonti. Ecco perché nel Bilancio 2007 ci sono risorse per oltre 19 milioni di euro per la metanizzazione, il teleriscaldamento e il risparmio energetico, che si affiancano naturalmente all’impegno già previsto per la realizzazione del distretto Energia-ambiente. Fare impresa, lavorare con serenità - Impresa e lavoro sono l’ultima voce di questa “introduzione” al Bilancio. In un sistema quale è quello trentino, che alimenta la sua Autonomia con i propri gettiti fiscali, avere un tessuto produttivo in salute è naturalmente di estrema importanza. Per questo si vuole stimolare anche con questo Bilancio la capacità imprenditoriale dei trentini: fra le nuove misure è previsto il varo del Fondo unico per la finanza d’impresa, nel quale confluiscono anche gli interventi previsti precedentemente da altri fondi di settore (Confidi, cooperativa artigiani, Terfidi, acquisto macchine utensili…). Le risorse nel 2007 sono di circa 9. 000. 000 euro. Cresce anche il Fondo unico per le agevolazioni a sostegno delle imprese (44. 770. 000 euro). Ed ancora, fra gli interventi di contesto, 22. 900. 000 euro ad Agenzia per lo sviluppo, il finanziamento di investimenti per oltre15 milioni per le strutture fieristico-congressuali, 51 milioni di euro (dei quali 7 derivanti dal nuovo tributo provinciale sul turismo) per la promozione turistica. Ma il panorama degli interventi non sarebbe completo senza un forte impegno anche nei confronti del lavoro. Anche qui, alla voce spese in conto capitale cresce l’impiego delle risorse passando da 34 milioni di euro circa a 42 milioni di euro, comprendendo gli interventi a favore di Agenzia del lavoro per la nuova legge in materia di apprendistato. Il Trentino inoltre è l’unica realtà assieme all’Alto Adige ad avere pensato anche ad un intervento per i lavoratori atipici. Una apposita legge regionale ha previsto l’erogazione di finanziamenti – tramite le Province - per il sostegno della contribuzione volontaria all’Inps a favore di questi lavoratori. Nel 2007 il Trentino conferma questo impegno e lancia una campagna affinché gli aventi diritto accedano a questa importante opportunità (ricordando che la legge regionale 1/2005 prevede altresì interventi previdenziali nei periodi di assistenza ai figli in regime di lavoro a tempo parziale). Nella parte che segue alcune tabelle di sintesi della Finanza provinciale e approfondimenti sulle politiche per il rigore realizzate dall’amministrazione provinciale. Il Quadro Della Finanza Provinciale - - le disposizioni che maggiormente impattano sulla finanza provinciale sono le seguenti: a) il Patto di stabilità interno, in forza del quale la spesa finale (al netto della sanità e delle funzioni esclusive) dovrà essere contenuta nel 2007 entro quella del 2005 diminuita dell’1,8%; b) le misure tributarie dirette a conseguire gli obiettivi di “risanamento, equità e sviluppo”; c) la partecipazione al riequilibrio della finanza pubblica, in misura proporzionale al peso della finanza della Provincia autonoma di Trento sul complesso della finanza regionale. Le conseguenze per la finanza provinciale sono riconducibili ai seguenti aspetti: 1. Crescita del gettito tributario relativamente ai tributi statali devoluti alla Provincia: circa 75 milioni di euro le maggiori entrate a favore del bilancio provinciale. Ma sono vincolate al concorso della Provincia al risanamento delle finanze pubbliche, ovvero alle nuove competenze che verranno attribuite dallo Stato alle Province autonome di Trento e Bolzano (vedi punto 3. ). L’analisi della manovra della Provincia è riferita pertanto al volume delle finanze per il 2007 di 3. 970 milioni 2. Flessione del gettito dell’Irap a seguito della riduzione del cuneo fiscale: l’impatto a regime (2008) per il bilancio provinciale è stimabile in circa 36 milioni; potrebbe essere parzialmente compensato dalle disposizioni incrementative previste nella manovra Bilancio dello Stato. 3. Concorso al processo di risanamento finanziario del paese: è previsto un concorso del comparto “regioni e province autonome” pari nel 2007 a 1,8 miliardi, da ripartire in proporzione al peso della finanza di ciascuna regione e provincia autonoma. Per la Provincia il concorso è stimato in circa 75 milioni di euro. Le modalità con cui assumere gli oneri per il concorso saranno definite con norma di attuazione da emanare entro il 31 marzo 2007. 4. Patto di stabilità per il triennio 2007-2009: limita la spesa del Bilancio provinciale, finalizzato ad assicurare il rispetto da parte dello Stato degli accordi presi in sede comunitario per il rientro dal deficit.
