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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2010
 
   
  SANITA’: MINISTRO FAZIO A VERONA; ASSESSORE REGIONALE, “ORGOGLIOSO DI PRESENTARE UN MODELLO DI RILIEVO EUROPEO CON PROGETTI SENZA RITARDI, OMISSIONI, SPRECHI”.

 
   
  Verona, 26 marzo 2010 - “Verona ha presentato al Ministro Fazio un modello sanitario di livello europeo, che l’Italia può prendere ad esempio per le progettualità, per la puntualità e serietà nel realizzarle, per la capacità di andare sempre avanti senza ritardi, senza omissioni, senza sprechi. Come Assessore alla Sanità sono orgoglioso di ciò che oggi il Veneto gli ha mostrato a Verona”. Lo ha detto l’Assessore regionale alla Sanità, partecipando il 25 marzo a Verona alla visita del titolare del Dicastero della Salute iniziata con un incontro e un sopralluogo al nuovo polo chirurgico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Borgo Trento, che si avvia al completamento, previsto per la metà di quest’anno. “A Borgo Trento non solo è già praticamente pronto un polo chirurgico di livello internazionale – ha aggiunto il responsabile della Sanità regionale – ma, come fa un serio programmatore, finita un’opera si lavora per altre. Per Verona ciò significa che nei prossimi anni nasceranno anche l’Ospedale della Donna e del Bambino, l’Ospedale dell’Anziano e l’Out Patient Clinic al Policlinico di Borgo Roma. Tutte opere già progettate, per le quali la Regione ha già inserito cospicui fondi nell’ambito del parco progetti da finanziare con i futuri accordi di programma con il Governo. Per il 2010 – ha ricordato - si tratta di ben 50 milioni di euro”. L’assessore ha inoltre sottolineato di aver “molto apprezzato le parole rivolte alla Sanità veneta dal Ministro Fazio. Il riconoscimento di regione virtuosa, con buona appropriatezza nelle prestazioni e nei Drg e con corretti tassi di ospedalizzazione è per noi di grande soddisfazione. Colgo e condivido anche l’invito a non abbassare la guardia, tenendo sotto controllo l’appropriatezza prescrittiva ed erogativa, ma continuando anche a programmare con coraggio, non solo sul piano strutturale, ma anche su quello dell’organizzazione sanitaria complessiva, alzando la soglia di attenzione rispetto alla sostenibilità finanziaria dell’intero sistema”.  
   
 

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