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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Marzo 2010 |
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MONTAGNE SOSTENIBILI E SICURE PRODUZIONE DI ENERGIA E COMPONENTI PER IL SISTEMA ENERGETICO (BIOMASSE): INTEGRAZIONE CON LE ATTIVITÀ MONTANE
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Venezia – Mestre, 18 marzo 2010 - Eambiente srl: segno particolare "green" - Un´azienda specializzata nell´analisi dei fabbisogni energetici e nel risparmio energetico per lo sviluppo di progetti Fer e per la loro cantierizzazione. Ha aperto da poco un ulteriore sede proprio nel bellunese, oltre a quella al Parco Scientifico Vega a Venezia, con l´intento di sviluppare progetti innovativi in area montana. Ha infatti progettato ed autorizzato molteplici impianti Fer dal fotovoltaico, alle biomasse nonché eolico e microidroelettrico. Inoltre per le Amministrazioni Pubbliche, sviluppa progetti di audit energetici per iniziative di risparmio ed investimento. Coordina scientificamente la Mostra Evento Città Sostenibili di Ecomondo — Rimini e sta lavorando con il coordinamento delle Agende 21 Italiane al fine di ricercare i progetti più innovativi e divulgarli ed attuarli nelle Pa italiane. E´ partner del progetto Carbomark. Carbomark, la "filiera corta" delle quote di carbonio - Dura 36 mesi e si conclude nel 2011 ed è esperimento regionale che si prefigge di promuovere l´Emissions Trading volontario e locale quale strumento per il rafforzamento delle politiche Ue relative al protocollo di Kyoto. Nato nell´ambito di Life +, il Programma di finanziamento per l´ambiente, vede come capofila e Lead Partner la Regione Veneto, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e le Università di Padova e Udine ed Eambiente srl. Il progetto ha il triplice obiettivo di aumentare le conoscenze relative alle politiche sui mercati locali delle quote di Co2, facilitare l´attuazione di strategie per la mitigazione dei gas serra a livello locale, creare nel contempo presso i vari stakeholders la consapevolezza circa la necessità di adottare iniziative di controllo delle emissioni climalterantì. Protagonisti dell´iniziativa saranno da un lato i proprietari forestali che metteranno a disposizione le quote di carbonio fissato e dall´altro le imprese venete e friulane che acquistando tali quote compenserebbero le emissioni di Co2 derivanti dalle loro attività produttive. Il sistema informativo multiutente aggiornabile in tempo reale per la gestione delle energie rinnovabili del Consorzio Bim Piave di Belluno - Negli ultimi anni il Consorzio Bim Piave ha assunto il ruolo di incubatore e volano di iniziative per incentivare l´utilizzo delle fonti di energia rinnovabile presenti nel territorio, investendo un milione di euro in cinque anni. Su espresso mandato delle singole amministrazioni sta portando avanti progetti concreti per lo sviluppo di sistemi che garantiscono il risparmio energetico e la produzione di energia pulita. Nella sua qualità di Ente di secondo grado che raggruppa la quasi totalità dei comuni bellunesi, ha ricevuto unanime mandato dall´Assemblea dei Comuni consorziati di svolgere un´attività di coordinamento e di regia per tutte le iniziative che riguardano la produzione energetica da fonti rinnovabili, con specifica attenzione all´idroelettrico ed alle biomasse. Il Distretto veneto delle Energie Rinnovabili – Belluno - Le aziende del distretto operano nei settori della produzione e commercializzazione dell´energia, della progettazione di impianti e tecnologia (compresa la parte delle opere civili), della consulenza tecnica, dell´effettuazione di analisi e studi di settore, della produzione di attrezzature tecnologiche e loro componenti e materie prime, della produzione di fonti rinnovabili e loro trasporto, costruzioni di impianti e fornitura di materie prime, produzione e/o fornitura di servizi, tecnologie ed infrastrutture applicate anche alla distribuzione e gestione dell´energia ed impianti connessi. L´organizzazione e le attività del distretto, coordinate da Dolomiticert (supportata dall´Associazione Industriali di Belluno), puntano a mettere assieme soggetti economici appartenenti a diverse categorie, e