Descrizione delle entrate 2006 Attuale 2007 Iniziale Var 2007/2006
Entrate prima della manovra Bilancio dello Stato 3. 938,6 3. 970,0 0,8%
Entrate derivanti dalla manovra Bilancio dello Stato - 75,0
Totale 3. 938,6 4. 045,0 2,7%
Struttura Della Finanza Provinciale - (in milioni di euro)
Descrizione delle entrate 2005 2006 2007 Var . %
Finale Attuale Iniziale 2007/2006
Entrate ordinarie 3. 055,4 3. 177,5 3. 268,8 2,9%
Entrate straordinarie e avanzo di amministrazione 859,5 761,1 701,2 -7,9%
Totale 3. 914,9 3. 938,6* 3. 970,0 0,8%
* Al netto della rassegnazione di residui (art. 36, L. P. N. 20/2005) Tributo Sul Turismo E Sgravi Irap - A partire dal 2007 è prevista l’entrata in vigore del tributo sul turismo, istituito con la legge Bilancio 2006. - Allo scopo di non incrementare la pressione fiscale rispetto a quanto già previsto dalla manovra dello Stato, con il Bilancio provinciale 2007 viene previsto, per un periodo di tre anni, un sistema di sgravi Irap per un valore equivalente alle entrate derivanti dal tributo provinciale (7 milioni di euro). - Sono inoltre confermate le agevolazioni Irap in vigore per un totale di 7,4 milioni di euro. Contenere Le Spese: Le Scelte Della Provincia Riguardo Al Personale E Ai Servizi - Il rigore che caratterizza il Bilancio si riflette anche sulle scelte operate dall’amministrazione provinciale, in particolar modo nel campo del personale. Vediamo come. - Rinnovi contrattuali biennio economico 2006-2007. Per il rinnovo dei contratti collettivi del nuovo biennio di tutti i comparti è previsto l’aggiornamento delle risorse in coerenza con l’accordo sul costo del lavoro del luglio 1993, adeguandole per il 2007 al tasso di inflazione programmata (dal 1,7% al 2%). - Politiche di contenimento della quantità di personale in servizio. Le scelte in materia confermano le indicazioni degli anni precedenti con le seguenti specificazioni. 1. Personale assegnato al funzionamento degli uffici e delle gestioni operative della Provincia. Viene riproposto il blocco del turn over per l’anno 2007 con le seguenti eccezioni: a) corpo permanente dei vigili del fuoco e nucleo elicotteri; b) corpo forestale provinciale; c) conservatori tavolari; d) categorie protette; Con queste eccezioni valutate in un massimo di 30 unità (escluse le categorie protette), e considerato il trend di cessazioni prevedibile per il 2007, si dovrebbe verificare una ulteriore riduzione di personale di circa 100 unità a fine 2007, con una minor spesa di circa 2 milioni di euro. Nel 2007 si provvederà anche al consolidamento delle unità di personale oggi assunte a titolo precario, secondo quanto previsto dal disegno di legge 176 prossimamente all’esame del Consiglio. L’operazione che verrà accompagnata con il divieto di creazione di nuovo precariato fino a tutto l’anno 2009, non determina oneri aggiuntivi rispetto alle spese attualmente sostenute. I risultati fino ad oggi conseguiti in materia di contenimento del personale sono così riassumibili:
Dotazione di personale autorizzata nel 2001 4. 040
Dotazione di personale autorizzata nel 2006 (al netto di personale regionale, Apt e cat. Protette) 3. 849
Saldo - 191
Unità equivalenti in servizio a tempo indeterminato nel 2001 3. 929
Unità equivalenti in servizio a tempo indeterminato nel 2006 (al netto di personale regionale, Apt e cat. Protette) 3. 683
Saldo a fine 2006 - 246
