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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
 
   
  COME COMUNICARE LA SANITÀ. PRESENTATO IL DOCUMENTO DI INDIRIZZO DELL´ASSOCIAZIONE COMUNICAZIONE PUBBLICA.

 
   
   Bologna, 9 novembre 2006 - "Un raccordo tra le programmazioni alte, a livello nazionale ed europeo, e le attività delle Aziende sanitarie locali". Così Giuseppe Fattori, coordinatore della Commissione Sanità e Salute dell´Associazione Comunicazione Pubblica, ha presentato oggi pomeriggio a Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, il "Documento di indirizzo sulla Comunicazione pubblica in sanità", elaborato dalla stessa associazione. Un linea di indirizzo per comunicare correttamente ed efficacemente la sanità: i servizi e le prestazioni di assistenza, da una parte, e la salute in senso più ampio dall´altra. Che può diventare, in quest´ultima declinazione, leva strategica delle politiche di promozione della salute, secondo le indicazioni del Piano Sanitario nazionale 2003-2005 e delle Linee Generali del Piano Sanitario Nazionale 2006-2008. Una comunicazione che "fa parte - ha sottolineato Fattori - di una più ampia costruzione sociale della salute, in cui agiscono enti, istituzioni, cittadini e terzo settore". Il documento è stato consegnato ad Antonio Federici, del dipartimento Prevenzione e comunicazione del Ministero della Salute, che ha commentato: "Sarà attentamente valutato e credo potrà essere una base per un rapporto di collaborazione". Occasione per la presentazione del "Documento di indirizzo sulla Comunicazione pubblica in sanità" è stato il convegn! o dal titolo "Prevenzione e promozione della salute: il ruolo strategico della comunicazione pubblica", nel corso del quale Federici ha illustrato il progetto "Guadagnare salute - Rendere facili le scelte salutari", progetto europeo adottato dal Ministero della Sanità, per la prevenzione di malattie croniche che hanno a che fare con scorretti stili di vita. "Il punto cardine - ha spiegato Federici - è l´intersettorialità di questo progetto. Perché gli obiettivi che vengono posti non dipendono solo dalla sanià, ma coinvolgono molti altri soggetti". Salvatore Panico, del Comitato Scientifico Permanente del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute ha sottolineato poi come uno dei problemi, nella comunicazione di questi temi, siano gli "atteggiamenti contraddittori tra gli stessi professionisti della salute", così come i messaggi dei mass media, non sempre corretti. Per Francesco Ripa di Meana, presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende ospedaliere), "ancora non è centrale il fatto di usare la comunicazione per la salute", mentre lo è, per esempio, per combattere l´immagine di malasanità di cui vengono investiti gli ospedali. Una comunicazione, quella della sanità pubblica, che ha molti punti critici di cui bisogna tenere conto. Ne ha parlato Pierluigi Macini, responsabile del Servizio Sanità Pubblica della Regione Emilia-romagna. Prima di tutto, il soggetto al quale si rivolge è plurimo, con le conseguenze che da ciò derivano. I contenuti, poi, sono delicati e incidono spesso sui valori personali delle persone. Senza dimenticare che in certi casi, si pensi alle vaccinazioni, il diritto di un singolo può essere limitato a favore della collettività. Fino ad arrivare ad un effetto paradosso, per il quale la comunicazione sulla prevenzione, per esempio, può aumentare il divario sociale, dal momento che le persone con un livello di istruzione più elevato recepiscono meglio il messaggio. .  
   
 

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