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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Marzo 2010
 
   
  SICILIA: UN FONDO IN AIUTO A PMI E FAMIGLIE

 
   
  Palermo, 8 marzo 2010 - Sono 270 le operazioni di credito sbloccate ed evase utilizzando 2 milioni di risorse del Fondo regionale per il commercio, che attiveranno investimenti per circa 22 milioni di euro. Il Fondo, istituito con la legge regionale 32 del 2000 e indirizzato alle piccole e medie imprese commerciali e di servizi, ha oggi una dotazione residuale di 55 milioni, di cui il 40% e’ destinato a finanziamenti diretti per l’adattamento e l’ammodernamento di esercizi commerciali, la rimanente parte e’ utilizzata per concedere crediti di avviamento e per il consolidamento di passivita’ concessi dalle banche convenzionate con lo stesso Fondo. I finanziamenti, deliberati in questa prima sessione di finanziamento dopo il fermo di sette mesi provocato da un contenzioso amministrativo, riguardano la realizzazione di nuovi punti vendita, l’ammodernamento e l’arredamento di negozi, la formazione di scorte di magazzino e il consolidamento di debiti bancari di piccole e medie imprese commerciali e di servizi. A rimettere in moto i contributi la nomina, tre settimane fa, del commissario straordinario Salvatore Lanzetta, che ha esaminato e deliberato le pratiche istruite da Banca Nuova, l´istituto gestore del Fondo, in forza di una convezione con la Regione siciliana. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sottolineando l´importanza del dialogo avviato tra imprese, Regione e banche ha detto: “In un momento di crisi di liquidità bancaria internazionale, l’utilizzo di queste risorse consentira’ anche l’abbattimento degli interessi, garantendo ai nostri imprenditori accesso al credito”. “Lo considero - ha aggiunto - un intervento anticrisi importante per le imprese e per le loro famiglia. In Sicilia nessuno sviluppo economico è possibile senza mettere le piccole aziende al centro di una seria politica di sviluppo perche’ svolgono un ruolo fondamentale nel contesto economico del territorio: sono un esempio di imprenditorialita’ per la capacita’ di mettersi in gioco con tutti i rischi di fare impresa in una terra difficile, e per la preziosa capacita’ di diffondere e tramandare tecniche produttive e servizi che esprimono valori e identità”. “E’ stato possibile evadere le pratiche gia´ istruite dalla banca e rimaste inevase – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Marco Venturi - grazie alla nomina di un commissario straordinario, che in attesa della ricostituzione del comitato di gestione del Fondo ha potuto deliberato in tempi rapidi le somme necessarie a soddisfare le richieste di finanziamento e di abbattimento degli interessi dei mutui contratti dagli imprenditori”. “Per non arrecare ritardi e lunghe attese, ai danni delle imprese interessate, il commissario Lanzetta - ha precisato Venturi – restera’ in carica fino a quando il comitato di gestione, che ha il compito di sovrintendere all´istruttoria delle richieste e deliberare la concessione delle agevolazioni, non sara’ ricostituito”. “Banca Nuova ha già un ruolo attivo in questi processi ed è pronta a fare di più – ha detto il direttore generale dell’istituto bancario, Francesco Maiolini -. Nei nostri dieci anni di attività abbiamo maturato esperienze e conoscenza del territorio. Il nostro centro decisionale è qui in Sicilia, e siamo presenti in tutte le nove province siciliane. Abbiamo quindi la capacità necessaria per un reale intervento nell’economia dell’isola”. Il presidente Lombardo ha poi ricordato l´effetto moltiplicatore sui flussi credito delle somme utilizzate: “Così come e’ avvenuto da quando e’ stato creato il Fondo, la quota dei 30 milioni destinata ai contributi in conto interesse consentira´ di immettere nel circuito finanziario del settore commerciale risorse delle banche per circa 300 milioni di euro”. “Infatti - ha spiegato il commissario Lanzetta - dal 2003 ad oggi sono state deliberate complessivamente 6300 pratiche di contributi in conto interesse per 55 milioni che hanno consentito di attivare finanze delle banche siciliane convenzionate per 475 milioni di euro. Senza trascurare le altre 450 pratiche evase attingendo direttamente dal Fondo, che hanno determinato investimenti per altri 37 milioni”. Riguardo le 270 richieste esaminate, per i programmi di impianto il credito viene erogato al tasso fisso dello 0,90% annuo. Per i finanziamenti di esercizio e di ripianamento debiti il tasso è del 4,24%, come stabilito dalla Commissione europea, sul quale le aziende beneficeranno del contributo regionale del 60%. Il tasso effettivo sarà quindi dell’1,69%. Quanto ai settori merceologici, la maggior parte dei finanziamenti va agli alimentari (50 pratiche, 2 milioni 742 mila euro) seguiti dall’abbigliamento (46 pratiche per 3 milioni e 375 mila euro), materiali di costruzione arredamenti e macchine da lavoro (44 finanziamenti, 3 milioni 757 mila euro), distributori di carburanti, tabacchi e generi di monopolio (24 finanziamenti, 1 milione 897 mila euro), articoli da regalo e giocattoli (23 pratiche, 1 milione 557 mila euro), farmacie (23 finanziamenti, 2.390.000) informatica ed elettronica (21 finanziamenti, 1 milione 529 mila euro). La divisione geografica vede in testa la provincia di Palermo con un finanziamento di 6.500.000 euro, seguita da Agrigento con 6.300.000, Trapani con 2.700.000, Messina 1.700.000, Catania 1.600.000, Caltanissetta 1.300.000, Ragusa 1.200.000, Enna 470.000, Siracusa 250.000.  
   
 

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