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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Novembre 2006
 
   
  MEDICINA OCCIDENTALE E ORIENTALE: DUE CULTURE A CONFRONTO DURANTE IL SINO-ITALIAN CARDIOVASCULAR FORUM DI PECHINO

 
   
  Pechino, 7 novembre 2006 - Il 27,2% della popolazione adulta in Cina (35-74 anni) soffre di ipertensione, che, come è noto, è uno dei principali fattori di rischio dell´ictus. E´ stato, inoltre, stimato che dal 1984 al 1999 in questo Paese gli attacchi ischemici sono aumentati del 4,5% tra gli uomini e del 4,2% tra le donne, provocando circa 1 milione di decessi all´anno. Alla luce dell´ incremento di patologie cardiovascolari, negli ultimi dieci anni in Cina si stanno mettendo in atto campagne di informazione e prevenzione e soprattutto si stanno introducendo approcci terapeutici propri della medicina occidentale, sia per quanto riguarda i trattamenti farmacologici che chirurgici. Tutto questo implica la necessità di un continuo interscambio culturale tra Cina e Paesi occidentali. In questo contesto si colloca il Sino-italian Cardiovascular Forum intitolato: "From hypertension to heart failure: update in preventive and therapeutics strategies" che si tiene a Pechino dal 3 al 6 novembre 2006, organizzato dalla Fondazione Italia - Cina con il supporto di Boehringer Ingelheim Italia, dedicato a un aggiornamento sulle più innovative strategie terapeutiche nel trattamento dell´ipertensione. Durante il Congresso, cui partecipano 300 specialisti (150 italiani e 150 cinesi), verrà siglato un Memorandum of Understanding tra la Fondazione Italia - Cina e la China Medical Association per favorire la reciproca conoscenza, in campo medico, degli approcci diagnostici e terapeutici dei due Paesi. A questo scopo, una delegazione di cardiologi italiani visiterà il Xuan Wu Tcm Hospital di Pechino, ospedale di medicina tradizionale cinese. Negli ultimi anni si è verificata una notevole accelerazione nell´introduzione, in Cina, delle tecniche proprie della medicina occidentale, alla quale non corrisponde, però, un´altrettanto rapida evoluzione nell´attività di "follow-up", anche in considerazione del fatto che questo Paese è molto spesso escluso da trial internazionali. A questo proposito un segnale positivo viene dallo studio clinico Ontarget, il più grande studio multicentrico mai realizzato, attualmente in corso, volto a verificare le potenzialità di un antagonista del recettore dell´angiotensina Ii (telmisartan) nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. Questo studio multicentrico randomizzato, che sta coinvolgendo 31 mila pazienti in 40 Paesi del mondo, vede, infatti, l´arruolamento di oltre 1. 600 pazienti in Cina. .  
   
 

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