2. Personale insegnante e personale di supporto alle attività scolastiche. Anche in questo caso vengono confermate le linee programmatiche degli anni precedenti, orientate al mantenimento delle quantità di personale in servizio a diverso titolo nel mondo della scuola. Quindi anche per il 2007 vengono confermati i posti già previsti e viene fissato il principio dell’invarianza della spesa rispetto all’anno 2006 al netto degli effetti relativi all’applicazione dei contratti collettivi. 3. Accorpati anche alcuni Servizi provinciali A partire dal 2007 saranno disposti alcuni accorpamenti di servizi quale misura di razionalizzazione dell’organizzazione provinciale, con lo scopo di ridurre il numero dei dirigenti e del personale di supporto al funzionamento delle strutture attraverso una maggiore flessibilità nell’utilizzo del personale e sviluppando ulteriormente l’interoperabilità delle mansioni. Vediamo ora i dettagli della decisione, assunta con decreto del presidente del 20. 10. 2006: - il Servizio Rapporti comunitari si fonde con il Servizio Sviluppo delle aree montane e Patti territoriali; - il Servizio Parchi e conservazione della natura si fonde con il Servizio Ripristino e valorizzazione ambientale; - i tre Servizi del Dipartimento Agricoltura sono accorpati con la creazione di due Servizi; - i tre Servizi del Dipartimento Politiche per la salute sono accorpati con la creazione di due Servizi; - il Servizio Edilizia abitativa si fonde con il Servizio per le Politiche sociali; - il Servizio Segreteria della Giunta assorbe anche le competenze del Servizio Elettorale; - il Servizio Scuola materna è soppresso e le sue competenze sono assorbite nei Servizi Istruzione e Innovazione. - infine le competenze del Servizio Comunicazione istituzionali e relazioni esterne sono trasferite all’Ufficio stampa. Sulla base del suddetto decreto, poi, la Giunta provinciale ha deliberato in adempimento della legge 3 del 2006 la nuova organizzazione dipartimentale della Provincia autonoma a partire dal 1° gennaio 2007. I Dipartimenti rimangono quelli odierni e i Servizi sono confermati tranne quelli sopra citati. Riassumendo: Una Manovra Che Fa Crescere Il Trentino - - la Finanziaria del Governo consente al Trentino di contribuire allo sforzo di risanamento del Paese rinsaldando al tempo stesso la nostra Autonomia. Infatti, se i presupposti generali della nuova manovra di Bilancio del Trentino sono ovviamente legati alle previsioni della Bilancio governativo, che com’è noto è un Bilancio improntato al contenimento della spesa e al risanamento dei conti pubblici, il concorso della provincia di Trento al risanamento finanziario del paese - quantificato per la provincia di Trento in circa 75 milioni di euro - si tradurrà in un trasferimento di nuove competenze dallo Stato alla Provincia autonoma. - il Patto di stabilità per il triennio 2007-2009, al fine di assicurare il rispetto da parte dell’Italia degli accordi presi in sede comunitaria per il rientro del deficit, impone anche alle province autonome un tetto per la spesa totale 2007 (ovvero la spesa corrente più spesa in conto capitale) pari alla spesa totale 2005 meno un 1,8 per cento, al netto della spesa sanitaria e delle altre competenze esclusive della Provincia (in primis la scuola). Dal 2008 si potrà passare ad un patto di stabilità basato sul regime dei ‘saldi’ e non più dei tetti di spesa, il che comporterà per noi indubbi benefici. - Il Trentino comunque non avrà grandi difficoltà a recepire le indicazioni del Patto di stabilità del Governo, perché ha alle spalle un percorso “virtuoso” di qualificazione della spesa pubblica, realizzato negli ultimi anni. Sono stati adottati strumenti che ci hanno consentito di realizzare entrate maggiori. E anche le voci come la