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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Aprile 2010
 
   
  BASILICATA: ATTIVATO LO SCREENING NEONATALE UDITIVO UNIVERSALE

 
   
  Potenza, 12 aprile 2010 - E’ diventato operativo il progetto regionale per lo screening uditivo da effettuare su tutti i nuovi nati nella Regione Basilicata così da garantire la diagnosi precoce delle diverse forme di ipoacusia ed allo stesso tempo mettere in atto le opportune strategie terapeutiche e riabilitative. È quanto prevede il protocollo operativo sottoscritto nei giorni scorsi tra l’Azienda Ospedaliera San Carlo, l´Asp e l´Asm, redatto in attuazione della D.g.r. N. 387 del 2008. I disturbi permanenti dell’udito interessano 1-2 nati ogni mille e si associano a disturbi importanti del linguaggio, della relazione e dell’inserimento scolastico. L´eventuale presenza di fattori di rischio consente spesso di effettuare in tempi brevi una diagnosi precoce di sordità., mentre in loro assenza la diagnosi di sordità è in genere effettuata in ritardo, fra il secondo ed il terzo anno di vita, epoca in cui il recupero del linguaggio è spesso problematico. E’ fondamentale, quindi, la diagnosi precoce della sordità fin dai primissimi giorni di vita, poiché l’assenza di stimoli acustici non permette lo sviluppo delle vie associative tra le aree del cervello durante il periodo della crescita, considerato che alcune zone del cervello si attivano soltanto ad un certo periodo della vita, per poi diminuire gradualmente rendendo di fatto del tutto inutile o estremamente difficoltoso il loro utilizzo in un fase successiva della vita del soggetto. La diagnosi precoce della sordità infantile diventa, pertanto, importante in quanto consente la rimediazione precoce, evita che il sistema di rimediazione intervenga quando siano stati adottati mezzi di comunicazione vicarianti (il gesto, il segno), consente al sistema nervoso centrale di ricevere il mondo sonoro e verbale nel periodo di massima plasticità cerebrale. Una diagnosi precoce consente l’avvio dei bambini diagnosticati come affetti da sordità neurosensoriale a terapia protesica tradizionale, all’ impianto cocleare ed alla riabilitazione. Il progetto sottoscritto prevede di dotare tutti i punti nascita della Regione Basilicata di specifiche apparecchiature di screening in grado di rilevare anomalie della sfera uditiva fin dai primissimi giorni di vita del nascituro. Una volta individuati, i neonati che risultano positivi allo screening di I livello, dovranno essere inviati presso i due Centri di riferimento di Ii livello regionali, individuati nell´Ospedale San Carlo di Potenza per l´Asp e l´Ospedale Madonna delle Grazie per l´Asm, in quanto entrambi già dotati di una specifica apparecchiatura elettromedicale omologata necessaria per l´esecuzione di un esame di Ii° livello in grado di confermare o escludere presenza di una patologia uditiva. L’esame di secondo livello dovrà garantire la certezza della diagnosi entro il quinto mese di vita e l’immediata rimediazione (protesizzazione, impianto cocleare, trattamento riabilitativo). I pazienti che necessitano di terapia implantologica della sordità afferiranno direttamente al Centro di Riferimento Regionale attivo presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza. Considerato che la percentuale di neonati positivi all’indagine di I livello oscilla intorno è del 5-10% sul totale dei nati, si stima che il numero di neonati da sottoporre allo screening di secondo livello varia ogni anno tra 250 e 500 di cui i veri positivi sono circa al 1-2 per mille, così da far stimare in Basilicata ogni anno circa 5-10 neonati affetti da ipoacusia neurosensoriale bilaterale grave - profonda. Il progetto prevede anche un dettagliato programma di formazione e addestramento di tutto il personale interessato sulla corretta esecuzione dello screening di I livello. Il coordinamento del progetto è affidato al Direttore dell’U.o. Di O.r.l. Dell’ospedale San Carlo, dott. Rocco Cantore, che si avvarrà della collaborazione di specialisti di Neonatologia e di Otorinolaringoiatria dell’Aor San Carlo, dell’Asp e dell’Asp nonché del personale medico e infermieristico dei punti nascita regionali.  
   
 

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