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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2010
 
   
  GIUSTIZIA EUROPEA: FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE - SOVVENZIONE GLOBALE PER LA REALIZZAZIONE DI MISURE DI INCENTIVAZIONE ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

 
   
  Nel 1998 la Commissione ha approvato il quadro giuridico comunitario applicabile agli interventi con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni in cui esso è in ritardo e tra le quali compariva la Regione Basilicata Nel 1999 la Commissione ha approvato la concessione del contributo richiesto dalle autorità italiane. Il programma di sovvenzione globale prevedeva tre fasi, «di promozione», «di creazione» e «di gestione» del Fondo Capitale a Rischio (Fcr) di Eur 9,7 milioni (di cui 4,7 milioni di provenienza del Fesr e 5 milioni da investitori privati) ed avere una durata decennale. Il 20 aprile 2006, la Commissione ha adottato la decisione con la quale, giudicando che una parte del contributo del Fesr non era stata utilizzata per l’assunzione di partecipazioni nelle Pmi entro il 31 dicembre 2001, ha ridotto l’importo della sovvenzione globale per la Regione Basilicata di Eur 4 554 108,91 ed ha disposto il recupero di un importo pari a Eur 3 434 108,91. Ha motivato con la constatazione che, alla data limite per effettuare i pagamenti del programma, meno del 3% dell’intera dotazione del Fondo aveva dato luogo ad assunzione di partecipazioni nelle imprese. Gli obiettivi perseguiti dal Fesr, ossia di finanziare investimenti produttivi, non possono considerarsi effettivamente raggiunti con il semplice versamento delle quote in denaro per la costituzione del Fondo. La sentenza del Tribunale di primo grado 8 luglio 2008, causa T-176/06, ha respinto il ricorso di Sviluppo Italia Basilicata per l’annullamento della decisione della Commissione. Con la sentenza odierna la Corte respinge tutti i motivi di Sviluppo Italia Basilicata, respinge l´impugnazione della sentenza del Tribunale, e la conferma. Sentenza del 25 marzo 2010 nella causa C-414/08 P, Sviluppo Italia Basilicata Spa contro Commissione europea  
   
 

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