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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Marzo 2010 |
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BUSTO ARSIZIO: “DON GIL DE LAS CALZAS VERDES” DI TIRSO DE MOLINA PRODUZIONE PALKETTOSTAGE SPETTACOLO IN LINGUA SPAGNOLA
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Busto Arsizio, 18 marzo 2010 - E´ in lingua spagnola l´ultimo spettacolo della stagione “Inganni e sentimenti”, il cartellone teatrale che Palkettostage international theatre productions ha allestito nella sala che il teatro gestisce a Busto Arsizio, lo Spazioteatro di via Galvani 2bis, che anche quest´anno partecipa alla stagione teatrale cittadina Ba Teatro, promossa dal Comune di Busto Arsizio. Dopo Lope de Vega e Miguel de Cervantes, per la stagione 2009/2010 Palkettostage propone un altro grande maestro della drammaturgia iberica: il madrileno Tirso de Molina, di cui il 18 e il 19 marzo, ore 2, andrà in scena lo spettacolo “Don Gil de las Calzas Verdes”. Autore teatrale tra i più prolifici – compone quattrocento opere, di cui solo ottanta giunte a noi – Tirso de Molina deve la sua fortuna come drammaturgo proprio a questo testo, insieme al famoso “El Burlador de Sevilla y Convidado de Piedra”, commedia sul mito di Don Giovanni, reso immortale dall´opera di Mozart-da Ponte. “Don Gil de las Calzas Verdes” è una commedia d´intrigo in cui le donne rivestono un ruolo fondamentale. Intelligenti, astute, volitive, le rappresentanti del sedicente ´sesso debole´ conducono le azioni e determinano l´evolversi della vicenda; tra loro, in particolare, la protagonista femminile, Doña Juana, tipico personaggio tirsiano, è una versione particolarmente originale e riuscita della ´donna travestita da uomo´, tanto cara alla commedia d´intreccio e di ´cappa e spada´ del teatro barocco spagnolo. La storia è quella di un cacciatore di dote (Don Martín) che abbandona la propria fidanzata, la promessa Doña Juana, per andare a Madrid a sposare la ricca ereditiera Doña Inés; ma per far perdere le proprie tracce decide di cambiare il proprio nome in Gil. La ragazza abbandonata lo segue travestendosi da uomo (il titolo deriva dal fatto che nel travestimento indossa delle vistose calze verdi) e assumendo anche lei il nome di Don Gil. Il personaggio è una sorta di camaleonte onnipresente che cambia sembianze ad ogni piè sospinto, facendo innamorare di sé la ricca ereditiera, tornando ad esser donna e poi uomo e poi donna, in un turbinio di travestimenti e di cambi di ruolo. Doña Juana adotta ogni sorta di inganno per riportare a sé l´amato; come lei stessa dichiara, il suo fine ultimo è “perseguitare fino a che posso il mio seduttore con ogni sorta di intrigo, per risvegliare il suo amore, con la mia abilità o la sua paura”. E quando la trama si fa sempre più intricata – ad un certo punto della commedia, nella classica scena della serenata notturna, la bella Ines sarà corteggiata da addirittura tre ´Don Gil´, tutti ovviamente falsi -, arriva il lieto fine di prammatica a sciogliere tutti i nodi. Nell´allestimento di Palkettostage, l´esuberanza vitale, il sottile gusto della dissimulazione femminile e una noncuranza del verosimile che fanno della commedia un´opera squisitamente teatrale, si accompagna ad una rilettura critica del testo. Dietro alle molte trovate sceniche l´autore muove infatti un attacco alle rigidità del sistema sociale coevo, che limita la libertà individuale e che per questo sarà rovesciato, sebbene senza aperte violazioni alle regole e sempre in un´atmosfera di innocente leggerezza. Al termine degli spettacoli Palkettostage offrirà agli spettatori un piccolo buffet, occasione di incontro e confronto con gli artisti. Www.palchetto.it/ |
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