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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Marzo 2010
 
   
  POPOLAZIONE: NEL PARMENSE OLTRE 437MILA RESIDENTI PRESENTATE IN PROVINCIA TUTTE LE CIFRE AL PRIMO GENNAIO 2010. STRANIERI OLTRE QUOTA 50MILA, FAMIGLIE SEMPRE PIÙ PICCOLE, ULTRAOTTANTENNI AUMENTATI DEL 34% DAL 2000, 134 GLI ULTRACENTENARI.

 
   
  Parma, 24 marzo 2010 – Continua a crescere la popolazione della nostra provincia, anche se a un ritmo minore di quello (elevatissimo) dell’anno scorso: oltre 437mila i residenti al 1° gennaio 2010. Stesso trend (incremento deciso ma più contenuto di quello dell’anno scorso) per gli stranieri e per le famiglie, che sfiorano le 200mila unità ma sono sempre più piccole: quelle fino a due componenti rappresentano ormai il 65% del totale. Queste alcune delle indicazioni contenute nel Rapporto annuale della Provincia sulla popolazione del nostro territorio, curato dall’Ufficio statistica: numeri al primo gennaio 2010 presentati il 12 marzo in piazza della Pace. “Il ritratto che esce da questi dati? Quello di una provincia che cresce in popolazione, anche se non più ai ritmi del passato. Una provincia in cui gli stranieri hanno raggiunto quota 50mila, e per oltre il 50% sono donne: un dato, questo, che conferma una tendenza sempre più massiccia, e che va legato al tema della cura degli anziani. Una provincia in cui le famiglie sono sempre più piccole e in cui quelle numerose si attestano sul 4%: in valori assoluti sono oltre 7mila famiglie, rispetto alle quali credo sia giusto confermare politiche mirate di sostegno e di valorizzazione. Il ritratto di una provincia dove la capacità di costruire reti e di offrire occasioni di lavoro e di vita ha consentito un processo armonico dell’immigrazione”, ha detto l’assessore alle Politiche sociali Marcella Saccani. “Questi dati – ha aggiunto - non sono solo numeri: sono tendenza, sono spaccati di vita. Li consegniamo al territorio, che ne farà la lettura che serve per organizzare o riorganizzare i servizi: sono uno strumento fondamentale da usare come base per la pianificazione e la programmazione, perché sempre meno si navighi a vista”. Le cifre sono state illustrate nel dettaglio da Andrea Gaiani, responsabile dell’Ufficio statistica della Provincia. “È vero che quest’anno la popolazione è cresciuta meno del precedente, ma si tratta comunque del quarto aumento in valore assoluto registrato negli ultimi decenni. La popolazione cresce ininterrottamente da circa 15 anni: oggi ci sono circa 45mila residenti in più del 1995. Siamo quindi in presenza di una modificazione demografica di carattere profondo, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello della composizione – ha osservato Gaiani - visto che l’aumento è stato determinato in gran parte dalla crescita degli stranieri, che hanno anche contribuito in modo decisivo al ringiovanimento della popolazione”. La popolazione complessiva . La popolazione della nostra provincia aumenta anche quest’anno, ma a un ritmo minore di quello dell’anno precedente: al 1° gennaio 2010 contiamo 437.308 residenti, con una crescita rispetto all’anno scorso di 4.212 unità, +1%. Si tratta comunque del 4° aumento in valore assoluto registrato negli ultimi decenni. Ininterrotta la crescita negli ultimi 15 anni, con un aumento complessivo di oltre 45.000 persone. Per quanto riguarda i singoli comuni, quelli in cui si è riscontrato l’aumento maggiore sono Mezzani e Trecasali, con valori per entrambi pari o superiori al 3%; al 3° posto (+2,7%) Lesignano e Bore. L’area più dinamica dal punto di vista demografico si conferma in generale quella del capoluogo e della sua cintura, mentre il calo più pesante s’è registrato a Pellegrino (-4,5%), seguito da Varsi e Valmozzola (–2,1% e –2,8%). Gli stranieri . Gli stranieri residenti al 1° gennaio 2010 sono 50.147, l’11,5% della popolazione complessiva, con un aumento del 9% in un anno: 4.153 persone in più. Anche in questo caso si tratta di una crescita significativamente più limitata di quella dell’anno precedente, che aveva fatto registrare un aumento percentuale del 17,5%. La popolazione straniera è aumentata nell’ultimo anno nella maggior parte dei comuni della provincia; è diminuita (ma di poco) solo in 6 comuni della montagna, ma va rilevato che proprio i comuni montani sono quelli che presentano gli aumenti percentuali più alti: incrementi superiori al 20% a Tornolo, Albareto e Bedonia. Analizzando la percentuale di stranieri rispetto al totale della popolazione, le cifre più alte, superiori al 15%, si trovano nei comuni di Calestano, Colorno, Fornovo e Langhirano. Anche quest’anno si conferma la crescita della presenza femminile, che ha ormai raggiunto il 50,7% del totale degli stranieri (nel 1996 le donne rappresentavano solo il 38% del totale della popolazione straniera). Per quanto riguarda le cittadinanze, al primo posto troviamo gli albanesi, seguiti da moldavi e rumeni: queste tre cittadinanze da sole rappresentano il 33,5% di tutta la popolazione straniera. Ormai le persone provenienti dai Paesi dell’Est Europa rappresentano il gruppo più numeroso. Gli anziani . I “grandi anziani” (da 75 anni in avanti) continuano ad aumentare, anche se a un ritmo rallentato rispetto al passato: si è passati da incrementi di oltre il 2% annuo fino al 2002 ad aumenti più limitati negli ultimi anni. Le persone con 80 anni e oltre sono passate da 23.433 al 1° gennaio del 2000 a 31.396 al 1° gennaio del 2010, con un aumento del 34%. Va sottolineato che nel 2010 abbiamo raggiunto nella nostra provincia il massimo numero mai registrato di ultracentenari: 134. Le famiglie - Il numero delle famiglie prosegue la sua crescita e raggiunge nel 2010 la cifra di 199.099; anche qui, però, si tratta di un incremento più contenuto che negli anni precedenti: circa 2.000 unità in più rispetto all’anno scorso. Dal 1998 s’è registrata comunque una crescita complessiva di oltre 34.000 famiglie, con un aumento del 20,7%. Le famiglie tendono ad essere sempre più piccole: non a caso proprio quelle con un solo componente hanno avuto nell’ultimo anno il più alto incremento in valore assoluto (+1.285). Le famiglie di piccola dimensione (fino a 2 componenti) rappresentano ormai oltre il 65% del totale.  
   
 

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