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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
 
   
  IL PATTO DI STABILITÀ SI AVVIA A DIVENTARE REGIONALE TUTTI D´ACCORDO GLI ENTI LOCALI. MINORI PROBLEMI A PAGARE LE AZIENDE IERI ANCI, UPI E UNCEM TOSCANE HANNO SIGLATO UN´INTESA CON LA REGIONE

 
   
  Firenze, 23 marzo 2010 - Patto di stabilità interno, dal 2010 si cambia. I paradossi dell´accordo imposto agli enti locali per ridurre la spesa pubblica sono noti e sotto gli occhi di tutti. Per rispettare quel patto Comuni e Province più volte hanno dovuto rinviare opere da fare e in qualche caso ritardare di mesi i pagamenti alle aziende di lavori già fatti, pur avendo in cassa i soldi per farlo. Se il patto diventasse regionale, molto potrebbe cambiare. E´ l´uovo di Colombo su cui si sono trovati d´accordo Province, Comuni e Uncem della Toscana che hanno firmato stamani con la Regione un primo accordo. In attesa di una legge regionale - Per dar vita al patto di stabilità territoriale occorrerà una legge regionale: se ne riparlerà la prossima legislatura. Ma il meccanismo è già stato messo a fuoco e chi teme ch e la spesa pubblica cresca puòstare tranquillo. Non un centesimo in più di quello precedentemente autorizzato uscirà infatti complessivamente dagli enti locali. Si tratta solo, spiega l´assessore al bilancio della Regione, di fare squadra ottimizzando la spesa. I conti sul comparto nel suo complesso - Oggi il patto di stabilità si misura per ogni ente: in futuro l´indicazione è quella di guardare all´aggregato regionale del comparto. Non conta se il singolo Comune o Provincia centrano l´obiettivo, ma se l´obiettivo in tutta la Toscana viene raggiunto. In questo modo gli enti che ne abbiano necessità potranno essere autorizzati a superare il limite imposto dal patto, bilanciati dai migliori risultati di altri enti. Regia e verifiche intermedie affidate alla Regione - Naturalmente perché i conti alla fine dell´anno tornino occorreranno un´attenta regia e verifiche intermedie: un ruolo che gli enti locali hanno convenuto di affidare alla Regione. Con il patto di stabilità territoriale, aggiunge l´assessore al bilancio, i risultati in termini di equilibrio della finanza pubblica potrebbero addirittura essere migliori, riducendone però i paradossi. Il precedente dei 100 milioni l´anno scorso - L´intesa siglata oggi tiene conto della positiva esperienza che alla fine dell´anno scorso ha permesso alla Regione di cedere 100 milioni della propria quota di liquidità agli enti locali, facendo sì che 32 Comuni e una Provincia potessero superare, per altrettanti milioni, il limite imposto dal patto di stabilità interno. Altrimenti quei 100 milioni sarebbero rimasti tutti nelle casse pubbliche e le prime ad essere penalizzate sarebbero state le imprese, che in un momento di crisi hanno ancora più bisogno di liquidità per pagare i lavoratori ma anche altri fornitori.  
   
 

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