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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Marzo 2010
 
   
  LOFRA RIAPRE I BATTENTI

 
   
  Padova, 24 marzo 2010 Operai di nuovo al lavoro alla Nuova Lofra Srl. Pochi giorni fa infatti è stato sottoscritto il contratto d’affitto approvato dal tribunale di Padova e contestualmente l’adunanza dei creditori ha approvato a maggioranza il concordato preventivo. Il 16 marzo nello stabilimento di via Euganea a Treponti di Teolo a riaprire l’azienda c’era Seyed Moahammad Reza, l’imprenditore iraniano che possiede la Polysteel e che ha rilevato la Lofra in liquidazione, insieme al suo consulente Bijan Mehrabi. Erano presenti anche l’assessore al Lavoro e alla Formazione della Provincia di Padova Massimiliano Barison, il segretario generale di Fiom Cgil Antonio Silvestri, il segretario generale di Fim Cisl Gianni Castellan insieme ad Alessandro Barbiero sempre della Fim Cisl. “Questo è un giorno importante per la nostra provincia – ha detto Barison -. Ho ringraziato l’imprenditore iraniano che ha voluto investire in Italia mantenendo la qualità, il personale e soprattutto le qualifiche dei lavoratori, determinati a continuare a lavorare in quest’azienda. Viene garantita la continuità occupazionale e mantenuto un marchio importante della nostra provincia per cui oggi per noi, per i lavoratori, ma anche per le aziende che lavoravano per Lofra, è un giorno da festeggiare”. Seyed Moahammad Reza cosceva Lofra da molto tempo. “Sono felice di essere in questa città – ha detto - per diverse ragioni, tra le quali l’esperienza di Lofra e la cultura italiana, che sento molto vicina a quella iraniana. In cinque anni voglio portare la produzione ai livelli del Duemila, puntando sulla ricerca, la riorganizzazione del personale, l’allargamento della produzione e la collaborazione con altre aziende”. La vera svolta nella vertenza che ha tenuto i lavoratori col fiato sospeso per quindici mesi, fra speranze e delusioni, è avvenuta a fine gennaio con l’accordo sottoscritto in Provincia per la riattivazione dell’azienda con la riassunzione graduale dei dipendenti, secondo la proposta di mediazione dell’assessore Barison. Il documento era stato sottoscritto dai rappresentanti di Lofra Spa in liquidazione, di Nuova Lofra Srl, dalle Rsu aziendali, di Fiom Cgil e fin Cisl. L’accordo prevedeva l’assunzione graduale di 76 lavoratori con cadenze stabilite da febbraio a novembre per traghettare i lavoratori della Lofra Spa in liquidazione, che nel frattempo aveva posto tutti i lavoratori in cassa integrazione straordinaria, verso la Nuova Lofra Srl. La Lofra Spa in liquidazione occupava quasi cento dipendenti, di cui due apprendisti, un dirigente, due in aspettativa sindacale e uno in aspettativa non retribuita. Con l’accordo sindacale la Nuova Lofra Spa si è impegnata ad assumere 76 lavoratori, oltre ai due in aspettativa sindacale, con cadenze definite tra marzo e novembre 2010. In particolare, 30 lavoratori sono già stati riassunti (compresi i due in aspettativa), e gli altri lo saranno entro il mese di novembre di quest’anno. I rimanenti 20 lavoratori hanno invece scelto, su base volontaria, o la strada del pensionamento o nel frattempo hanno trovato nuovi impieghi. Per ciascuno di essi la Nuova Lofra ha messo a disposizione a titolo di incentivo all’esodo un importo economico forfetario. Nel dicembre scorso il tribunale aveva ammesso la società alla procedura di concordato preventivo. In seguito all’accordo firmato in Provincia il 29 gennaio, è stato sottoscritto il contratto di affitto d’azienda. Il contratto d’affitto è partito dal 1 marzo per 12 mesi al canone mensile di 60.000 euro, subordinato all’acquisto per 7 milioni di euro. Far ripartire la Lofra significa riavviare tutto un indotto di altre aziende del territorio che hanno sofferto per la crisi dell’azienda di Teolo e che ora vedono la possibilità di riprendere la loro attività, ridando quindi una speranza di un lavoro ad almeno altre cento persone della nostra provincia. Ci sono infatti diverse aziende, come la Imes e la Bitre, fornitrici della Lofra, che in seguito alla crisi dell’azienda sono state costrette a fare ricorso alla cassa integrazione straordinaria per la drastica riduzione degli ordinativi. La riapertura di Lofra chiude positivamente una vertenza che ha visto la Provincia ancora una volta determinante nel ruolo di mediatrice tra le parti per far riaprire un’azienda in procedura concorsuale. Sono serviti numerosi incontri: infatti nel 2009 due precedenti trattative erano andate a vuoto, una con una società slovena e l’altra con la ditta Bompani di Modena. Comunque nonostante la crisi economica, che costringe diverse aziende del nostro territorio a ricorrere alla cassa integrazione, la riattivazione della Lofra si aggiunge, sempre quest’anno, alla ripresa della Sirz di due Carrare, anch’essa in procedura concorsuale, per la quale la mediazione della Provincia di Padova è stata altrettanto indispensabile per la sua riattivazione.  
   
 

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