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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
 
   
  SARDEGNA-EUROPA: CON DUE TAVOLI TECNICI AVVIATO IL CONFRONTO A BRUXELLES

 
   
  Cagliari, 23 Marzo 2010 - Due tavoli tecnici ieri mattina hanno dato inizio a Bruxelles alla prima giornata di lavori nel confronto tra le istituzioni europee e quelle regionali, nell’ambito della vertenza Sardegna. L’iniziativa, nata da una proposta delle organizzazioni sindacali confederali e dal sistema delle autonomia locali, vede impegnato in prima linea anche il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che non è voluto mancare alla serie di incontri con alcuni rappresentanti del Parlamento e della Commissione europea, del Comitato economico e sociale, del sindacato europeo e degli emigrati sardi. Al primo tavolo hanno partecipato Francesco De Rose (Commissione Politiche regionali), Daniela Planchensteiner (Commissione Sviluppo rurale) e Alberto Piazzi (direttore generale Politiche regionali della Commissione europea), che hanno fatto un riepilogo del quadro di sostegno 2007-2013. Tutti hanno posto l’accento sulla lentezza della spesa regionale nella prima parte del periodo e sulla necessità di un cambiamento di marcia immediato, per non perdere altre opportunità. È stato pure sottolineato che il 22 per cento della popolazione sarda è al di sotto della soglia di povertà, dunque le politiche sociali rivestono un’importanza ancora più accentuata rispetto ad altre aree. Planchensteiner ha precisato che il Programma di sviluppo rurale della Sardegna è uno dei migliori in Italia, e anche ben finanziato, ma la spesa ancora non è a livelli ottimali. I sindacati hanno posto l’accento sul gap di sviluppo legato all’insularità, che costringe le imprese sarde ad un aggravio di spesa quantificato nel 15-20 per cento. Tra le richieste avanzate c’è quella della necessità di incidere su trasporti ed energia con provvedimenti ad hoc. I tavoli tecnici non possono risolvere un problema di natura politica, dunque sarà fondamentale l’incontro di domani pomeriggio con il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. Piazzi ha spiegato che la Sardegna deve imprimere un’accelerazione nella spesa delle risorse e mostrare i risultati ottenuti con tali interventi: le risorse non sono poche, ma non possono restare immobilizzate. È stata data la disponibilità ad incontrarsi a giugno, in occasione della riunione del Comitato di sorveglianza, che potrebbe essere allargata alla partecipazione delle parti sociali ed economiche. Al secondo incontro hanno preso parte Daniele Rossini e Michelle Laine, della Commissione Fondo sociale europeo, i quali hanno sostanzialmente ribadito gli stessi concetti e si sono detti disponibili a discutere dell’esigenza di rimodulare il programma di sostegno per la Sardegna, sempre che la Regione avanzi una proposta ufficiale in tale direzione. L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha posto l’accento sull’unità delle forze politiche, sociali e imprenditoriali della Sardegna giunte a Bruxelles. “Chiediamo il riconoscimento di una realtà oggettiva, non vogliamo privilegi e neppure ulteriori risorse”, ha detto. Manca ha sottolineato gli sforzi compiuti dalla Regione negli ultimi mesi del 2009 nella spesa delle risorse europee. Ieri pomeriggio si è svolto un incontro con Mario Sepi, presidente del Comitato economico e sociale europeo.  
   
 

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