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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Marzo 2010 |
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SAN MICHELE (TRENTO) , AL VIA IL PROGRAMMA INTERNAZIONALE DI DOTTORATO OPERATIVO IL PROGRAMMA INTERNAZIONALE IN GENOMICA E FISIOLOGIA MOLECOLARE DEI FRUTTIFERI
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Trento, 22 marzo 2010 - Con la selezione dei candidati, che si sta svolgendo in questi giorni a San Michele, l’Istituto Agrario dà ufficialmente il via al programma di dottorato internazionale in genomica e fisiologia molecolare delle piante da frutto, in particolare vite, melo e piccoli frutti. Il programma triennale coinvolge 14 istituzioni di tutto il mondo, è finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e avrà lo scopo di formare ricercatori in grado di sviluppare in Europa, soprattutto in Italia e in Trentino, una frutticoltura più sostenibile ed economicamente competitiva. L’iniziativa è stata presentata stamane, in conferenza stampa a Trento, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, del presidente dell’Istituto Agrario, Francesco Salamini, del dirigente del Centro ricerca e innovazione, Roberto Viola e del direttore del Centro Interdipartimentale per la Biologia Integrata dell’Università di Trento, Alessandro Quattrone. Un programma all’avanguardia, organizzato dal Centro Ricerca e Innovazione in collaborazione con altre 14 istituzioni provenienti da tutto il mondo: dalla Washington State University (Usa) al Plant and Food Research Institute, Palmerston North (Nuova Zelanda), dall’Università di Bologna alla Hebrew University of Jerusalem (Israele), dal Plant Research International di Wageningen (Olanda) alla University of Stellenbosch (Sud Africa). Tra queste anche la vicina Università di Trento dove è attiva una forte componente scientifica rivolta all’informatica e alla biologia. Alla selezione partecipano 25 giovani laureati provenienti da India, Pakistan, Cina, Sud Africa, Israele, Colombia, Europa, scelti, a sua volta, fra una rosa di 130 domande di ammissione. I migliori talenti, che saranno selezionati da un gruppo di docenti e ricercatori provenienti dalle istituzioni partner, avranno l’opportunità di usufruire delle 14 borse di studio messe a disposizione dall’Istituto Agrario per un progetto di ricerca da svolgere due anni presso le strutture di San Michele ed un altro anno in una delle istituzioni consorziate. “L’istituto Agrario di San Michele all’Adige offre un’unicità –spiega il presidente Francesco Salamini-: la presenza di professionalità nel settore della genetica, e la disponibilità di laboratori attrezzatissimi, serre e aziende sperimentali in grado di soddisfare le esigenze di coltivazione in campo dei materiali sperimentali. Il target ultimo di questo programma è creare coscienza della necessità di intervento scientifico per proporre la coltivazione di nuove piante che richiedono un basso intervento chimico”. Roberto Viola ha spiegato che il programma inizierà prima dell’estate. I borsisti “potranno frequentare corsi avanzati e seminari di alto livello e partecipare alle attività di sperimentazione negli ambiti della genomica, della bioinformatica, della genomica funzionale, della metabolomica, della proteomica, della genetica, del miglioramento genetico e della fisiologia molecolare delle piante da frutto, muovendosi fin dall’inizio in un ambiente internazionale. Un curriculum d’eccellenza per chi intende proseguire la propria carriera nella ricerca sia in ambito accademico che a livello industriale in realtà di rilievo del settore agro-alimentare”. “Oltre che alla collaborazione dobbiamo puntare all’integrazione” ha sottolineato Alessandro Quattrone, concetto poi ripreso dal presidente Lorenzo Dellai: “La sfida è proprio questa. Tutte le componenti del sistema ricerca devono non solo collaborare ma integrarsi facendo rete. E’ l’intero sistema del Trentino a muoversi, è l’ennesimo tassello di una filiera dell’alta formazione e della ricerca che perseguiamo ormai da diversi anni”. Di fatto la Provincia prosegue con questa iniziativa il suo programma di internazionalizzazione scientifica e si aspetta che questi sforzi risultino, nel futuro, utili a creare localmente non solo un reddito agricolo più sicuro, ma anche un’industria avanzata dei mezzi agricoli. La Scuola Di Dottorato …In Cifre: • 25 candidati (130 domande di ammissione) • 14 borse di studio • 19 docenti provenienti da 14 istituzioni • Durata: tre anni • Materie: genomica, bioinformatica, genomica funzionale, metabolomica, proteomica, genetica, miglioramento genetico, fisiologia molecolare delle piante da frutto. 15 Istituzioni associate: 1. Fondazione Edmund Mach-istituto Agrario di San Michele all’Adige (I), Tutors: Dr. Fulvio Mattivi, Prof. Francesco Salamini, Dr. Riccardo Velasco, Dr. Roberto Viola; 2. Hebrew University of Jerusalem (Il) – Tutor: Prof. Daniel Zamir; 3. Irta, Barcelona (E) – Tutor: Dr. Pere Arus; 4. Inra, Montpellier (F) – Tutor: Dr. Patrice This; 5. Julius Kühn-institut, Dresden (D) – Tutor: Prof. Magda Viola Hanke; 6. Plant and Food Research Institute, Palmerston North (Nz) – Tutor: Dr. Susan Gardiner; 7. Plant research International, Wageningen (Nl) – Tutor: Dr. Henk Schouten; 8. University of Bologna (I) – Tutor: Prof. Silviero Sansavini; 9. University of Ghent, Vbi (B) – Tutor: Prof. Yves Van de Peer; 10. University of Milano (I) – Tutor: Prof. Maurizio Cocucci; 11. University of Trento (I) – Tutors: Cosbi, Dr. Enrico Blanzieri, Prof. Corrado Priami; Cibio Prof. Alessandro Quattrone; 12. University of Udine (I) – Tutor: Prof. Raffaele Testolin; 13. Washington State University (Usa) – Tutor: Prof. Amit Dhingra; 14. University of Stellenbosch (South Africa) - Prof. Melane Vivier; 15. Scottisch Crop Research Institute, Dundee (Uk) - Dr. Rex Brennan. Organi della scuola: Segretariato, Servizio formazione, Comitato scientifico esterno, Direzione scientifica, Collegio dei tutor, Tutori dei dottorandi. |
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