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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Novembre 2006
 
   
  CREDITO ARTIGIANO: SARTORELLO, “LE PMI NON INVESTONO SULLA RIPRESA”

 
   
  Marcon (Ve) 8 novembre 2006 - “Le Pmi non investono sulla ripresa. E in particolare le realtà più piccole si spostano in maniera evidente dagli affidamenti a medio termine agli affidamenti a breve termine: nei primi 9 mesi del 2006 i nostri uffici hanno seguito 674 pratiche relative a finanziamenti per investimenti sul medio termine, contro le 849 gestite nello stesso periodo del 2005. Sono quasi 200 in meno e questo dà il polso della scarsa propensione ad investire, oggi, per far crescere l’attività. E invece parallelamente aumentano gli affidamenti a breve, perché le aziende hanno problemi di liquidità”. C’è preoccupazione nell’analisi del presidente di Cofidi Veneziano Antonio Sartorello rispetto ai dati sullo stato di salute del credito artigiano diffusi dalla cooperativa di garanzia emanazione della Confartigianato provinciale di Venezia. I numeri registrati nel terzo trimestre 2006 confermano un trend positivo per gli investimenti nelle medie imprese, mentre per le piccole realtà si segnalano momenti di tensione finanziaria. “Mentre diminuisce il numero delle richieste di finanziamento, cresce l’ammontare medio delle operazioni - prosegue Sartorello -. E questo dimostra che le imprese più strutturate cercano di cogliere i segnali della ripresa. Le piccole aziende, invece, cercano un appoggio per uscire da una crisi congiunturale non ancora risolta e scelgono la liquidità a breve termine per un consolidamento finanziario”. Per non abbandonare le imprese in un frangente di maggiore criticità, Cofidi Veneziano ha scelto di non irrigidirsi. “Per non enfatizzare le difficoltà delle aziende - spiega il presidente -, il consiglio di amministrazione ha fatto una scelta precisa: ha deciso di rimanere a fianco delle imprese. La percentuale delle domande respinte è scesa dal 6,30 al 5,23 per cento e questo dimostra la volontà di non abbandonare i nostri soci nel momento della difficoltà. Una scelta restrittiva ci farebbe perdere di vista il nostro unico obiettivo: sostenere lo sviluppo delle aziende artigiane”. Anche a fronte di questa scelta, Cofidi Veneziano ha raggiunto margini di crescita consistenti nel periodo gennaio-settembre 2006. L’operatività, che nel primo semestre era comunque positiva (+1,5%), è stata incrementata del 5% nei primi nove mesi dell’anno, a fronte di un andamento negativo che si conferma su scala regionale. Il Termometro Dei Settori. Sono in netta ripresa i comparti che rappresentano l’ossatura del manifatturiero: bene il legno, grandi investimenti nel metalmeccanico. Crescono anche gli installatori. Tiene il vetro. Le costruzioni, che negli ultimi anni hanno trainato la crescita, vedono un rallentamento, legato anche alla diminuzione degli investimenti da parte della pubblica amministrazione. Netta riduzione degli investimenti per autoriparatori, autotrasportatori e soprattutto per i panificatori, schiacciati dalla grande distribuzione. Il quadro in chiaroscuro del credito artigiano induce il presidente Sartorello a richiamare nuovamente l’attenzione sull’importanza di un appoggio mirato da parte della Regione Veneto, in particolare per l’artigianato artistico e dei beni culturali, patrimonio storico e insostituibile per il territorio. “Servono interventi studiati ad hoc – sottolinea Sartorello -, soprattutto a Venezia dove le aziende della filiera del vetro e dei restauri stanno soffrendo da anni”. Da non dimenticare inoltre le difficoltà delle “botteghe” nei centri storici, che lavorano ogni giorno per migliorare al qualità della vita, ma che in questo momento - a Mestre in particolare - faticano ad investire per crescere, per migliorare i servizi, per svilupparsi. .  
   
 

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