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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Aprile 2010
 
   
  TORNA IN SCENA SWIFT: PARLAMENTO EUROPEO , LIMITARE TRASFERIMENTO DATI AGLI USA

 
   
  Bruxelles, 13 aprile 2010 - Dopo la plateale bocciatura dell´accordo Swift sul trasferimento dei dati bancari agli Usa, il Parlamento torna a occuparsi del caso. I membri della commissione Libertà civili ieri hanno chiesto che i trasferimenti si limitino al minimo indispensabile, e con il solo scopo di lottare contro il terrorismo internazionale. Swift: riapertura del caso - Il voto del Parlamento dell´11 febbraio, che ha mandato all´aria l´accordo fra autorità Ue e Usa per il trasferimento dei dati bancari agli Usa, forza Commissione e Consiglio dell´Ue a riaprire il dossier e negoziare con Washington un nuovo compromesso - questa volta con il coinvolgimento dell´assemblea. Il 24 marzo la Commissione europea ha adottato le nuove linee guida per i negoziati. Una volta approvato dal Consiglio, il testo - per ora confidenziale - costituirà la base per trattare con gli Usa. L´accordo finale sarà, ancora una volta, sottoposto al voto del Parlamento, che dovrà decidere se dare il via libera. Trasferimenti "massicci" - Lo scorso mercoledì 7 aprile la commissione Libertà civili ha discusso delle linee guida proposte dalla Commissione. "Purtroppo anche il nuovo testo presuppone un trasferimento di dati massiccio e caotico agli Usa" - ha spiegato la relatrice Jeanine Hennis-plasschaert, liberale olandese - "Anche con il nuovo mandato, parliamo del trasferimento di circa 90 milioni di dati al mese!" Non molto diversa l´opinione degli altri gruppi politici: "è necessario evitare trasferimenti di dati in massa fin dall´inizio", ha affermato Simon Busuttil, maltese del Ppe. E la socialista tedesca Birgit Sippel ha sollevato preoccupazioni sulla privacy: "Anche la più piccola banca è in grado individualizzare i dati personali". Rispettare i diritti fondamentali - Altre questioni nel mirino dei parlamentari, la necessità di garantire che i cittadini europei possano fare ricorso contro gli Usa per un uso illegittimo dei loro dati, il rispetto della Carta dei Diritti fondamentali dell´Ue, e - per alcuni Paesi - anche il rischio d´incostituzionalità dell´accordo. La Hennis-plasschaert ho concluso dicendosi " un po´ delusa" che la Commissione non abbia proposto un metodo alternativo, per esempio un "doppio approccio", per cui i dati verrebbero in primo luogo esaminati in Europa, e solo in seguito trasferiti agli Usa. Ora la parola passa al Consiglio, che si esprimerà sulle linee guida della Commissione il 23 aprile.  
   
 

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