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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Marzo 2010
 
   
  AI NASTRI DI PARTENZA L’EPOPEA DEL PROSECCO DOCG.

 
   
  Conegliano (Treviso) - Sarà il 48° Vinitaly in programma alla Fiera di Verona dall’8 al 12 aprile prossimi la prima grande vetrina ufficiale del Prosecco Superiore Docg, avanguardia e portabandiera di quel Prosecco, vino esclusivo del Nord Est italiano, divenuto ormai sui mercati mondiali punto di riferimento della moderna spumantistica mondiale. La presenza di questo vino antico e innovativo sarà esaltata in grande stile, nell’ambito di un programma di comunicazione finalizzato a far conoscere a operatori ed estimatori italiani e stranieri la rivoluzione che ha interessato il Prosecco a partire dalla vendemmia 2009: una svolta che ha blindato il vino al territorio dove è nato e che gli ha dato il successo, creando una piramide tutta a Denominazione dove la “Garantita” rappresenta il vertice riconosciuto, che fa perno sulle due aree storiche Conegliano Valdobbiadene e Asolo. Qui la Docg garantirà al Prosecco una marcia in più e assicurerà la piena tracciabilità del percorso che ogni bottiglia farà dal vigneto alle tavole dei cinque continenti, Il cambiamento nella continuità del Prosecco è stato presentato in anteprima alla stampa questa mattina all’enoteca dell’Istituto “Cerletti” di Conegliano dal vicepresidente della Giunta regionale, affiancato dal presidente del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Franco Adami, dal direttore Giancarlo Vettorello e dalla preside della scuola enologica Damiana Tervilli. La presentazione è stata seguita da un brindisi d’anticipo benaugurale del Prosecco Superiore vendemmia 2009. Quella del “Cerletti” è stata una scelta non casuale, perché il Prosecco e l’Istituto sono nati nel 1876 e cresciuti assieme, in una sorta di simbiosi che ha unito formazione, sperimentazione e successo di mercato. E la data del 1876 è riportata nel nuovo logo che contraddistingue la produzione del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita. La Regione contribuirà in maniera forte a far conoscere il “nuovo” Prosecco, che è il vino eccellente di sempre – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta – e proprio perché questo vino parlerà a tutti del nostro territorio e della nostra cultura lo sosterremo soprattutto sul mercato interno ed europeo anche con i finanziamenti per il turismo, mentre nei Paesi Terzi utilizzeremo i contributi previsti dalla nuova Organizzazione Comune di Mercato del Vino. Non solo la Regione opererà a favore del Prosecco – ha concluso – ma in definitiva sarà il Prosecco ad operare a favore della Regione. Nessun dubbio sulla scelta di una nuova Doc interregionale che tutela il nome Prosecco, al cui interno l’area storica si assume il compito di “ariete” e di battistrada sui mercati. “Non abbiamo nessuna paura del futuro – ha affermato Adami – perché ha paura del futuro chi non è sicuro del proprio presente. La rivoluzione è stata fatta per dare il giusto valore al mondo del Prosecco e lo spumante della zona storica ha creato nel tempo uno stile che non ha eguale nel mondo delle bollicine, dando origine al vero “fenomeno” di mercato del vino mondiale”. La Docg diventa anche ambasciatrice del territorio e permetterà di farne conoscere le particolarità, le singole microaree di produzione, che potranno essere citate sotto la più generale dizione “Rive”, parola con la quale in questa zona sono chiamati i pendii collinari.  
   
 

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