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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
 
   
  FONDAZIONE BREDA, LA PROVINCIA DI PADOVA TRACCIA IL PERCORSO PER IL RICOLLOCAMENTO DEGLI ESUBERI

 
   
  Padova, 23 marzo 2010 - Un serrato giro di consultazioni con gli enti padovani e una lettera alla Regione Veneto sono state le premesse all’incontro svoltosi l’ 11 marzo negli uffici del settore Lavoro della Provincia in Piazza Bardella dedicato alla ricollocazione dei lavoratori in esubero della Fondazione Breda. All’incontro, convocato dall’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Massimiliano Barison, hanno partecipato i segretari di categoria di Cgil Christian Ferrari, Cisl Ettore Furlan e Uil Stefano Paperini ed Emanuele Scarparo. Per la Pia Fondazione Breda erano presenti il commissario Ennio Fortuna e la segretaria di direzione Lorella Marsili. Il tavolo presieduto dall’assessore Barison sulla drammatica situazione della Fondazione, era stato aperto il 18 febbraio scorso sempre in Provincia, due giorni dopo un incontro preliminare avvenuto in Prefettura. In quell’occasione, il commissario Fortuna aveva illustrato la difficile situazione finanziaria in cui versa l’ente pubblico di assistenza e la conseguente necessità di avviare il procedimento di esubero per 16 lavoratori. I sindacati si erano riservati di approfondire la comunicazione di esubero in merito ai profili individuati, per i quali si era sottolineata la necessità di definire percorsi di ricollocamento, e l’assessore Barison si era impegnato a verificare la disponibilità da parte di altri enti a rioccupare i lavoratori. Era stata quindi aperta la procedura di messa in disponibilità della durata di 60 giorni. Da qui, la proposta concreta con la quale l’assessore Barison si è presentato al tavolo di questa mattina. Dando seguito agli accordi, infatti, Barison ha avuto una serie di incontri con i responsabili di Enti potenzialmente interessati all’assorbimento degli esuberi: Pier Carlo Muzio, direttore generale dell’Istituto Oncologico Veneto, Fortunato Rao, direttore generale dell’azienda Ulss 16, Adriano Cestrone, direttore dell’Azienda Ospedaliera, Flavio Zanonato, sindaco di Padova e Giancarlo Ruscitti, segretario regionale Sanità e Sociale della Regione Veneto. Tenuto conto che tutti hanno dato la disponibilità ad assorbire quota parte degli esuberi, si è individuato come percorso da seguire quello della conferenza di servizi tra le parti sociali e gli enti coinvolti nella consultazione. L’obiettivo è quello di arrivare nel più breve tempo possibile ad un accordo di programma che dovrà definire la ripartizione, gli inquadramenti e i livelli retributivi. Per accelerare la soluzione del problema la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani è intervenuta personalmente già la settimana scorsa chiedendo alla Regione Veneto, con una lettera al presidente Giancarlo Galan, di istituire la conferenza dei servizi che avrà il compito di definire la ricollocazione del personale in esubero. Con la stessa comunicazione la presidente Degani, oltre a manifestare l’impegno fattivo della Provincia a coordinare il tavolo tra le parti per la soluzione del problema, ha espresso la disponibilità a valutare la ricollocazione di qualche lavoratore anche presso l’amministrazione provinciale. “La Provincia – ha detto la presidente – ha portato avanti il suo impegno fino in fondo mettendo in primo piano anche in questo caso i problemi dei lavoratori e delle loro famiglie, che si trovavano in una situazione di grande incertezza. Ora, grazie anche alla disponibilità del presidente della Regione Veneto ad aiutarci, abbiamo finalmente dato ai lavoratori una prospettiva concreta”. “Nonostante le premesse di una situazione estremamente complessa – ha aggiunto l’assessore Barison – abbiamo trovato il bandolo della matassa dopo un’intensa opera di mediazione. Di questo problema se ne parlava da molti anni e ora, in poco tempo e con un lavoro per tappe forzate, siamo riusciti a trovare una soluzione che mette tutti d’accordo”. La normativa sulla mobilità involontaria è stata applicata in questo caso per la prima volta, con una sperimentazione anche a livello nazionale. La procedura prevede infatti che dopo 60 giorni dalla dichiarazione di esubero e comunque chiusa la consultazione con le parti sociali, i lavoratori individuati in esubero, qualora non ricollocati vengano iscritti in un apposito elenco regionale di disponibilità per 24 mesi durante i quali i lavoratori avranno un’indennità pari all’80% della retribuzione. L’iscrizione dei lavoratori in tale elenco comporta l’obbligo da parte degli Enti Pubblici che intendessero assumere personale dello stesso profilo, a rivolgersi prioritariamente a loro per l’assunzione. Le organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione rispetto a questa concreta prospettiva di rioccupazione del personale e in particolare hanno sottolineato “l’importanza di attivare la conferenza dei servizi che coinvolgerà tutti i soggetti interessati alla ricollocazione degli esuberi, che pertanto auspichiamo avvenga in tempi brevi”.  
   
 

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