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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Marzo 2010 |
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NO UNICA DOC FRIULI,RISPETTARE ECCELLENZE COLLIO
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Trieste - "Sull´iniziativa della Provincia di Udine in riferimento alla creazione di un´unica Doc Friuli con l´avallo dell´assessore Violino, benissimo ha fatto il Consorzio Collio, attraverso la sua presidente Patrizia Felluga, a dichiararsi contrario". Ad affermarlo, il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin a seguito della presentazione del Piano Doc Friuli da parte della Provincia di Udine. "Non è ammissibile - rileva Marin - che un´iniziativa che vorrebbe raggruppare tutte le denominazioni di origine controllata della nostra regione, alla fine venga denominata Doc Friuli. O siamo tutti quanti in Friuli Venezia Giulia, o i tentativi della Provincia di Udine e dell´assessore Violino troveranno forti opposizioni da parte del territorio giuliano". "Tentare di appropriarsi di un lavoro realizzato da decenni con grande serietà e professionalità da parte degli operatori vitivinicoli del Collio è un´operazione fuori luogo e di bassissima sensibilità territoriale. Il Collio e le sue eccellenze, con tutto il rispetto per le altre produzioni, non può e non dovrà essere mai messo sullo stesso livello di una Doc di Aquileia piuttosto che di Latisana. Anche perché il disciplinare della Doc Collio è sicuramente più restrittivo rispetto agli altri in quanto, se all´interno della perpetrazione Doc esiste una zona di pianura, questa non può essere definita Collio, a differenza dei Colli Orientali che hanno anche produzioni di pianura. Vadano pure tranquillamente, se lo ritengono utile, con la pianura di Aquileia e Latisana". "Oltretutto - prosegue l´esponente del Pdl - si fa confusione, o vi è la volontà di mascherare questa iniziativa da parte degli assessori Macorig e Violino, con l´obiettivo di promuovere il Friuli e il vino Friulano. Un´unica Doc e la promozione sono due cose completamente diverse che devono essere gestite su livelli differenziati, pur dovendo beneficiare di obiettivi comuni, non solo per il Friuli, bensì per l´intera produzione e per l´intero territorio del Friuli Venezia Giulia". "Questa è l´ennesima triste puntata di una gestione del comparto caratterizzata dall´improvvisazione, dalla mancanza di idee e di strategia ma, come ho già avuto modo di sottolineare in occasione del Vinitaly dello scorso anno, si nota anche l´assenza di buon gusto. Anche la prossima edizione del Vinitaly - conclude Marin - sembra che sarà caratterizzata dal tentativo di uniformare tutte le produzioni e, come ho già avuto modo di denunciare, mi auguro che ci sia una netta inversione di tendenza". |
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