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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Marzo 2010
 
   
  EFFICIENZA ENERGETICA ED IMPATTO AMBIENTALE DEGLI IMPIANTI TERMICI A MCE UN CONVEGNO SU REGOLAMENTI REGIONALI DA SVECCHIARE E INCENTIVI GOVERNATIVI DA UTILIZZARE IN VISTA DEL 2020

 
   
  Milano, 30 marzo 2010 – “Efficienza energetica ed impatto ambientale degli impianti termici, autonomi e centralizzati” è il tema del Convegno organizzato e promosso da Assotermica, l´associazione dei produttori di apparecchi e componenti per impianti termici, federata ad Anima, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico in ambito Mce 2010. L’incontro ha diffuso la promozione di una corretta valutazione della legislazione in materia di certificazione energetica degli edifici. E’ stato protagonista del convegno lo studio contenente le stime sull’efficienza energetica e l’impatto ambientale degli impianti termici, autonomi e centralizzati, a cura del Politecnico di Milano sede di Piacenza. All’incontro è intervenuto l’ing. Roberto Moneta del Ministero dello Sviluppo economico illustrando gli “Sviluppi normativi per l’efficienza energetica degli edifici e le prospettive nella revisione della direttiva europea 2002/91/Ce sul rendimento energetico degli edifici”. Il prof. Fabio Rinaldi del Politecnico di Milano Sede di Piacenza ha presentato lo studio “Efficienza energetica ed impatto ambientale degli impianti termici, autonomi e centralizzati” condotto dal Leap (Laboratorio Energia & Ambiente Piacenza), su incarico di Assotermica, con l’obiettivo di confrontare le diverse soluzioni impiantistiche sotto il profilo delle prestazioni energetiche e ambientali. I risultati riguardano il confronto fra sistemi centralizzati e autonomi e quello fra impianti tradizionali e a condensazione. Si tratta della prima ricerca realizzata in questo campo con lo scopo di offrire uno strumento ai professionisti del settore, nel rispetto delle diverse scelte tecnologiche conformi agli obiettivi di contenimento della spesa energetica e il cui successo può essere determinato unicamente dalle scelte di mercato. Il contributo di Franco Soma, Componente Commissione Impianti Tecnologici Cnpi, attraverso il suo intervento, “Il risparmio energetico negli edifici esistenti e nei nuovi edifici: principi generali”, consente un ulteriore approfondimento sulla tematica. Infine, l’ing. Giampaolo Valentini, Gdl Efficienza Energetica Enea, è intervenuto offrendo una valutazione sugli effetti, purtroppo non ancora soddisfacenti, che gli incentivi del 55% hanno avuto a livello nazionale sul mercato della climatizzazione invernale fino ad oggi. “Le caldaie a condensazione potrebbero andare a sostituire il parco caldaie italiano, o meglio quella quota parte del parco caldaie (7/8 milioni) ancora a 1 e 2 stelle. La condensazione è per di più obbligatoria in alcuni paesi europei e in futuro potrebbe essere resa tale da Direttive europee. Se così fosse, per sfruttare al meglio l’occasione economica che si potrebbe prospettare, le aziende dovrebbero prepararsi in tempo a rispondere a tale futura richiesta con una pari offerta. Questo convegno offre un importante momento di confronto tra rappresentanti del mondo istituzionale e della filiera, che dialogheranno delle principali problematiche e opportunità legate alla certificazione energetica degli edifici, degli scenari legislativi che ci attendono nel prossimo futuro e dei risultati delle campagne d’incentivazione per le tecnologie impiantistiche ad alta efficienza” - afferma Paola Ferroli, Presidente Assotermica - “C’è però da considerare che nel corso del 2009 la vendita di caldaie a condensazione per uso familiare è crollata in misura perfino superiore rispetto a quella delle caldaie tradizionali ed è quindi ancora più necessaria una stabilizzazione del bonus 55% per le tecnologie ad alta efficienza, accompagnata da un’importante azione di comunicazione verso l’utente finale, che ci consenta di registrare i primi risultati concreti. Una situazione di incertezza, infatti, oltre a vanificare gli importanti sforzi fin qui compiuti dal nostro Paese, rischierebbe soprattutto di compromettere gli importanti obiettivi di risparmio energetico, di contenimento delle emissioni e di promozione delle fonti di energia rinnovabili attesi per il 2020.”  
   
 

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