quindi con ambiti di azione complementari tra loro, ma accomunati dall´interesse nei confronti del territorio in cui operano e nello sfruttamento delle fonti energetiche presenti in esso. Modelli di microcogenerazione da biomasse mediante ciclo Stirling e celle a combustibile di tipo Sofc - Da un laboratorio multidisciplinare nel campo dell´ingegneria, nelle Dolomiti, gestito da un pool di aziende, lo sviluppo di un propulsore da utilizzare per la micro generazione da biomasse legnose: in sostanza una stufa che genera, oltre al riscaldamento, energia elettrica. Un progetto che ha richiamato in Cadore due giovani ricercatori che lavoravano altrove. La valorizzazione di biocombustibili solidi di origine forestale - L´esperienza di Ecodolomiti, una società specializzata che dal 2001 opera attivamente nell´area del Triveneto, principalmente in Veneto, ma anche in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, nella produzione e fornitura di cippato di qualità; nella progettazione, installazione e gestione di moderne caldaie alimentate a legna a pezzi, cippato e pellet di legno; nello fornitura di energia termica (contracting) per utenze singole e/o con minireti di teleriscaldamento. Oii Free Zone e autonomia energetica in una valle chiusa - Progetto di Acsm Spa per la creazione di una zona libera ed indipendente dall´utilizzo di olio combustibile nel territorio di Primiero e Vanoi attraverso la sostituzione progressiva del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili. Saranno realizzati, in una zona che vive di turismo, una nuova centrale idroelettrica sul torrente Vanoi, che destinerà parte della propria produzione di energia elettrica, alla generazione dell´idrogeno. Ancora, impianti di biogas produrranno altro idrogeno che verrà utilizzato in sostituzione al gasolio per il trasporto pubblico locale, oppure immagazzinato in bombole e ritrasformato in energia elettrica. Un altro progetto già awiato è il teleriscaldamento del fondovalle con la, realizzazione di una centrale di produzione di energia termica da biomasse per il riscaldamento dell´acqua e degli edifici. Infine, la distribuzione a tutti i cittadini di un kit composto da lampadine fluorescenti e rompigetto areati per rubinetti, in grado di attuare sostanziali risparmi idrici ed energetici. L´iniziativa Hy Zone - Il Distretto dell´idrogeno a Porto Marghera che nasce dalla volontà della Regione Veneto ed il Ministero dell´Ambiente di dare un´alternativa e nuova vita ad una zona industriale fortemente vocata alla chimica. Saranno attivate azioni pilota nel campo della produzione, distribuzione, stoccaggio e utilizzo dell´idrogeno mentre, in convenzione con Veneto Innovazione, è stato avviato un laboratorio sperimentale (Centro Idrogeno di Porto Marghera - Hy Zone Hydrogen Lab) che può trasmettere conoscenze e competenze alle aziende interessate a sviluppare tecnologie che utilizzano l´idrogeno. Energiallova per i rifugi alpini - Il progetto consiste nel rendere autonomi da un punto di vista energetico i rifugi alpini sperimentando un sistema innovativo per la produzione di energia rinnovabile dagli scarti organici, che si originano nell´ambito di una gestione integrata e sostenibile dei liquami civili e dei rifiuti organici, con connesso riutilizzo idrico, tramite processo di fitodepurazione. Generazione di energia e accumulo mediante idrogeno in alta quota - La El.ma di Riva del Garda, nata nel ´ 92 come produttore di macchine speciali e linee automatizzate per I´ assemblaggio industriale, è uno degli incubatoi di innovazione del Nordest. Ha infatti diversificato la sua attività nel settore dell´ energia e dal ´ 98 realizza celle a combustibile alimentate a idrogeno Uso delle biomasse forestali e co-generazione in montagna - Le esperienze di ltalcogen –Associazione Italiana Produttori e Distributori di Impianti di Cogenerazione e di Bioenergia Fiemme. Il Comune di Padova ha posto in essere tutti quegli incentivi tali da favorire l´ultilizzo del Cityporto da parte degli operatori (ingresso h24 in centro, utilizzo corsie preferenziali, predisposizione di eventuali piazzole di sosta specifiche). E´ un nuovo servizio per gli operatori del trasporto merci destinato a.Migliorare i flussi di consegna e