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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
 
   
  MOSTRA SMALTO 6 DICEMBRE 2006 AL 30 GENNAIO 2007 GALLERIA CORSOVENEZIAOTTO

 
   
  Milano, 9 novembre 2006 - Lo smalto fa pensare irrimediabilmente alla seduzione. A ragazze pronte per uscire la sera che si colorano le unghie e catalizzano la nostra attenzione sulle loro mani, affusolate e sensuali. Uno specchio dell’anima. Rosso, ma non solo rosso: come non pensare alle dita viola o nere di Uma Thurman in Pulp Fiction o ai piedini, e questa diventa materia per gli amanti del feticcio, che esibiva maliziosi nel Grande Lebowsky? Dal punto di vista chimico, lo smalto partecipa alla “formazione” del colore che il nostro occhio vede perché devia la luce in infiniti modi. Determina perciò la lucentezza, la brillantezza, che sono poi altri modi per chiamare il talento. Quella marcia in più che sempre più spesso le giovani artiste di tutto il mondo dimostrano nei confronti dei loro omologhi maschi. Soprattutto, la voglia di mettersi in gioco, utilizzando registri poetici vari e contraddittori, dall’ironia all’impegno (quasi mai la seriosità), dalla leggerezza al concentrato di concetti, dalla sensualità alla determinazione, dalla seduzione all’intelligenza. Smalto –il titolo della mostra è stato scelto da Alessandra che di femminilità se ne intende- è l’ideale chiusura di un anno che mi ha visto riflettere a lungo su questo aspetto della creatività. Prima con Il potere delle donne, un progetto condiviso con Fabio Cavallucci e due curatrici donne –Francesca Pasini e Caroline Bourgeois- alla Galleria Civica di Trento. Poi ne La donna oggetto, un’esauriente rassegna al Castello Sforzesco di Vigevano dove il femminile diventava il luogo di riflessione da parte di autori di entrambi i sessi, dai primordi del Xx secolo a questo nostro inizio di terzo millennio. Quest’ultima “raccolta” è invece dedicata a otto giovani artiste italiane. Ognuna di loro racconta la propria storia, attraverso dipinti e fotografie, performance e video, disegni e sculture. Tra immagini e astrazioni, spazi aperti e stanze chiuse, ritratti e autoritratti, luoghi pubblici e viaggi lontani. La sensibilità pittorica di Francesca Forcella che guarda lontano, oltre paesaggi di neve immacolata; la ricerca fotografica di Donatella Spaziani incentrata sulla sperimentazione delle forme e dei limiti del proprio corpo nello spazio; l’erotismo talora sottile, talora esplicito, nelle visioni iperrealistiche pittoriche e fotografiche di Sabrina Milazzo; le campiture monocrome, leggere tessiture di grigi a sfondo autobiografico di Imma Indaco; le atmosfere intime e private di Elisa Rossi che indagano una femminilità quotidiana; le composizioni cyber-astratte di Laura Viale che reinventano un nuovo concetto di decorativismo; l’estetica della distruzione di Loredana Longo; i disegni, minuziosi e calligrafici di Maria Francesca Tassi. Dalle loro opere trapelano il respiro, la forza e la passione dell’animo femminile, il potere della bellezza e dell’ambiguità, dell’eleganza e della trasgressione. Mostrano un’arte capace di catturare, sedurre e conquistare lo sguardo e la mente di chi osserva. Ognuna con il suo “smalto”, con la propria cifra stilistica. Francesca Forcella è nata nel 1974 ad Atri (Teramo), vive e lavora a Torino. Imma Indaco è nata nel 1969 a Napoli, dove vive e lavora. Loredana Longo è nata nel 1967 a Catania, dove vive e lavora. Sabrina Milazzo è nata nel 1975 a Torino, dove vive e lavora. Elisa Rossi è nata nel 1980 a Venezia, vive e lavora a Modena. Donatella Spaziani è nata nel 1970 a Ceprano (Frosinone), vive e lavora tra Frosinone e Parigi. Maria Francesca Tassi è nata nel 1977 a San Pellegrino Terme (Bergamo), vive e lavora a Milano. Laura Viale è nata nel 1967 a Torino, dove vive e lavora. .  
   
 

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