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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
 
   
  QUALITÀ E GUSTO, IL CARCIOFO SPINOSO SARDO E L´ISOLA AL TOP IN ITALIA

 
   
  Cagliari - Il carciofo spinoso sardo si conferma tra le varietà più apprezzate e l´Isola tra le regioni al top per la qualità produttiva. Il dato è emerso nel corso del convegno "Valori e valore del carciofo", organizzato da Bayer Crop Science in collaborazione con la Regione Sardegna e le agenzie Laore e Agris, che si è tenuto il 19 marzo ad Alghero. "Una conferma importante per una delle eccellenze agro-alimentari della Sardegna e che presto - ha ricordato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato - potrà fregiarsi del marchio Dop, la cui procedura di riconoscimento finalmente è stata sbloccata grazie a un’azione congiunta di Regione e Ministero". Durante il convegno sono stati presentati il volume della Bayer "Il Carciofo e il cardo" e il progetto di Laore e Agris, che ha tra i suoi obiettivi la creazione di una vera filiera del carciofo in Sardegna che comprenda le sue varie fasi (produzione, trasformazione, commercializzazione) per valorizzare il carciofo isolano e migliorare il reddito dei produttori. "Non è un caso che il carciofo spinoso sardo sia la prima coltura orticola nell’Isola - ha aggiunto l’assessore Prato - perché è un prodotto che piace e che si vende nei mercati nazionali ed esteri, nonostante le difficoltà. Detto questo, occorre per il futuro investire sulla professionalizzazione delle nostre aziende e sulla ricerca: a questo riguardo, il nuovo ruolo delle Agenzie agricole e delle Università isolane sarà decisivo per il rilancio di questa nostra eccellenza. La Regione sta investendo importanti risorse sull’infrastrutturazione delle aree rurali, anche nell’ottica di incentivare la multifunzionalità e quindi il connubio di agricoltura con turismo ed energie rinnovabili, unica via di salvezza per la sopravvivenza del comparto». Nel corso dell’incontro è emerso che la superficie coltivata produttiva a carciofo in Sardegna è pari a circa 8mila ettari (Sassari, Cagliari e Medio Campidano, nell’ordine, le prime tre province) e che oggi le maggiori difficoltà del settore sono legate al fatto che il prezzo di vendita non compensa i costi di produzione, un’insufficiente organizzazione e aggregazione dei produttori, gli elevati costi di trasformazione, la scarsa valorizzazione delle cultivar locali (Masedu e Spinoso sardo). È inoltre emerso che lo Spinoso sardo è la varietà preferita dagli italiani per il consumo a crudo. A livello nazionale, infine, una recente ricerca ha messo in luce come il carciofo nelle due varietà sia più conosciuto da consumatori di mezza età e che tra le qualità più apprezzate ci siano il gusto e le proprietà nutrizionali e depurative. Le prime tre regioni italiane a livello produttivo sono Puglia, Sicilia e Sardegna.  
   
 

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