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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Marzo 2010
 
   
  MILANO, OGM: AVVIARE RIFLESSIONE SERIA E NON PREGIUDIZIALE

 
   
  “L’impiego degli Ogm nell’agricoltura italiana non può essere ricondotto a un dibattito ideologico, di nicchia, a un ragionamento esclusivamente incentrato sulla protezione della biodiversità, come sembra aver fatto il Ministro Zaia il 25 marzo a Milano“. Lo afferma l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna. “Gli alimenti biotech, frutta e verdura, rappresentano oggi la frontiera più evoluta nella promozione di un’alimentazione alleata della salute sin dalla nostra tavola. E’ necessario avviare una riflessione seria e non pregiudiziale sullo stato delle nostre conoscenze in materia. Oggi sappiamo, ad esempio, che è possibile coltivare un ortaggio Ogm arricchito con proteine dalle spiccate qualità farmaceutiche. Il pomodoro viola - ricorda Landi – è solo l’esempio più mediatico di cibi che la comunità scientifica definisce con sicurezza anticancro. Contiene i geni di un fiore e produce da sè antocianine, cioè degli antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, non presenti nei pomodori tradizionali. Combinate con il licopene, le antocianine triplicano l’effetto antiossidante del pomodoro”. Landi ricorda che le colture Ogm già permesse in Europa sono 31 (colza, mais, cotone, un tipo di barbabietola e soia): “Gli Ogm possono avere un ruolo importante anche nel contrastare i problemi a cui vanno incontro tutte le colture. Infatti, sono progettati per resistere meglio agli sbalzi climatici, per ridurre il fabbisogno di acqua destinata all’irrigazione, contenendo in questo modo la salinizzazione dei suoli agricoli, per combattere l’aggressione dei parassiti, ossia degli insetti che distruggono i raccolti. Per alcune leguminose, come alcuni tipi di fagioli e di piselli, l’infestazione parassitaria causa la perdita dell’80% dei frutti. Ad esempio – prosegue l’assessore - è ormai risaputo che la quantità di aflatossine, le tossine altamente cancerogene prodotte dalle muffe che attaccano le granaglie, soprattutto nei magazzini di stoccaggio, sono presenti dalle 10 alle 15 volte in meno nel mais Ogm. Tutto questo deve ragionevolmente portarci a concordare sul fatto che le sementi Ogm aumentano la resa dei campi della coltura estensiva e sono un prezioso aiuto per ridurre lo sfruttamento dei suoli, a vantaggio, e non a detrimento, della conservazione dell’ambiente”. “Un altro aspetto da tenere in considerazione – conclude Landi - è la fame nel mondo, che aumenterà nei prossimi decenni. Secondo le stime delle Nazioni Unite infatti la popolazione mondiale crescerà del 34% entro il 2050, quando saremo oltre 9 miliardi. Le tecnologie dell’agricoltura biotech sono una risorsa che non possiamo ignorare se vogliamo riflettere con serietà sulle opportunità e gli strumenti a nostra disposizione per garantire a tutti il diritto all’alimentazione e, quindi, a una sopravvivenza dignitosa”.  
   
 

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