spesa sanitaria o la spesa per il personale, che altrove destano preoccupazione, qui da noi sono sotto controllo. - Riguardo agli effetti del Bilancio provinciale sulle imprese: l’obiettivo della Provincia autonoma è di evitare che si avvii un processo indiscriminato di prelievi piccoli o grandi. Relativamente al tributo sul turismo l’amministrazione applicherà delle misure compensative per le imprese. Analoghe misure verranno studiate per compensare la perdita di liquidità – sempre da parte delle imprese – a seguito degli effetti previsti dalle misure della Bilancio nazionale relative al Tfr; tali misure riguarderanno delle facilitazioni nell’accesso al credito, in particolare con l’istituzione del Fondo unico per la finanza d’impresa. - Il volume della finanza provinciale per il 2007 è pari a 3. 970 milioni di euro (3. 938,6 nel 2006). Le risorse rispetto al 2006 restano quindi sostanzialmente invariate. L’impegno dell’amministrazione andrà nella direzione di un contenimento ulteriore della spesa corrente, da realizzarsi con vari strumenti, fra cui la razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi, attraverso un utilizzo maggiore della centrale acquisti (eProcurement, in pratica l’acquisto di beni e servizi on-line, che consente un risparmio medio del 10 per cento almeno), il mantenimento del blocco del turn-over del personale provinciale e il blocco delle assunzioni (oltre che di forme di inasprimento tributario) da parte degli enti locali, il nuovo modello di finanziamento delle opere pubbliche degli enti e soggetti collegati alla finanza provinciale e la conseguente flessione degli oneri per gli interessi passivi (tramite la Cassa del Trentino Spa). Il Protocollo D’intesa Con Il Conferenza Delle Autonomie Locali - Nell’ambito del varo della nuova manovra di Bilancio è stato approvato stamani dalla Provincia autonoma e dal Consiglio delle Autonomie locali il Protocollo d’intesa fra Provincia e Comuni. Si tratta di una delle parti fondamentali della manovra finanziaria, “l’asse che tiene assieme l’intera manovra” ha detto il presidente Lorenzo Dellai. Tre i cardini del Protocollo: patto di stabilità, gestione del personale, prelievo tributario. Riguardo al primo punto, come già detto più volte, la nuova Finanziaria prevede meccanismi per il rispetto del Patto più espliciti rispetto agli anni scorsi. Si è tenuto conto fra l’altro delle dimensioni dei Comuni: sopra i 5. 000 abitanti, fermo restando l’obiettivo generale del rigore e del risparmio, il tetto di spesa sarà di un + 1,8 per cento rispetto al 2006. Per i Comuni sotto i 5. 000 abitanti non sono indicati tetti di spesa: l’obiettivo generale è di contenere il saldo finanziario entro il tasso programmato di inflazione (2%). Riguardo al personale: riconosciuto che la dotazione generale di personale negli enti pubblici è numericamente adeguata, e confermato quindi il blocco delle nuove assunzioni, l’obiettivo qui è la messa in rete delle risorse e l’applicazione del principio della mobilità, esaltando le sinergie e premiando vocazioni e competenze. In merito al prelievo tributario, infine, Provincia e Comuni si impegnano con un patto politico al non-utilizzo di nuovi strumenti impositivi che inaspriscano il carico fiscale delle famiglie e delle imprese; al tempo stesso viene confermata l’intenzione di utilizzare appieno i nuovi strumenti come la Trentino riscossioni e la Centrale acquisti (quest’ultima garantirà un risparmio di un 10% per le spese di acquisto di beni e servizi). .
 
   
 

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