a rendere contemporaneamente la città più vivibile. Roncajette (Pd): da ex discarica a parco fotovoltaico - Un progetto promosso dall´Ente di Bacino Padova 2 per la riqualificazione energetica dell´area della discarica di Roncajette a Ponte San Nicolò attraverso la realizzazione di un parco fotovoltaico per la produzione di energia da fonte solare. Un´area di quindici ettari che, dal 1989 al 1999, è stata utilizzata come discarica. Il progetto prevede inizialmente la realizzazione di un impianto fotovoltaico di circa 1 Mwp di potenza , su circa due ettari di terreno, ed ampliabile fino a circa 3 Mwp, essendo pienamente idonea allo scopo l´area disponibile. La superficie occupata dall´impianto è di circa 19.500 metri quadrati, dei quali circa 7.300 corrispondono alla superficie captante dei moduli. A questa si aggiungono quindi 90 metri quadrati del fabbricato tecnico. Rapporto tra Utilities e Amministrazioni Locali, tra patto di stabilità e opportunità: l´esperienza di Vicenza - Aim Vicenza, ex municipalizzata, ha promosso l´installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di 18 scuole della città. Un progetto non semplice, dati i vincoli di bilancio e la scarsezza di risorse finanziarie dell´ente locale. Comune di Padova: il consorzio per il fotovoltaico in città- Ii Comune di Padova, al fine di facilitare l´installazione del fotovoltaico nelle abitazioni private, ha stipulato un accordo con fornitori ed installatori per assicurare prezzi certi e modalità contrattuali controllate per i cittadini padovani. Tutti gli installatori possono liberamente aderire alla proposta del Comune di rispettare determinate condizioni di fornitura, venendo inseriti in una lista comunicata ai cittadini. Coloro che procedono all´investimento tramite l´adesione al consorzio hanno anche accesso a condizioni di finanziamento agevolate con le banche che hanno aderito alla proposta. Il ruolo del Comune, che ha condotto la contrattazione con banche e fornitori per i propri cittadini, è un esempio di ruolo propositivo dell´ente locale, finalizzato a guidare ed orientare il processo di investimento nel campo delle fonti rinnovabili di energia. Autonomia energetica e tecnologie per la riduzione dei consumi della flotta di autobus: il caso Saf Società Autotrasporti Friuli - La Autoservizi F.v.g. S.p.a. - Saf è una società di trasporto pubblico urbano ed extraurbano con sede a Udine, operante su tutto il territorio del Friuli-venezia Giulia ed in alcuni collegamenti tra l´Italia e la Slovenia. Incentivi degli Enti Locali per il fotovoltaico: le politiche dei Comuni dell´Area Camposampierese L´8 Aprile 2009 è stato inaugurato lo sportello Puntosienergia, promosso dall´Unione dei Comuni del Camposampierese e dall´Unione dell´Alta Padova, in partenariato con le associazioni di categoria della zona. Si rivolge a cittadini ed attività produttive, offrendo informazioni sulle tecnologie e gli incentivi previsti dalla legge, la possibilità di prenotare un check-up energetico iniziale gratuito, dando consigli per il risparmio energetico e informazioni sui possibili finanziamenti bancari. Pergine Valsugana e il teleriscaldamento a biomassa in zona industriale - L´ ampliamento della rete del teleriscaldamento del comune trentino prevede la costruzione di una nuova centrale a biomassa nella zona a sud dell´area industriale Fosnoccheri che userà come combustibile il cippato. Va ad aggiungersi a quella già funzionante a combustibile gas nell´aerea ex psichiatrica, che sta già servendo le utenze della parte nord est di Pergine, con allacciamenti in corso anche per le utenze private. La centrale a biomassa porterà il teleriscaldamento in molti edifici pubblici e in quelli privati che ne faranno richiesta, della parte sud ovest della città Consorzio Ponterosso – S. Vito al Tagliamento (Pn): razionalizzazione e risparmio energetico grazie al primo turboespansore cogenerativo a fonte rinnovabile integrato in un sito industriale - Il Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale Ponterosso è un modello di sviluppo sostenibile: è l´unico nel Triveneto e il secondo in Italia ad avere acquisito la Certificazione del Sistema di Gestione della Qualità e di Gestione Ambientale, Turbinde è stata la