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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2010
 
   
  UNO STUDIO FA LUCE SULLE FASI INIZIALI DELL´ELABORAZIONE DELLA VOCE UMANA

 
   
  Bruxelles, 29 marzo 2010 - L´elaborazione della voce nel cervello si sviluppa nelle prime fasi della vita del bambino. Uno studio condotto da scienziati britannici e tedeschi colloca tra i quattro e i sette mesi di vita il periodo in cui il lattante inizia a mostrare una sensibilità alla voce umana (e alle emozioni che comunica) simile a quella degli adulti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neuron di Cell Press. I suoi risultati potrebbero rivelarsi utili nella diagnosi precoce di disturbi dello sviluppo neurologico, come l´autismo: negli adulti affetti da autismo, infatti, le regioni della corteccia temporale sensibili alla voce non si attivano in reazione alle parole udite e il riconoscimento dell´emozione nella voce umana è compromesso. Nell´intento di far luce sulle origini dell´elaborazione della voce, i ricercatori hanno studiato regioni specifiche della corteccia temporale del cervello dei lattanti con l´aiuto della spettroscopia nel vicino infrarosso. Queste regioni corticali sono essenziali all’elaborazione della lingua parlata nelle fasi successive della vita. I piccoli partecipanti al test sono stati esposti a suoni vocali e non vocali. L´analisi ha rivelato che il cervello dei bambini di sette mesi reagiva alla voce umana fondamentalmente come quello degli adulti, mentre a quattro mesi non si osservava tale risposta. Al contempo, nei bambini di sette mesi è stata osservata attività a livello della corteccia temporale destra all´ascolto di discorsi aventi un preciso carattere emotivo (arrabbiatura o felicità). Ciò ha permesso ai ricercatori di concludere che anche la sensibilità alla prosodia emotiva (la melodia del discorso che esprime lo stato emotivo dell´oratore, fondamentale per la comunicazione sociale) è già sviluppata a questa età. Sebbene sia risaputo che la reazione agli indizi prosodici si verifica già nei neonati, studi precedenti hanno dimostrato che solo a partire dai cinque mesi di vita i lattanti sono in grado di distinguere in maniera affidabile un tono felice, arrabbiato o triste. "Le nostre scoperte dimostrano che le regioni cerebrali sensibili alla voce sono già specializzate e modulate dalle informazioni emotive all´età di sette mesi; ne consegue che i processi critici per lo sviluppo neurologico alla base della compromissione dell´elaborazione vocale in disturbi come l´autismo possono verificarsi prima dei sette mesi", spiega il dott. Tobias Grossmann del Centre for Brain and Cognitive Development dell´Università di Londra (Regno Unito), a capo dello studio. "In futuro, pertanto, l´attuale approccio potrebbe venire utilizzato per valutare le differenze individuali nella risposta dei lattanti alle voci e alla prosodia emotiva ed essere quindi uno dei potenziali marcatori in grado di contribuire a un´identificazione precoce dei lattanti a rischio di disturbi dello sviluppo neurologico". Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Neuron.org/  
   
 

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