|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Marzo 2010 |
|
|
  |
|
|
ROMA, RIFORME: CUTRUFO, IL POPOLO ELEGGA 150 COSTITUENTI MENTRE BERLUSCONI GOVERNA IL PAESE
|
|
|
 |
|
|
Roma, 30 marzo 2010 - Il popolo elegga direttamente i 150 costituenti mentre Berlusconi governa il Paese. A parlare il sen. Mauro Cutrufo, Vicesindaco di Roma, dalle colonne de “Il Tempo”. La strada maestra per riformare la seconda parte della Costituzione è l’Assemblea Costituente. Ne è convinto Cutrufo che spiega: “è fallita la Bicamerale, cosiddetto “patto della crostata” e poi la riforma fatta dal Parlamento 2001-2006, bocciata attraverso un referendum dallo stesso popolo che chiedeva le riforme, tra le quali la riduzione sensibile dei parlamentari e un Parlamento di fatto monocamerale ed un Senato delle Regioni. Queste esperienze ci hanno insegnato due cose: che le riforme non possono essere soggette al populismo e che il Parlamento non riesce a trovare quella sintesi politica necessaria ad ottenere i due terzi del consenso richiesto per le riforme. In un momento come questo, dove si assiste a un allarmante squilibrio di poteri, soltanto attraverso un organo terzo eletto dal popolo si può trovare la giusta serenità per un dibattito politico che arrivi a riscrivere le regole della Costituzione». Alla domanda sul perché approvare il ddl proprio ora, Cutrufo risponde: «Da tempo ritengo che l’unico modo per modernizzare l’Italia sia affidare la revisione della Ii parte della Costituzione a Costituenti che rappresentino gli italiani. Oggi più che mai, con la magistratura che entra ormai in ogni ambito politico e istituzionale, la riforma diventa non solo necessaria ma urgente». Quanto all’elezione dei "costituenti" spiega: «Tutti possono partecipare grazie al proporzionale con la preferenza, anzi, invito i signori Grillo e Santoro a candidarsi per entrare nell’Assemblea Costituente, così che questa possa essere rappresentativa delle istanze di ognuno». «Si tratta di un organo tecnico e politico con tempi ben precisi: un anno con la possibilità di una proroga vincolata al massimo di un altro anno. In due anni, cioè nel 2013, avremmo la riforma della Costituzione, con una nuova forma di Stato e di governo e conseguentemente la legge elettorale relativa. Non solo, proprio per garantire la serenità dei costituenti abbiamo previsto anche l’immunità – aggiunge Cutrufo. Dopo anni che si parla di riforme è arrivato il momento di passare ai fatti e la situazione politica e istituzionale che si è venuta a creare impone un serio e definitivo dibattito sulla strada delle riforme che non possono davvero più attendere». |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|