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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Novembre 2006
 
   
  COMMISSIONE EUROPEA, PREVISIONI ECONOMICHE DI AUTUNNO PER IL 2006-2008: CRESCITA SOLIDA E CALO DELLA DISOCCUPAZIONE E DEI DISAVANZI

 
   
 

Bruxelles, 7 novembre 2006 - Secondo le previsioni economiche di autunno presentate dalla Commissione, il tasso di crescita economica nel 2006 dovrebbe raggiungere il 2,8% nellŽUnione europea e il 2,6% nellŽarea dellŽeuro, contro rispettivamente lŽ1,7% e lŽ1,4% del 2005. Questa ripresa è dovuta principalmente ad una crescita robusta della domanda interna, e in particolare degli investimenti, e ad una crescita mondiale sostenuta. LŽattività economica dovrebbe calare leggermente nel 2007 e nel 2008, in linea con le prospettive mondiali e in particolare con il rallentamento registrato negli Stati Uniti. Tuttavia la crescita del Pil nei prossimi due anni dovrebbe continuare ad attestarsi intorno al potenziale (Ue: 2,4% nel 2007 e nel 2008; area dellŽeuro: 2,1% nel 2007 e 2,2% nel 2008). Nel periodo 2006-2008 lŽUe nel suo complesso dovrebbe creare 7 milioni di nuovi posti di lavoro (5 milioni nellŽarea dellŽeuro). Ciò contribuirà ad aumentare il tasso di occupazione, che dal 63Ÿ% del 2005 dovrebbe passare nel 2008 al 65œ%, riducendo nel contempo il tasso di disoccupazione, che dal 9% della forza lavoro, valore massimo registrato nel 2004, nel 2008 dovrebbe scendere nellŽUe al 7,3% (e al 7,4% nellŽarea dellŽeuro). Anche lŽinflazione dovrebbe gradualmente diminuire fino a scendere nel 2008 al di sotto della soglia Bce del 2% nell’area dell’euro. "Dopo anni di risultati deludenti, nel 2006 lŽeconomia dellŽUnione europea dovrebbe registrare i migliori risultati dallŽinizio del decennio e nel 2007 e 2008 dovrebbe crescere in misura prossima al suo potenziale. Ciò mostra i vantaggi delle riforme economiche e del risanamento dei conti pubblici in un contesto mondiale di forte crescita economica e dovrebbe incoraggiare gli Stati membri ad andare avanti su questa strada che è la sola che porti ad una crescita economica più forte e duratura e ad un aumento dellŽoccupazione" ha dichiarato il commissario Joaquín Almunia, responsabile per gli affari economici e finanziari. Secondo le previsioni economiche della Commissione pubblicate oggi il tasso di crescita economica nellŽanno in corso raggiungerà il 2,8% nellŽUe e il 2,6% nellŽarea dellŽeuro, con un aumento di oltre un punto percentuale (pp) rispetto allŽanno scorso e di œ pp rispetto alle previsioni di sei mesi fa. NellŽimmediato futuro il tasso di attività economica nel 2007 e nel 2008 dovrebbe scendere al 2,4% nellŽUe e rispettivamente al 2,1% nel 2007 e al 2,2% nel 2008 nellŽarea dellŽeuro. La revisione al rialzo delle previsioni economiche fa seguito ai risultati della prima metà del 2006, che si sono rivelati migliori del previsto. Ii tasso reale di crescita del Pil è aumentato dello 0,8% nel primo trimestre 2006 e dello 0,9% nel secondo trimestre, sia nellŽUe che nellŽarea dellŽeuro. Si tratta del più forte ritmo di espansione registrato negli ultimi sei anni. La crescita economica è sostenuta da una forte domanda interna, in particolare per quanto riguarda gli investimenti, cresciuti nella prima metà del 2006 ad un tasso del 6% su base annua, e dovrebbe mantenersi stabile, visto il forte aumento dellŽutilizzazione delle capacità, il miglioramento dei bilanci delle aziende, le favorevoli condizioni finanziarie e gli ampi margini di profitto. Secondo le previsioni nel 2006 gli investimenti, in particolare in attrezzature, dovrebbero crescere di oltre il 5%, per poi rallentare leggermente nel 2007-2008. La spesa dei consumatori dovrebbe crescere più gradualmente, di pari passo con il miglioramento del mercato del lavoro. Le esportazioni, per parte loro, continuano ad essere sostenute da una forte economia mondiale. Modelli di crescita più equilibrati nellŽUe e nellŽarea dellŽeuro nonché le riforme strutturali in corso dovrebbero fornire la base per un aumento della crescita potenziale, che porti ad unŽespansione più sostenuta di quella registrata in precedenti periodi di ripresa. Il tasso di crescita dellŽoccupazione ha subito una netta accelerazione nella prima metà dellŽanno in corso, riflettendo gli effetti benefici delle