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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Novembre 2006
 
   
  ASM S.P.A.: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 INCREMENTO DEI RICAVI DEL 25,7%

 
   
  Brescia, 7 novembre 2006 - I primi nove mesi del 2006 mostrano un incremento dei ricavi del 25,7% (a 1. 485,0 milioni di euro da 1. 181,3 milioni di euro); il margine operativo lordo cresce del 22,2% (a 274,2 milioni di euro da 224,3 milioni di euro); il risultato operativo aumenta del 32,1% (a 173,9 milioni di euro da 131,7 milioni di euro); l’utile netto sale del 57,1% (a 184,6 milioni di euro da 117,5 milioni di euro). Sia l’utile netto dei primi nove mesi del 2006 che quello dei primi nove mesi del 2005 beneficiano di componenti non ricorrenti al netto delle quali l’incremento sarebbe stato del 54,3%. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 si attesta a 751,1 milioni di euro da 702,4 milioni di euro a fine 2005, in aumento di 48,6 milioni di euro. Nel periodo sono stati effettuati investimenti per 172,6 milioni di euro e sono stati distribuiti dividendi per 100,1 milioni di euro. Brescia, 6 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Asm S. P. A. , riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati del Gruppo Asm al 30 settembre 2006 redatti in applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. I ricavi su base consolidata nei primi nove mesi del 2006 sono cresciuti del 25,7%, portandosi a 1. 485,0 milioni di euro, rispetto a 1. 181,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. La crescita dei ricavi è derivata prevalentemente dall’incremento dei prezzi di vendita di elettricità e gas e, in misura minore, dall’aumento dei volumi di elettricità venduta. I costi operativi sono aumentati del 29,1% a 1. 123,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006 da 870,1 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. In dettaglio, l’incidenza sul valore della produzione è aumentata di 2 punti percentuali, a 75,7% nei primi nove mesi 2006 da 73,7% nei primi nove mesi 2005. La variazione si è verificata sia per effetto dell’incremento dei costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche, sia in relazione alla maggiore produzione di elettricità. Il costo del personale è cresciuto dello 0,6% a 87,4 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 86,9 milioni di euro nei primi nove mesi 2005, per effetto di una flessione di organico di 35 unità; di conseguenza, l’incidenza del costo del personale sul valore aggiunto è diminuita di 3,7 punti percentuali a 24,2% nei primi nove mesi 2006 da 27,9% nei primi nove mesi 2005. Il margine operativo lordo è cresciuto del 22,2% a 274,2 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 224,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Il Mol del settore produzione elettricità è aumentato di 28,4 milioni di euro a 122,7 milioni di euro da 94,3 milioni di euro per effetto sia del maggior contributo dei due impianti di termovalorizzazione di Brescia e Bergamo, sia del positivo andamento dei margini di generazione associato a maggiori volumi prodotti (+18% a 2. 106 Gwh da 1. 779 Gwh). Il Mol del settore vendita elettricità e gas è cresciuto di 8,4 milioni di euro a 34,1 milioni di euro da 25,7 milioni di euro, per effetto di margini unitari in crescita sia per le vendite gas che per le vendite di elettricità. Il contributo fornito dal settore reti elettricità e gas è aumentato di 3,8 milioni di euro a 44,7 milioni di euro da 40,9 milioni di euro, principalmente grazie all’aumento della “quota misura” della tariffa di distribuzione elettrica. Il settore teleriscaldamento ha registrato un incremento del Mol di 4,8 milioni di euro a 31,9 milioni di euro da 27,2 milioni di euro, per effetto dell’aumento del calore venduto (+5,8% a 800 Gwht da 756 Gwht), nonostante la riduzione dell’elettricità prodotta dalla centrale di Lamarmora (-13,8% a 269 Gwhe da 312 Gwhe). Il Mol del settore ciclo idrico integrato è aumentato di 1 milione di euro attestandosi a 12,0 milioni di euro da 11,0 milioni di euro. Il settore ambiente è sostanzialmente stabile grazie all’incremento dei margini conseguiti dalla discarica di Montichiari, che hanno compensato l’impatto negativo sui volumi smaltiti (-21,7% a 245 mila tonnellate da 313 mila tonnellate) dovuto alla chiusura della discarica di Castenedolo. Il Mol del settore altri servizi è aumentato di 3,5 milioni di euro a 8,6 milioni di euro da 5,1 milioni di euro. A livello di Gruppo, il rapporto fra margine operativo lordo e ricavi è sostanzialmente stabile, portandosi al 18,5% nei primi nove mesi 2006 dal 19,0% nei primi nove mesi 2005. Ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti e valutazione al fair value di altre attività hanno mostrato una crescita dell’8,2% a 100,2 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 92,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2005, prevalentemente per accantonamenti prudenziali relativi a eventuali oneri da conguaglio su talune forniture energetiche. Il risultato operativo ha registrato un incremento del 32,1% a 173,9 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 131,7 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Il rapporto percentuale fra risultato operativo e ricavi è cresciuto di 0,6 punti percentuali all’11,7% nei primi nove mesi 2006 dall’11,1% nei primi nove mesi 2005. La voce proventi e oneri finanziari è risultata negativa per 25,7 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 in peggioramento di 23,5 milioni sui primi nove mesi del 2005. Tale dinamica è dipesa essenzialmente dal fatto che i primi nove mesi del 2005 avevano beneficiato di un introito pari a 25,5 milioni di euro per effetto dell’estinzione anticipata dei contratti relativi all’operazione di swap e caps sul prestito obbligazionario emesso da Asm nel maggio 2004. La voce proventi e oneri da partecipazioni è risultata positiva per 104,1 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 rispetto a 37,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Tale risultato è stato determinato prevalentemente dall’incremento del valore della partecipazione in Endesa Italia, consolidata con il metodo del patrimonio netto. Il contributo di Endesa Italia ha beneficiato degli effetti di un allineamento straordinario del valore fiscale delle immobilizzazioni al valore contabile che ha prodotto un impatto positivo non ricorrente pari a 29,6 milioni di euro. Va precisato, inoltre, che nei risultati al 30 settembre 2005 il contributo di Endesa Italia era riferito ai soli primi otto mesi dell’anno. Le imposte si sono attestate a 67,8 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 49,4 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Il tax rate si è portato al 26,9% dal 29,5%. L’utile netto consolidato, detratti i risultati di terzi, è cresciuto del 57,1% a 184,6 milioni di euro nei primi nove mesi 2006 da 117,5 milioni di euro nei primi nove mesi 2005. Al netto delle componenti straordinarie che hanno influenzato l’utile netto dei primi nove mesi del 2006 (29,6 milioni di euro riferiti a Endesa Italia) e l’utile netto dei primi nove mesi del 2005 (25,5 milioni di euro connessi all’estinzione anticipata delle coperture finanziarie sul bond), la crescita dell’utile netto dei primi nove mesi del 2006 sull’utile netto dei primi nove mesi del 2005 sarebbe stata pari a 54,3%. Il rapporto percentuale fra utile netto consolidato e ricavi si è portato a 12,4% nei primi nove mesi 2006 da 10,0% nei primi nove mesi 2005. Il capitale immobilizzato è cresciuto di 181,8 milioni di euro a 2. 361,2 milioni di euro al 30 settembre 2006 da 2. 179,3 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il capitale circolante netto ha registrato una riduzione di 77,0 milioni di euro attestandosi a 153,4 milioni di euro al 30 settembre 2006 da 230,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Tale inflessione è stata generata dall’aumento dei debiti tributari e dalla riduzione dei crediti verso società collegate, da ascrivere all’avvenuto incasso dei dividendi spettanti da Endesa Italia per i quali era stato stanziato un credito di 35,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il patrimonio netto è cresciuto di 60,4 milioni di euro a 1. 468,9 milioni di euro al 30 settembre 2006 da 1. 408,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005 e si è attestato al 66,2% delle coperture. L’indebitamento finanziario netto è aumentato di 48,6 milioni di euro, a fronte di investimenti nel periodo per 172,6 milioni di euro e distribuzione di dividendi per 100,1 milioni di euro. Il rapporto fra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto di 0,51x al 30 settembre 2006 ha evidenziato, come negli scorsi esercizi, la solidità finanziaria del Gruppo. Renzo Capra, Presidente della Società, ha commentato: “I primi nove mesi del 2006 mostrano un andamento particolarmente posiivo supportato dal favorevole andamento del mercato dell’elettrcità, dal consistente apporto di Endesa Italia e dalla riduzione dell’incidenza dei costi del personale sul valore aggiunto. In sintesi, i prim nove mesi premiano la scelta di nvestie nel settore della generazione elettrica sia attraverso la qualità dei nostri impianti, sia attraverso la partecipazione in Endesa Italia”. .  
   
 

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