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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Aprile 2010 |
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AL TEATRO CIAK GIOVANNI VERNIA IN ESSIAMONOI
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Milano, 12 aprile 2010 - Essiamonoi è lo spettacolo d’esordio di Giovanni Vernia meglio conosciuto al grande pubblico - dopo l’ultima edizione di Zelig Arcimboldi 2008 in onda in prima serata su Canale 5 - come Jonny Groove, l’ingenuo, simpatico e stralunato discotecaro che ha contagiato tutti con i suoi modi di dire (Nuooo!, Ti Stimo Fratello!, Presa!) ed è già diventato un’icona per il popolo della notte. Essiamonoi è appunto il suo canto, l’inno con cui Jonny Groove entra in scena e con cui esorta tutti a lasciarsi trasportare dal ritmo della musica house e a lasciarsi andare al divertimento puro: musica e ballo. Quello per lui è il Paradiso. E sarà Jonny Groove a catapultarci nuovamente nel suo mondo fatto di pr, di cubiste, di sguardi e di musica e a farci ridere con le sue grottesche avventure. In ogni famiglia però c’è il figlio che nessuno vorrebbe avere e quello che tutti invece vorrebbero, quello che ha sempre avuto la testa “apposto”, quello che si è laureato col massimo dei voti, quello che ha un lavoro serio. E’ Giovanni Vernia, è il fratello di Jonny Groove e ne è l’esatto contrario: uno vive solo di notte, veste in modo bizzarro ed adora la musica house, l’altro vive solo di giorno, è un impeccabile professionista di marketing rigorosamente in giacca e cravatta e considera la house una semplice accozzaglia di rumori. Uno rimbalza tra un locale e un club, l’altro rimbalza tra un meeting e una conference call. Uno va in vacanza a Ibiza e Mykonos, l’altro viaggia solo per lavoro negli Stati Uniti, dove si trova a vivere imbarazzanti ed esilaranti situazioni con i suoi colleghi statunitensi e con i cliché sugli italiani a cui gli americani ci hanno abituati. Giovanni Vernia e Jonny Groove, due personalità agli antipodi dentro un’unica persona: Essiamonoi. Lo spettacolo è scritto da Giovanni Vernia, Paolo Uzzi con l’amichevole partecipazione di gino e Michele. Firma la regia e l’impianto scenico Giancarlo Sforza. |
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