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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2010
 
   
  VETERINARI DA TUTTO LŽARCO ALPINO A BOLZANO: INTESA CONTRO LE MALATTIE

 
   
  Vertice al Servizio veterinario provinciale con i responsabili veterinari di Svizzera, Liechtenstein, Austria, Baviera e Baden-württemberg: al centro dei colloqui le malattie che attaccano gli animali e le conseguenze per il commercio transfrontaliero di bestiame nelle Alpi. "I contatti personali sono la via migliore per garantire il flusso informativo e soluzioni senza eccessiva burocrazia", sottolinea lŽassessore provinciale Hans Berger. Malattia della lingua blu, rabbia silvestre, tubercolosi, scrapie (colpisce il sistema nervoso degli ovini, simile a Bse): "Poichè la situazione delle malattie animali si modifica perennemente nei singoli Paesi, è importante garantire lo scambio diretto e continuo di informazioni, tanto più che con la pratica dellŽalpeggio centinaia di migliaia di animali vengono spostati oltreconfine", ha sottolineato lŽassessore Berger al vertice tra i responsabili veterinari dellŽarco alpino. Ogni Servizio veterinario deve quindi essere pronto ad agire nei casi di contagio accertato, dal trattamento allŽeventuale smaltimento dellŽanimale fino al risarcimento. Nel summit di Bolzano sono state chiarite le competenze e definite le necessarie procedure. "Siamo contenti di poter risolvere tali questioni con il contatto diretto e contare così su una strategia semplificata", ha spiegato Berger. Al centro dellŽincontro odierno figuravano anche le misure adottate per impedire il diffondersi della scrapie, la variante della Bse che colpisce le pecore e gli ovini in genere: "LŽitalia, che ha già registrato numerosi casi di scrapie, è considerato un Paese ad alto rischio, e questo significa che anche lŽAlto Adige deve sottostare a una serie di controlli complessi al miomento della vendita di pecore e capre ad allevatori stranieri", ha ricordato Berger. A peggiorare la situazione si collega il fatto che, ha proseguito lŽassessore, "gli ovini acquistati anche in Alto Adige non possono più essere rivenduti, quindi sempre meno allevatori stranieri comprano animali nella nostra provincia." Con i vicini Länder austriaci è stato concordato oggi che lŽAlto Adige non verrà più classificato come Regione ad alto rischio: si attende ora lŽok dellŽUe. "Questa soluzione è possibile grazie al fatto che da tempo seguiamo una precisa strategia anti-scrapie, simile a quella adottata in Austria", ha concluso Berger. Se arriverà il via libera da Bruxelles, grazie allŽintesa raggiunta oggi a Bolzano verranno eliminate le limitazioni nel commercio degli ovini.  
   
 

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