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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2010
 
   
  ERCOLE OLIVARIO: L’ASSAGGIO SVELA I PREGI DEL SIMBOLO DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

 
   
  Quella dell’assaggiatore è una vera e propria passione, ma anche una professione riconosciuta e disciplinata dal Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale. Tutti i campioni di oli extra vergine di oliva in competizione all’Ercole Olivario, sono resi anonimi da un notaio, che è garante della regolarità del concorso e vengono sottoposti all’assaggio degli esperti degustatori che seguono una procedura rigorosa. Sedici assaggiatori provenienti da altrettante regioni a vocazione olivicola, si riuniranno a Perugia a partire da lunedì 22 marzo sotto la guida esperta del capo panel Coi Giulio Scatolini per individuare tra una selezione di 103 oli finalisti chi, tra i circa 300 partecipanti totali all’edizione 2010, porterà a casa l’ambito riconoscimento raffigurante il tempio dell’Ercole Olivario. Arte antica quella dell’assaggiatore, tutta protesa a svelare i pregi dell’olio extra vergine di oliva sperandoli dai difetti. Si versa l’olio in un bicchierino ambrato. Si agita il contenuto del bicchierino per agevolare la volatilizzazione di profumi ed aromi. Il bicchierino da assaggio solitamente è di colore blu perché il colore dell’olio non deve in alcun modo influenzare l’assaggiatore. Il prodotto viene poi ripetutamente annusato. In questa fase il degustatore cerca di captare le prime sensazioni. Subito dopo assume una piccola quantità di olio. La trattiene tra il labbro inferiore ed i denti e cerca di vaporizzarla introducendo aria a più riprese. E’ la tecnica dello strippaggio, derivazione italiana dall’inglese stripping, finalizzata alla eliminazione di componenti volatili o gassosi da un liquido attraverso corrente d’aria o di vapore. Di seguito si fa uscire l’aria introdotta nel cavo orale attraverso il naso in modo che le particelle di olio volatilizzate colpiscano l’olfatto e completino il profilo dell’assaggio, lasciando al degustatore il compito di interpretare e giudicare il campione sottoposto a valutazione. Questa è la pratica di assaggio che viene ripetuta da ogni assaggiatore per ogni campione di olio extra vergine in gara come finalista della Xviii edizione del premio Ercole Olivario.  
   
 

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