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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Marzo 2010
 
   
  FONDI ALLA SCUOLA: LA PROVINCIA DI PARMA CON LE GIUSTE ISTANZE

 
   
  Parma, 24 marzo 2010 - Vedere restituiti dal ministero i soldi anticipati con le supplenze dal 2006, alcuni milioni di euro fra materne, elementari e medie di Parma e avere a disposizione maggiori fondi per il 2010 per le spese ordinarie. Sono in rosso i bilanci delle scuole di Parma, una situazione generalizzata che tocca tutti i gradi e che preoccupa fortemente chi vive da vicino il mondo della scuola. Lo ha confermato il 22 marzo in Provincia il Coordinamento degli eletti nei Consigli di Istituto delle superiori e degli Istituti Comprensivi di Parma e provincia. Genitori che, preoccupati non solo della situazione locale ma anche delle sorti dell’istruzione pubblica nel nostro Paese, si sono rivolti al presidente Vincenzo Bernazzoli e all’assessore Giuseppe Romanini per ragionare della difficile situazione economica e chiedere sostegno alle iniziative che da settimane stanno promuovendo nel territorio. L’obiettivo come è stato più volte chiarito è quello di allargare la conoscenza su quanto sta accendendo, togliendo quel velo fatto di mancanza di informazioni corrette e cercando di coinvolgere genitori e famiglie in una battaglia per la sopravvivenza della scuola pubblica. “Il problema principale – hanno detto Giordano Mancastroppa, della scuola Corazza, Bruno Abelli della Albertelli Newton, Marco Medioli del liceo Ulivi e altri rappresentanti dei consigli d’istituto di via Fratelli Bandiera, della media Ferrari, del Bocchi, del comprensivo di Corcagnano – sono i fondi in attivo che le scuole continuano a mettere a bilancio tra le voci in attivo, cifre che dovrebbero essere restituite ministero e delle quali non si sa nulla. In più l’anno scorso la maggioranza non ha ricevuto il fondo per il funzionamento”. Insomma le scuole si reggono sui contributi delle famiglie, una situazione che il presidente Bernazzoli ha definito inaccettabile, lesiva dei principi costituzionali e che colpisce la dignità dei cittadini. “Quello che sta accadendo e che abbiamo denunciato come Provincia in più occasioni è un processo di smantellamento della scuola pubblica, un tema che umilia i cittadini prima ancora che le istituzioni. Parliamo di diritti fondamentali quando parliamo di scuola – ha detto Bernazzoli – Noi siamo con voi lo facciamo a partire dalle nostre priorità. Abbiamo messo la gran parte delle risorse disponibili, nonostante il taglio dei bilanci, su scuola e infrastrutture perché crediamo che nella scuola che deve essere di qualità, c’è il futuro del territorio e del paese”. “In un momento in cui tutti dicono bisognerebbe investire nel sapere e nella ricerca, ci sono meno ore, meno personale, meno risorse a disposizione – ha spiegato Romanini - La Regione fatto il possibile raddoppiando il finanziamento della Legge sul Diritto allo Studio da 4 ml a 7 ml e 4 e rispettando negli anni scorsi tutti i parametri attraverso una razionalizzazione non facile. Ci sono Tutti i motivi per chiedere con forza che la scuola non sia penalizzata, intendiamo appoggiare queste giuste istanze e mettere in campo strumenti per arrivare ad un quadro conoscitivo completo della situazione per agire di conseguenza”.  
   
 

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