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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Marzo 2010 |
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L´ERBA PRODUCE ENERGIA VERDE
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Bruxelles, 3 marzo 2010 - Un team di ricercatori finanziato dall´Ue ha scoperto che l´erba può essere usata per produrre energia ecocompatibile. Il progetto Bioregen ("Biomass, remediation, re-generation: reusing brownfield sites for renewable energy crops") ha ricevuto 1,2 milioni di euro attraverso il programma di ricerca dell´Unione europea Life-environment. Guidati dal Contaminated Land and Water Centre presso la Teesside University nel Regno Unito, i ricercatori intendono scorprire se è possibile il riutilizzo dei siti dismessi per la coltivazione di raccolti destinati all´energia rinnovabile. Occorre considerare questi terreni industriali o commerciali abbandonati come siti di un potenziale nuovo sviluppo. Il progetto è partito nel 2004 e ha scoperto che la Phalaris arundinacea, comunemente conosciuta come erba nastro, sarebbe indicata per la coltivazione sui siti dismessi, e può essere trasormata in carburante per le centrali elettriche a biomassa, e persino per le caldaie d´acqua calda negli edifici scolastici. L´erba nastro è un´erba perenne largamente diffusa in Europa, Nord America, Africa settentrionale e Asia. Nel Regno Unito viene convertita in mattoni e pellet. Gli esperti dicono che non crea danni all´ambiente, in quanto non aumenta le emissioni di gas serra e neanche il riscaldamento globale. Oltre all´erba nastro, i ricercatori hanno studiato anche il Miscanthus e il panico verga, nonché quattro tipi di piante e salici, che vengono comunemente usati nelle centrali elettriche a biomassa, in varie parti della regione. "Abbiamo concentrato la ricerca sull´erba nastro perché cresce così bene sui suoli poveri e sui siti industriali contaminati", ha spiegato il dottor Richard Lord, lettore di geochimica e sostenibilità ambientale presso la Teesside University. "Questo è importante, perché nelle aree come il Teesside - come anche in altre zone simili in tutto il paese - ci sono molti siti marginali o dismessi sui quali può essere coltivata l´erba nastro", ha aggiunto. "Scegliendo tali siti si potrebbe coltivare l´erba senza occupare i terreni che vengono altrimenti usati per la produzione di alimenti, una delle maggiori preoccupazioni per i responsabili dei settori della biomassa e dei biocarburanti". Quando l´erba raggiunge la maturazione - un processo che dura due anni - viene raccolta e imballata prima della sua conversione in mattoni e pellet. "Le prove di combustione hanno mostrato che l´erba nastro produce un buon carburante pulito, senza assorbire i contaminanti presenti nel suolo", ha fatto notare il dottor Lord. "L´erba nastro ha grandi potenzialità perché offre una valida alternativa per i campi abbandonati, producendo al contempo un carburante eccellente in un periodo in cui il mondo è costantemente alla ricerca di nuovi modi di produzione di energia verde", ha continuato. "La nostra ricerca suggerisce inoltre che il prodotto finale è un suolo di qualità migliore e una maggiore biodiversità nei siti rinverditi. Stiamo ora esaminando nuovi modi di commercializzazione per questa idea e stiamo già dialogando con vari operatori delle più importanti centrali elettriche di biomassa". Gli esperti dicono che i raccolti bruciati per la produzione di carburanti appartengono alla categoria "energia rinnovabile". Durante la combustione della biomassa viene rilasciata anidride carbonica (Co2) nell´atmosfera, ma con la coltivazione di nuovi raccolti la stessa quantità di Co2 viene rimossa dall´atmosfera. I biocarburanti sono quindi considerati neutri per quanto riguarda le emissioni di carbonio, perché non influiscono sui livelli di Co2 nell´atmosfera. Per maggiori informazioni, visitare: Teesside University: http://www.Tees.ac.uk/ Programma di ricerca Life-environment dell´Unione europea: http://ec.Europa.eu/environment/life/ |
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