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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
 
   
  SI È APERTA UFFICIALMENTE IN VALLE D’AOSTA LA PRIMA EDIZIONE DEI GIOCHI MONDIALI MILITARI INVERNALI

 
   
   Aosta, 23 marzo 2010 - Con la cerimonia svoltasi di sabato 20 marzo, in Piazza Chanoux ad Aosta, si è ufficialmente aperta la prima edizione dei Giochi Mondiali Militari Invernali. Partendo dalla ex caserma Testafochi, sono confluiti nella piazza gli atleti delle 41 nazioni partecipanti ai giochi, dove sono stati accolti dalle autorità civili e militari. Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha portato alle squadre il benvenuto della Valle d’Aosta. «La Valle d’Aosta è particolarmente onorata di accogliere questa settimana di competizioni. Ottocento giovani atleti, provenienti da 41 nazioni, saranno in gara, a partire da domenica 21 marzo sui siti allestiti a Cogne, Courmayeur, Flassin, Pila e Gressoney-saint-jean. Sono atleti che portano una divisa e che quotidianamente sono abituati a misurarsi in duri allenamenti e a competere in gare internazionali. Uomini e donne, molti dei quali sono anche impegnati a portare la pace nel mondo, nelle missioni di peacekeeping. L’augurio è quindi quello, per noi tutti, di poter partecipare allo spettacolo dello sport e dell’amicizia che ci offriranno le competizioni nel rispetto per l’avversario e per le regole, con quella lealtà e quella solidarietà che sono anche i valori propri della nostra cultura e di tutte le genti di montagna. Una cultura che saprete riconoscere nel vostro soggiorno in Valle d’Aosta, con la scoperta delle bellezze del nostro territorio, nel calore dell’accoglienza delle nostre strutture e della semplicità e cordialità dei valdostani. Nel rinnovare il mio benvenuto e nella speranza che tutti voi possiate trovarvi qui, tra le cime innevate che ci circondano, un po’ come a casa vostra, desidero ringraziare il Consiglio internazionale dello sport militare, il Cism, in particolare il generale Gianni Gola e il Ministero della Difesa, che hanno creduto nelle potenzialità della Valle d’Aosta per la prima edizione invernale dei Giochi; il dottor Luigi Roth, presidente del Comitato organizzatore dei Giochi e tutti coloro che, a vario titolo, hanno seguito in questi mesi l’organizzazione dell’evento. Ringrazio voi, tutti voi, per aver accettato il nostro invito e per essere qui oggi. La volontà di accogliere in Valle d’Aosta i primi Giochi mondiali militari invernali è nata anche dalla presenza sul nostro territorio della Scuola militare alpina, dove militano e hanno militato tanti atleti che ci hanno entusiasmato con le loro imprese sportive. Il Centro addestramento alpino-Scuola militare ancora oggi è l’unico organismo dell’esercito italiano con il compito di studiare e organizzare, con il massimo livello di competenza, le attività legate all’ambiente alpino, in condizioni di sicurezza e di efficienza, dando rilievo agli sport invernali e all’alpinismo e rappresentando, a livello nazionale, un polo di eccellenza per la preparazione degli atleti impegnati nelle discipline della neve e del ghiaccio. L’auspicio è che i Giochi mondiali militari invernali pongano nuovamente la Valle d’Aosta all’attenzione dei grandi eventi sportivi, proiettando l’immagine della regione nel panorama internazionale e facendo conoscere le potenzialità delle nostre località turistiche, molte delle quali sono sedi ideali per lo svolgimento di competizioni di alto livello tecnico per gli sport di montagna. La speranza è inoltre quella che questa settimana di competizioni si trasformi per gli atleti, ma anche per tutta la comunità valdostana, in una grande festa della neve e dello sport. Una festa partecipata per tutti coloro che vogliono ancora regalarci le ultime emozioni della stagione agonistica invernale che sta volgendo al termine. Ma anche una festa per gli spettatori che invitiamo ad essere numerosi sulle piste e nei vari siti delle competizioni, così come in occasione delle cerimonie delle Medals Plaza, durante le quali sarà possibile incontrare i campioni. La Valle d’Aosta vi accoglie con entusiasmo e con affetto. Vi adotta oggi come suoi figli e gioirà per le vostre imprese nella speranza che, tornando nei vostri paesi, in ogni parte del mondo, porterete con voi l’immagine e il ricordo di questa piccola terra, di questo popolo che vive tra alte montagne e che per questo si sente fortunato di poter vivere così vicino al cielo.»  
   
 

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