riforme strutturali sui mercati dei prodotti e della forza lavoro nonché una rinnovata fiducia nellŽeconomia. Nel periodo 2006-2008 lŽUe dovrebbe creare globalmente 7 milioni di nuovi posti di lavoro (5 milioni nellŽarea dellŽeuro). Ciò corrisponde ad un tasso di creazione di posti di lavoro quasi doppio rispetto al tasso del triennio precedente nellŽarea dellŽeuro e superiore di Ÿ rispetto a quello registrato nellŽintera Ue. Il tasso di occupazione dovrebbe quindi raggiungere nel 2008 il 65œ%, contro il 63Ÿ% nel 2005. Il tasso di disoccupazione, che aveva toccato il 9% nel 2004 sia nellŽUe che nellŽarea dellŽeuro, nel 2006 dovrebbe scendere a circa lŽ8% in entrambe le zone per poi calare ulteriormente entro il 2008 al 7,3% nellŽUe e al 7,4% nellŽarea dellŽeuro. Si sta rafforzando anche la crescita della produttività del lavoro, che abbinata allŽaumento degli investimenti e dellŽoccupazione avrà un impatto positivo. Il declino a lungo termine della crescita potenziale ha subito unŽinversione di tendenza a partire dal 2004 e il tasso di crescita tendenziale dovrebbe continuare ad aumentare gradualmente fino a raggiungere nel 2008 il 2,3% nellŽUe (e il 2,1% nellŽarea dellŽeuro). LŽinflazione è restata notevolmente stabile nellŽanno in corso, attestandosi secondo le previsioni sul 2,2%, ma dovrebbe salire al 2,3% nellŽUe. LŽinflazione di fondo resta contenuta, il che indica che i bruschi aumenti del prezzo del petrolio non hanno avuto effetti di secondo impatto significativi. Poiché secondo le previsioni tali effetti continuerebbero in generale a non farsi sentire, nel 2007 lŽinflazione apparente in entrambe le zone dovrebbe essere appena superiore al 2% e scendere poi nel 2008 al di sotto del 2% nellŽarea dellŽeuro. Anche la situazione delle finanze pubbliche è risultata migliore di quanto previsto a primavera, con un disavanzo medio nellŽanno in corso pari al 2% del Pil (sia nellŽUe che nellŽarea dellŽeuro), contro il 2,3% nellŽUe e il 2,4% nellŽarea dellŽeuro nel 2005, una riduzione dovuta principalmente ad entrate fiscali superiori al previsto. Nonostante questo miglioramento globale, cinque Stati membri, compresi due paesi dellŽarea dellŽeuro, presentano nellŽanno in corso un disavanzo superiore al 3% del Pil. Sulla base dei bilanci 2007 disponibili e partendo dal presupposto che non vi siano cambiamenti di politica, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche nellŽUe dovrebbe scendere allŽ1,6% nel 2007 e allŽ1,4% nel 2008 ( e rispettivamente allŽ1,5% e allŽ1,3% nellŽarea dellŽeuro). La crescita nellŽUe è sostenuta dal dinamismo dellŽeconomia mondiale la cui crescita per lŽanno in corso è stimata al 5,1%. Questo tasso, di poco inferiore a quello record raggiunto nel 2004, potrebbe calare leggermente alla fine dellŽanno, soprattutto per effetto del previsto rallentamento dellŽeconomia americana, mentre altri poli di crescita dovrebbero continuare ad espandersi a tassi elevati. Nel 2007-2008 la crescita del Pil mondiale dovrebbe collocarsi poco al di sopra del 4œ%. Al tempo stesso, il settore esterno presenta dei rischi che pesano sulle prospettive economiche. Un rallentamento più marcato negli Usa avrebbe un impatto negativo sulla crescita. Resta inoltre il rischio di un aggiustamento disordinato degli squilibri delle partite correnti a livello mondiale. Ma vi sono anche delle possibilità che i risultati siano migliori del previsto. Il commercio mondiale potrebbe diventare più dinamico, specialmente in Asia. A livello interno, la situazione del mercato del lavoro potrebbe registrare un miglioramento più marcato del previsto, dando nuovo impulso ai consumi privati. Infine, negli ultimi anni abbiamo imparato che il prezzo del petrolio può variare nei due sensi. Le tensioni geopolitiche potrebbero portare a nuove impennate dei prezzi, ma lŽindebolimento della domanda potrebbe esercitare una pressione al ribasso, la quale a sua volta attenuerebbe lŽimpatto del rallentamento dellŽeconomia americana, riducendone lŽentità e gli effetti diffusivi. Il testo completo delle previsioni economiche di autunno della Commissione è disponibile su Internet al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/economy_finance/
about/activities/activities_keyindicatorsforecasts_en. Htm

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