prima azienda ad introdurre in Italia la turboespansione negli anni ´80 ed è oggi leader nel settore. La turboespansione è quella tecnologia che, nelle cabine di regolazione e misura, permette di estrarre l´energia meccanica di geopressione contenuta nel gas naturale e di trasformarla tramite una turbina - che riduce la pressione del gas - in energia elettrica, evitando dissipazioni di energia. L´impianto di Ponterosso,realizzato grazie all´impresa Antoniazzi, costituisce un modello virtuoso di integrazione tra esigenze della comunità industriale di Pmi del territorio e soluzioni tecnologiche all´avanguardia, volte a unire recupero energetico, fonti rinnovabili e minimizzazione degli sprechi. La chiave di volta è consistita nella centralizzazione di infrastrutture e servizi alle aziende del territorio consortile, e all´adozione di una soluzione all´avanguardia: l´integrazione fra due tecnologie tra loro complementari, la turboespansione e la cogenerazione da fonte rinnovabile. L´impianto, a regime ad aprile, utilizzerà come combustibile unicamente una biomassa costituita da olio vegetale grezzo puro; da bruciare nel cogeneratore, mentre il turboespansore trasformerà in energia elettrica il calore recuperato dal cogeneratore e l´energia di geopressione del gas. Enerplan: "l´abito ecologico" del parco scientifico Area di Trieste - Insieme di progetti per la produzione e l´uso efficiente dell´energia applicato agli edifici del Area Science Park di Trieste: un "abito ecologico" che prevede l´uso di fonti energetiche rinnovabili e tecnologie innovative da applicare e da replicare a tutte le grandi strutture. Otto i progetti di Enerplan: una pompa di calore ad alta temperatura di media taglia per la produzione di acqua calda; un cappotto attivo per la diffusione di caldo e freddo dall´esterno all´interno di un fabbricato; il recupero energetico da cascame di aria esausta per quegli edifici che necessitano di un ricambio d´aria elevato; un progetto per la geotermia ad alta entalpia; Lidea, Laboratorio e Impianto Dimostrativo sull´Energia Alternativa, owero un impianto di cogenerazione con motore a combustione interna alimentato a metano ed integrato con diversi tipi di pannelli fotovoltaici; un impianto con microturbine a gas con sistema Chcp; un impianto dimostrativo di illuminazione stradale a Led; lo sviluppo di una stazione di monitoraggio meteorologico ed ambientale. Cityporto Padova, fra l´Interporto di Padova e la mobilità sostenibile Difficoltà e risultati per il più grande fotovoltaico su cópertura d´Europa - Sarà più grande dell´impianto fotovoltaico al mondo tra quelli realizzati su tetto. E´ iniziata a fine febbraio l´attività per la posa dei moduli che produrranno energia pulita sulle coperture dei fabbricati ad uso logistico dell´Interporto i Padova-magazzini Generali. A realizzare un´opera da ben 67.500 moduli fotovoltaici che si estenderanno su una superficie di 250mila metri quadri ( tetti di tutti gli edifici e pensiline dei parcheggi), è Solon S.p.a. Di Carmignano di Brenta. La capacità energetica complessiva è di 15 Mwp e permetterà di produrre 17 milioni di kilowatt/ora annui di energia pulita. L´investimento è di circa 50 milioni di euro. I lavori coinvolgeranno circa 450 persone a livello occupazionale e, cifre alla mano, sui tetti della società interportuale padovana sarà prodotta tanta energia quanto quella consumata da 5.000 famiglie, con un risparmio nell´emissione di Cot di ben 9 mila tonnellate l´anno. Massima attenzione è stata posta anche alla realizzazione stessa di un impianto che, dal punto di vista logistico, può considerarsi "a chilometro zero". L´installazione degli impianti fotovoltaici si concluderà in autunno mentre gli allacci alla rete elettrica sono previsti entro la fine dell´anno. Progetto Cityporto – consegne in città. L´obiettivo del progetto è la razionalizzazione della distribuzione delle merci per contribuire alla decongestione del traffico all´interno dei centri storici della città. Si tratta di un servizio che si propone di ridurre i viaggi, raggiungere un livello più alto di riempimento dei veicoli e che prevede l´utilizzo di mezzi ecologici (principalmente a metano). |
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