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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2010
 
   
  BOLZANO: INDAGINE SULLO SPORT NELLA SCUOLA: ELEMENTO FONDAMENTALE, MA CON PIÙ ORE

 
   
  Bolzano, 29 marzo 2010 - È fondamentale conoscere a fondo la situazione dello sport scolastico sul territorio per intervenire dove necessario, anche in una Provincia che investe già molto nella cultura sportiva: lo hanno ribadito il presidente della Provincia Luis Durnwalder e gli assessori alla scuola Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur presentando il 25 marzo a Bolzano i risultati dell´indagine 2009 sullo sport nella scuola in Alto Adige. L´educazione fisica viene rienuta importante da genitori, studenti, docenti e associazioni sportive, ma le ore di insegnamento sono giudicate troppo poche. Con l’Istituto di Scienze dello sport dell’Università di Innsbruck, i Servizi allo sport delle Intendenze scolastiche, i Nuclei di valutazione scolastica e l’Ufficio sport della Provincia hanno elaborato un’indagine conoscitiva che coinvolge le scuole e le associazioni sportive. Il lavoro, iniziato in ottobre 2008 e appena concluso, ha coinvolto alunni delle elementari, medie e superiori, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e rappresentanti delle associazioni sportive e si è concentrato nello specifico su otto tematiche. Sono stati raccolti circa 4.500 questionari e 370 schede sugli impianti sportivi scolastici, per un totale di oltre 750 variabili analizzate. "Lo studio serve per capire le esigenze dei ragazzi, le richieste dei genitori, le necessità operative degli insegnanti ed é la base per le future decisioni in materia", ha sottolineato il presidente Durnwalder, ricordando che "l´attività sportiva non deve finire con la scuola, ma proseguire nelle associazioni." Generalmente lo sport nella scuola è considerato molto importante da alunni, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici: oltre tre quarti degli intervistati hanno dato un giudizio abbastanza o molto positivo. Questo punto di vista è sottolineato dal fatto che il numero delle ore di educazione motoria e fisica nelle scuole – nella maggior parte dei casi una o due a settimana - è ritenuto non sufficiente da quasi la metà dei rispondenti; un quinto degli alunni lamenta inoltre che queste ore saltano oppure sono utilizzate per altre materie. L´assessora Kasslatter Mur ha sottolineato il contributo che lo sport scolastico può fornire "per fronteggiare i problemi della società moderna, quelli legati al movimento, ai rischi della salute, alle difficoltà sociali." In tal senso Kasslatter Mur rinnova l´appello ai genitori: "Scuola e associazioni sportive però non possono risolvere i problemi da soli, la prima responsabilità è in famiglia. I genitori non devono delegare tutto alla scuola, ma preparare il terreno con un´adeguata sensibilizzazione a casa." La Provincia sta facendo la sua parte, come ha ricordato l´assessore Tommasini: "L´educazione sportiva è fondamentale, in Alto Adige istituzioni scolastiche e impianti sportivi sono di qualità per formare cittadini attivi e consapevoli." Tommasini ha ribadito "i forti investimenti dell´ente pubblico nella cultura sportiva, che significa imparare il rispetto, la solidarietà il confronto con gli altri." Durnwalder, Tommasini e Kasslatter Mur hanno ringraziato le famiglie, gli insegnanti, le associazioni sportive per l´ottima collaborazione su questa strada. E l´autonomia scolastica, hanno specificato, crea un´offerta formativa in linea con le esigenze di famiglie e territorio. Alcuni risultati dello studio: nelle scuole medie e superiori la quasi totalità (97%) di insegnanti e dirigenti valuta positivamente la qualità dell’insegnamento dell’educazione fisica. Alunni e genitori in generale sono soddisfatti della qualità dell’insegnamento dell’educazione motoria e fisica nelle scuole dell’Alto Adige. Tutte le categorie intervistate si sono dette contente degli impianti sportivi scolastici: i giudizi positivi variano dal 71 all’89%, con i valori più bassi registrati nelle scuole elementari (insegnanti e dirigenti scolastici). Le principali carenze si riscontrano nelle attrezzature e nella sicurezza, ancora una volta soprattutto per le scuole elementari. A ciò si aggiunge che nel 21% delle scuole elementari si utilizzano sale polifunzionali invece di palestre e che nelle scuole elementari c’è bisogno di ulteriori impianti all’aperto: palestre e impianti all’aperto sono strutture fondamentali per l’attività sportiva di base. Genitori e insegnanti di altre materie vedono nella profilassi sanitaria, nel miglioramento della condizione fisica e nella gestione sensata del tempo libero i compiti principali dello sport a scuola, mentre l’agonismo è considerato decisamente l’elemento meno rilevante. A lezione sono proposti e praticati soprattutto sport tradizionali come ginnastica, atletica leggera e giochi con la palla, mentre gli alunni desidererebbero dedicarsi a sport di tendenza come i rollerblade o l’arrampicata. La collaborazione con allenatori e tecnici delle associazioni sportive per lo sport a scuola è più accettata nelle scuole elementari che in quelle medie e superiori. Questo divario emerge soprattutto tra i dirigenti scolastici: mentre nelle scuole elementari il 73% è favorevole, nelle scuole medie e superiori questa percentuale scende al 22%. La questione della cooperazione tra scuola e associazioni sportive è delicata: le domande su questo argomento sono quelle che hanno fatto registrare il maggior numero di risposte “non so” tra il personale scolastico, con punte del 44%. Dall’altro lato, nove rappresentanti delle associazioni sportive su dieci sono favorevoli a collaborazioni di questo tipo, collaborazioni che comunque sono realizzate più spesso nelle scuole elementari. Nelle scuole elementari due insegnanti su dieci pensano che insegnare sport sia gravoso. Gli elementi su cui gli insegnanti si basano per la votazione in educazione motoria e fisica sono, nell’ordine, la collaborazione, il comportamento sociale, il miglioramento delle prestazioni, il rendimento sportivo e le conoscenze. È interessante notare che il voto di educazione motoria e fisica è significativamente più alto di quello in italiano o tedesco e matematica. Negli oltre 1.000 commenti aperti degli intervistati si delineano alcune questioni specifiche: genitori e alunni insistono sui contenuti delle lezioni e sull’aumento delle ore di educazione motoria e fisica, i dirigenti scolastici sulla formazione e l’aggiornamento e sulla valenza della materia, gli insegnanti di educazione fisica sul monte ore e sull’insegnamento nelle scuole elementari, i rappresentanti delle associazioni sportive sulla qualità dell’insegnamento e la cooperazione con le scuole.  
   
 

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