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Notiziario Marketpress di
Giovedì 01 Aprile 2010 |
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UNA NUOVA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE RACCOGLIE LE PRIME VALUTAZIONI SULLŽATTUAZIONE DELLA POLITICA DI COESIONE EUROPEA
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Bruxelles, 1 aprile 2010 - Secondo una relazione sui programmi di coesione dellŽUe per il periodo 2007-2013 adottata il 31 marzo, negli ultimi tre anni 93 miliardi di Eur, pari al 27% dei finanziamenti dellŽUe, sono stati assegnati a progetti dŽinvestimento per promuovere lŽoccupazione e la crescita in Europa. La relazione, presentata dai commissari Johannes Hahn (politica regionale) e László Andor (occupazione, affari sociali e integrazione), per la prima volta valuta il ritmo di avanzamento di ciascun paese verso il raggiungimento degli obiettivi dellŽUe concordati. Inoltre, evidenzia in che misura gli Stati membri hanno allineato i rispettivi programmi agli obiettivi dellŽUe in materia di crescita e occupazione e contribuisce ad alimentare un dibattito aperto sui risultati ottenuti e le sfide che attendono i programmi della politica di coesione. La relazione invita altresì gli Stati membri a migliorare lŽattuazione dei programmi e ad utilizzare al meglio i fondi erogati nel quadro della politica di coesione, in particolare nel settore del trasporto ferroviario, in progetti chiave nei settori dellŽenergia e dellŽambiente e nellŽambito dellŽinclusione sociale. Johannes Hahn, commissario per la politica regionale, ha dichiarato: "Questa relazione è uno strumento nuovo per la politica di coesione, che realizza la nostra ambizione di creare un sistema solido per lŽerogazione degli investimenti dei fondi strutturali nel periodo di programmazione. Chiaramente, la crisi economica mondiale ha avuto un impatto sullŽattuazione, tuttavia, il quadro dŽinsieme è positivo e dimostra il successo della politica di coesione per quanto concerne gli investimenti nelle regioni. LŽattuazione delle strategie concordate procede ad un buon ritmo e i progressi compiuti in settori fondamentali quali la ricerca e lo sviluppo e lŽinnovazione sono particolarmente incoraggianti. Ora gli Stati membri devono procedere e migliorare lŽattuazione dei programmi. László Andor, commissario per lŽoccupazione, gli affari sociali e lintegrazione ha dichiarato: "LŽofferta formativa e di percorsi di riqualificazione del Fondo sociale europeo rivolta alle persone che cercano unŽoccupazione sta aumentando e dando risultati. Tuttavia, si può fare di più per aiutare le persone più colpite dalla crisi. Gli Stati membri devono incrementare gli investimenti, soprattutto nellŽambito dellŽinclusione sociale e dello sviluppo delle capacità istituzionali, per poter attuare i programmi in modo efficace." Ed ha aggiunto: "La crisi ha dimostrato lŽimportanza e il valore del Fondo sociale europeo, non a caso la maggior parte delle misure adottate sono state politiche attive del mercato del lavoro per favorire lŽoccupazione". Milioni di europei e centinaia di migliaia di imprese beneficiano dei programmi della politica di coesione. Basandosi sulle relazioni nazionali dei 27 Stati membri, la relazione della Commissione reca messaggi importanti e tempestivi sul potenziale dei fondi strutturali di accelerare lŽuscita dalla crisi economica. Inoltre, funge da strumento di controllo per identificare i settori dŽinvestimento in cui è necessario agire per accelerare la selezione e lŽattuazione di progetti cofinanziati nel periodo di programmazione 2007-2013. Gran parte delle risorse della politica di coesione (circa 230 miliardi di Eur) sono state destinate ad investimenti nei settori chiave dellŽagenda per la crescita e lŽoccupazione. La relazione da un lato evidenzia che sono stati compiuti progressi in settori importanti quali la ricerca e lo sviluppo (R&s), lŽinnovazione, lŽapprendimento permanente e le politiche attive del mercato del lavoro, ma dallŽaltro sottolinea che è necessario fare di più per accelerare lŽattuazione dei progetti nel settore del trasporto ferroviario, negli investimenti chiave nel campo dellŽenergia e dellŽambiente, nellŽeconomia digitale e a sostegno dellŽinclusione sociale. La Commissione invita gli Stati membri ad occuparsi di questi settori prioritari, se necessario, attuando piani dŽazione per colmare i ritardi. Nonostante il netto deterioramento del contesto socioeconomico dal 2007 al 2009, la relazione rileva un forte impegno ad attuare gli obiettivi dei programmi originariamente stabiliti. In media, nellŽUe, oltre il 27% dei finanziamenti per il periodo 2007-2013 è già stato destinato a progetti specifici, per un investimento complessivo che supera i 93 miliardi di Eur (per le percentuali di selezione dei progetti per Stato membro si veda il memorandum allegato Memo/10/115). La relazione reca altresì una selezione indicativa di 40 esempi di progetti (si veda il Memo/10/115) che testimoniano la vasta gamma di priorità dŽinvestimento. Inoltre, stabilisce un nesso chiaro tra lŽattuazione dei programmi e il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per migliorare i risultati nel campo dellŽinnovazione e creare unŽeconomia più intelligente, più verde e più socialmente inclusiva. Tuttavia, ovviamente la crisi economica mondiale ha avuto un impatto sullŽattuazione dei programmi. In molte delle relazioni nazionali essa è menzionata come uno dei fattori responsabili delle difficoltà di attuazione. Alla luce di tale situazione sono state operate una serie di modifiche per consentire ai programmi di fronteggiare meglio le sfide emerse in seguito alla crisi (Ip/09/1175). Molti Stati membri hanno anche deciso di adottare un approccio flessibile nei loro programmi per riequilibrare le priorità, ove richiesto, e per rispondere alle nuove esigenze delle imprese, dei disoccupati di lungo periodo e di chi ha perso recentemente il lavoro. Di conseguenza, il flusso di risorse della politica di coesione è rimasto ampiamente costante, poiché gli Stati membri sfruttano la stabilità delle risorse dellŽUe per mantenere e programmare investimenti chiave anche durante la crisi economica. |
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