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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Marzo 2010
 
   
  DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SULLA GRECIA E I MERCATI FINANZIARI

 
   
  Bruxelles, 11 marzo 2001 - Il governo greco ha adottato le misure necessarie per ridurre il proprio disavanzo pubblico di quest´anno, dimostrando di essere determinato ad affrontare i problemi strutturali. Nel contempo, stiamo facendo il necessario per garantire la stabilità finanziaria dell´intera area dell´euro. La Commissione ha collaborato fattivamente con gli Stati membri dell´area dell´euro allo scopo di individuare un meccanismo di cui la Grecia possa avvalersi in caso di necessità.Tale meccanismo sarebbe conforme all´attuale Trattato di Lisbona, in particolare alla clausola di "non salvataggio" e sarebbe condizionato a rigorose condizioni. La Commissione è disposta a proporre un quadro europeo per un´assistenza coordinata, che richiederebbe il sostegno degli Stati membri che hanno aderito alla moneta unica. Parallelamente la Commissione sta preparando una comunicazione sul rafforzamento del coordinamento delle politiche economiche e di vigilanza sui singoli paesi. Benché si riconosca che gli attuali problemi della Grecia non sono stati causati dalla speculazione sui mercati finanziari, è anche vero che tale speculazione costituisca un fattore aggravante. Ciò dimostra l´importanza di una riforma fondamentale nel mercato dei derivati e la rilevanza delle azioni già intraprese dalla Commissione. Con la comunicazione del 20 ottobre 2009, la Commissione ha avviato un programma d´azione a favore di mercati dei derivati efficienti, sicuri e solidi. Le proposte legislative, e segnatamente quella riguardante la direttiva sui derivati che il Commissario Barnier presenterà entro l´estate, così come quella sulla direttiva sugli abusi di mercato che sarà presentata entro fine anno, aumenteranno la trasparenza del mercato e limiteranno i rischi . Oltre a questa risposta complessiva, si impone una nuova riflessione ad hoc sui credit default swap (Cds) per quanto riguarda il debito sovrano. In tale contesto occorre prestare particolare attenzione al problema delle operazioni allo scoperto (naked practices): è infatti difficile giustificare il fatto che alcuni operatori acquistino assicurazioni contro rischi ai quali essi stessi non sono esposti, vale a dire per scopi puramente speculativi (un Cds è in sostanza un’assicurazione). Nel breve periodo dobbiamo far sì che gli Stati membri agiscano in modo coordinato, soprattutto per quanto riguarda le operazioni allo scoperto. Pertanto la Commissione esaminerà approfonditamente l’opportunità di vietare le vendite allo scoperto puramente speculative di credit default swap relativi a debito sovrano. Allo stesso tempo la Commissione spingerà per un coordinamento internazionale. Questi mercati sono tanto instabili quanto opachi. La Commissione solleverà la questione con i nostri partner internazionali, in particolare nell’ambito del G20. Inoltre, nei nostri contatti bilaterali (in particolare con gli Stati Uniti), merita di essere sollevata la questione della trasparenza tra le autorità di regolamentazione, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alle informazioni sulle operazioni allo scoperto. Infine, dobbiamo procedere ad un’analisi approfondita dei mercati Cds per capire meglio come funzionano e per stabilire se in essi vengano poste in essere pratiche discutibili. Aggiungo che la Commissione è pronta ad esercitare, se necessario, i suoi poteri nell’ambito della politica della concorrenza.  
   
 

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