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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Novembre 2006
 
   
  "GLI IMBALLAGGI IN PLASTICA IN UNA PROSPETTIVA DI SOSTENIBILITA"´ IL CONSORZIO NAZIONALE PER LA RACCOLTA, I/ RICICLAGGIO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGI IN PLASTICA, PRESENTA IL PRIMO RISULTATO DE/ LAVORO DEL GRUPPO MULTIDISCIPLINARE COREPLA PER LA SOSTENIBILITÀ

 
   
  Milano, 7 novembre 2006 - La crescente attenzione dedicata ai problemi dell´impatto ambientale, soprattutto in relazione alla nuova identità che l´imballaggio in plastica sta assumendo nella vita di tutti i giorni, si traduce in una seria riflessione quando si opera nella direzione di uno sviluppo sostenibile. Quali sono gli aspetti sociali, le conseguenze economiche e ambientali derivanti da una "cultura del packaging´? Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi di plastica, di questo si è parlato durante la tavola rotonda che si è tenuto a Milano, e che ha coinvolto nomi illustri del mondo politico e accademico, da Ermete Realacci — Presidente Commissione Ambiente alla Camera dei deputati, a Giancarlo Coccia — Responsabile Ambiente in Confindustria, alle massime autorità del mondo della filiera della plastica. Nel nostro Paese eccelle l´industria di trasformazione in una nota situazione di carenza di materie prime di base: l´industria delle materie plastiche ha in Italia una presenza forte di assoluta eccellenza in termini di competitività e di tecnologia con quote importanti sui mercati europei. Corepla ha operato essenzialmente sui flussi del post consumo, creando le condizioni economiche per il loro riutilizzo, avendo una presenza marginale sui circuiti commerciali ed industriali, ove il mercato delle frazioni riciclabili era già presente con economics positivi. In pochi anni si sono resi disponibili quantitativi dell´ordine delle 300. 000 tonnellate, messi sul mercato per la gran parte con meccanismi di aste on-line, perfettamente in linea con i criteri di trasparenza che il mercato richiede. Si sono creati ex novo a livello internazionale mercati prima inesistenti: le bottiglie di Pet, i flaconi in Hdpe e frazioni di film prima non utilizzate ma destinate alla discarica. Insieme all´industria di trasformazione, punta di eccellenza tecnologica ed applicativa, diversificata - come si evince dalla lettura del volume — per produrre materiali intelligenti per applicazione in una variegata gamma di sofisticate tecnologie che hanno consentito un miglioramento generalizzato del livello dei consumi e di vita a costi accessibili, si è sviluppata un´industria legata al trattamento e all´utilizzo delle frazioni derivanti dalla raccolta differenziata. "Mi pare emerga — afferma Cesare Spreafico — Direttore Generale Corepla - un quadro completo per quanto attiene il mondo Corepla: un consorzio a responsabilità condivisa come strumento di sostenibilità per le Imprese della plastica, materiale che per nascita è legato allo sviluppo della tecnologia. Il volume percorre i vari capitoli legati alla funzionalità dell´imballaggio durante il ciclo di vita sotto le varie angolature: sociale, economica, tecnologica, funzionale ed ambientale, e consente a Corepla di presentare altri due aspetti della propria attività: piattaforma di elaborazione per una cultura di sostenibilità e motore innovativo per la comunicazione ambientale. In questi anni il sistema di recupero degli imballaggi fondato sul consorzio nazionale e su quelli di filiera", ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, "è stata una delle scommesse vinte da un Paese come il nostro che ancora oggi ha tanti problemi di gestione dei rifiuti. Le importanti percentuali di riciclaggio nazionale raggiunte dai consorzi in pochi anni di attività lo dimostrano. Ora è fondamentale concentrare gli sforzi nelle aree del centro sud dove i risultati purtroppo tardano ancora ad arrivare". La politica del "coinvolgere" — afferma Giancarlo Coccia, Responsabile Ambiente Confindustria, ha dimostrato di funzionare meglio della politica del "penalizzare". L´esatto contrario della linea scelta per il decreto legislativo di modifica del Codice Ambientale approvato recentemente dal Governo. In Italia si è registrato, infatti, in questi anni il successo della raccolta differenziata degli imballaggi. Gli obiettivi posti dal decreto Ronchi del 1997 sono stati raggiunti in anticipo sui tempi fissati e il sistema ha confermato la sua capacità di procedere sulla strada del miglioramento continuo. L´esperienza prodotta sulla raccolta differenziata degli imballaggi ha dimostrato che la responsabilizzazione delle imprese è la scelta giusta anche per il raggiungimento di obiettivi di interesse pubblico. Ed è l´unica strada per affermare una visione sistemica che possa permettere di valutare i costi e benefici del packaging nel suo ciclo di vita .  
   
 

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