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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Marzo 2010
 
   
  INDAGINE SUGLI INVESTIMENTI NEL 2009: L’INDUSTRIA PIEMONTESE SCOMMETTE ANCORA SUL FUTURO IL 77% DELLE IMPRESE HA EFFETTUATO INVESTIMENTI, NONOSTANTE LA CRISI, NELL’ACQUISTO DI ATTREZZATURE, ELABORATORI O IN RICERCA E SVILUPPO

 
   
  Torino, 24 marzo 2010 - In che modo le scelte delle imprese sono state influenzate dalla crisi economica in atto? Dall’indagine sugli investimenti delle imprese industriali del Piemonte - effettuata nell’ambito della 153ª Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese realizzata da Unioncamere Piemonte nel Iv trimestre 2009 - emerge come il 2009 sia stato, nel complesso, un anno che ha confermato la propensione delle imprese manifatturiere del nostro territorio a investire, benché tutti gli indicatori congiunturali abbiano risentito, nel corso dell’anno, del peggioramento del quadro economico complessivo. “Nonostante il 2009 sia stato un anno difficile, le imprese piemontesi hanno dimostrato ancora una volta la propria capacità di reagire e di guardare al futuro con ottimismo e lungimiranza - ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. Si è sottolineato più volte come la ripresa andrà proprio a beneficio delle imprese che hanno continuato ad investire in nuovi impianti e macchinari, in ricerca e sviluppo, per migliorare l’efficienza dei processi produttivi e la qualità dei prodotti. I dati ci dicono che ben il 77% delle aziende piemontesi ha effettuato questo tipo di investimenti: questo ci fa ben sperare nella grande capacità delle nostre aziende di sfruttare tutte le opportunità di una prossima ripresa”. Il 77% delle imprese intervistate ha dichiarato di aver effettuato investimenti nell’anno appena concluso. La quota non si discosta in maniera significativa dai dati registrati negli anni precedenti: nel 2008, infatti, le imprese che avevano affermato di aver fatto investimenti erano il 78%, un solo punto percentuale in più rispetto ai dati del 2009. La percentuale era invece maggiore nel 2007, quando la crisi era ancora lontana e investivano 82 imprese su 100. Disaggregando i dati del 2009 in base all’importo degli investimenti effettuati, emerge come la fetta maggioritaria delle imprese abbia investito per un valore compreso tra 25 e 100mila euro; seguono gli investimenti di importo inferiore ai 25mila euro, mentre le imprese che fanno investimenti più consistenti appaiono meno numerose. In che cosa consistono gli investimenti fatti dalle imprese piemontesi? Secondo i dati della nostra indagine, nel 2009 le imprese hanno scelto di acquistare macchine e attrezzature (il 76,3% delle imprese), elaboratori e sistemi elettronici (il 30,5% delle imprese) e di investire in ricerca e sviluppo (23,9%). Quest’ultimo dato appare particolarmente importante in quanto da sempre gli investimenti in innovazione rappresentano una formidabile “molla” di sviluppo della competitività del sistema economico locale. Le motivazioni che spingono le imprese a investire sono principalmente la sostituzione di impianti e macchinari obsoleti, la necessità di migliorare l’efficienza dei processi produttivi e la volontà di incrementare la qualità dei prodotti. Va evidenziato come, rispetto agli anni precedenti, si siano ridimensionati sia gli investimenti effettuati al fine di aumentare la capacità produttiva che quelli finalizzati ad introdurre nuovi prodotti. Tra le finalità prioritarie degli investimenti previsti, gli imprenditori intervistati hanno indicato, anche per il 2010, la sostituzione di impianti e attrezzature obsoleti e l’incremento dell’efficienza produttiva. Tra i diversi canali di finanziamento, le imprese piemontesi preferiscono ancora, per la maggior parte dei loro investimenti, l’autofinanziamento; segue il credito bancario, mentre appaiono residuali le altre forme di finanziamento. Vista l’importanza della collaborazione tra banche e imprese in un momento congiunturalmente così critico, in cui soprattutto le Pmi necessitano di supporto finanziario per poter continuare a investire e mantenere o incrementare il proprio livello competitivo, si è ritenuto opportuno chiedere alle imprese se avessero riscontrato un inasprimento delle condizioni a loro riservate dalle banche. Oltre il 70% delle imprese ha risposto che non ha percepito, negli ultimi sei mesi del 2009, un peggioramento del rapporto con le banche. Il 30% che, invece, ha rilevato un inasprimento delle condizioni riservate dalle banche, indica tra le principali motivazioni la mancata concessione di nuovi finanziamenti e l’aumento dei margini applicati ai finanziamenti concessi.  
   
 

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