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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Marzo 2010
 
   
  CALABRIA: ILLUSTRATO IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA DELLA LOCRIDE

 
   
  Reggio Calabria, 16 marzo 2010 - Il Presidente Loiero ha incontrato i giornalisti per illustrare i contenuti del progetto di accoglienza della locride che vede, allo stato, protagonisti i Comuni di Caulonia, Riace e Stignano. “Con la firma del Protocollo d’Intesa tra la Regione e questi Comuni si dà avvio all’iniziativa pilota Sistema di Accoglienza della Locride, promossa dalla Giunta e finalizzata a sostenere il processo di accoglienza, inserimento lavorativo, integrazione sociale e miglioramento delle opportunità di accesso ai servizi territoriali dei cittadini migranti e finanziata dai Por Calabria Fse e Fesr 2007-2013. La Regione Calabria ed i tre Comuni della Locride sottoscrittori con tale Protocollo intendono promuovere la cooperazione con i Paesi d’origine dei profughi e rifugiati ospiti a Riace, Caulonia e Stignano, attraverso progetti idonei a rispondere ai bisogni delle popolazioni locali, realizzare il Centro di Competenza per l’Accoglienza e l’Integrazione degli Immigrati nel centro storico di Riace. La fase pilota prevede l’immediata creazione del Centro di Competenza e l’avvio di azioni per l’accoglienza e l’inserimento dei centottanta rifugiati palestinesi giunti a Riace e Caulonia fra dicembre e gennaio scorsi. L’intervento, infatti , si collega ad un progetto di reinsediamento, unico in Italia, promosso dal Ministero dell´Interno e coadiuvato dall´Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur): tra il 2008 ed il 2009 l’Acnur ha ottenuto che quasi 500 dei Palestinesi del campo profughi di Al Tanf – al confine fra Sira ed Iraq- venissero accolti in Svezia, Norvegia e Cile, un centinaio tra Svizzera, Francia, Danimarca e Belgio ed 180 in Italia, a Riace e Caulonia appunto. In coerenza con i principi di non discriminazione ed inclusione sociale che permeano di sé le politiche di sviluppo promosse dai Por Calabria e con lo spirito dell’innovativa legge regionale del 12 giugno 2009 n. 18 sull’accoglienza dei richiedenti Asilo e dei rifugiati, l’iniziativa nasce dalla convinzione che accogliere ed inserire piccoli gruppi di immigrati in realtà marginali, segnate da crescente spopolamento e declino economico e sociale delle comunità locali, possa rispondere in maniera più efficace alle delicate questioni dell’integrazione e contemporaneamente contribuire allo sviluppo locale. Una convinzione confermata dall’esperienza dei tre comuni della Locride firmatari del Protocollo, che hanno già attivato interventi volti all’accoglienza e all’integrazione socio-lavorativa dei migranti, così sostenendo il mantenimento ed il recupero di professionalità specifiche del territorio, che altrimenti rischierebbero d’essere perdute: artigianato tradizionale, agricoltura, pastorizia e lavorazione dei prodotti agricoli e caseari, tutela dell’ambiente e turismo sostenibile. Esperienza capofila è stata senza dubbio quella del Comune di Riace che dal 2001 partecipa al sistema nazionale Sprar (Sistema Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo), ed è diventato negli anni un nuovo centro multiculturale, con un’economia in fase di crescita grazie anche all’apporto dei migranti e un territorio vitale che ospita seminari, incontri, festival di teatro e cinema, movimentando l’economia locale ed attirando attenzione anche fuori dalla Calabria”. Nello specifico, con il progetto pilota si intende realizzare una serie di interventi finalizzati all’inserimento socio-lavorativo e all’integrazione dei migranti. Innanzitutto, la realizzazione nel centro storico di Riace di un Centro di Competenza per l’Accoglienza e l’Integrazione degli Immigrati quale strumento operativo della Regione Calabria costituito da risorse professionali qualificate in grado di promuovere e trasferire iniziative e progetti di cooperazione, accoglienza, solidarietà e sviluppo locale nell’ambito di un quadro di cooperazione Sud-sud, intesa come sostegno reciproco e solidarietà internazionale, che abbia ricadute, a vario livello, anche sulla nostra regione. Inoltre, s’intende promuovere e realizzare attività interculturali e di facilitazione all’inserimento delle comunità locali; promuovere e realizzare l’adeguamento di strutture abitative per favorire il processo di accoglienza dei migranti; realizzare servizi di informazione e prima accoglienza per favorire l’inserimento socio- lavorativo dei migranti; realizzare moduli formativi su temi quali l’alfabetizzazione linguistica, ordinamento giuridico, diritti e doveri degli stranieri in Italia; realizzare percorsi di formazione e aggiornamento del personale dedicato alle attività di accoglienza e di cooperazione internazionale; realizzare percorsi di inserimento lavorativo per i migranti anche attraverso la previsione di incentivi alle imprese, con particolare attenzione alla componente femminile; prevedere servizi di conciliazione per le donne migranti; diffondere la cultura dell’autoimprenditorialità attraverso azioni di informazione, percorsi formativi e incentivi quali l’erogazione di micro-crediti, piccoli sussidi e prestito d’onore per i migranti; favorire l’accesso ai servizi socio-sanitari territoriali anche attraverso un gruppo di mediatori linguistico-culturali; favorire la scolarizzazione dei minori stranieri all’interno delle strutture scolastiche ordinarie. Particolarmente significativa sarà anche l’opportunità che si offrirà a giovani calabresi di partecipare al progetto come volontari per acquisire competenze nel settore dell’economia sociale. L’intento ultimo della Regione è quello di creare un modello di comunità solidali, estendendo l’iniziativa pilota ad altri centri che abbiano le stesse caratteristiche e manifestino interesse ad avviare un percorso virtuoso di accoglienza, legalità e integrazione.  
   
 

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